Discussione:Atto e potenza

Ultimo commento: 3 anni fa, lasciato da 94.38.235.125 in merito all'argomento Atto puro e Medioevo

Atto puro e Medioevo modifica

Saltare da Aristotele all'idealismo, come faceva la versione precedente della voce, significa cestinare tutto quello che c'è in mezzo. Non è così. L'idealismo non è evidentemente l'unico erede della metafisica aristotelica, ben nota e studiata durante il Medioevo.

L'uso dell'espressione "Atto puro" non è qui fontato né per l'idealismo né per il Medioevo cristiano. La voce fa vedere che la nozione di Dio come Atto puro, era nota e accettata:

  • da san Tommaso che concepiva Dio come Sommo Bene e massimo grado di ogni qualità, essere sommamente prefetto;
  • da sant'Anselmo d'Aosta in quanto definì Dio come "ciò di cui nulla può dirsi maggiore".

Il latino agere ha vari significati, anche potenzialmente blasfemi. In effetti, è poco probabile che tale espressione sia stata usata da parte della metafisica cristiana medievale di Anselmo e Tommaso come primo riferimento a Dio. L'equivalente greco e latino non si trovano qui fontati autorevolmente (a parte la Treccani). La prima parte della Somma teologica delle Edizioni Studio Domenicano, usata da Wikiquote e gratuitamente consultabile qui, impiega la parola "Atto" una ventina di volte al massimo in più di mille pagine. In modo simile, la traduzione di padre Centi adotta l'espressione "Atto puro" una quarantina di volte in tutta la Summa. Il testo originale latino è introvabile, ma il fatto è comunque decisamente strano. Ne accenno nella voce.--94.38.235.125 (msg) 22:12, 19 nov 2020 (CET)Rispondi

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