Discussione:Casa di bambola

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Teatro
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CSeri problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Importanti aspetti del tema non sono trattati o solo superficialmente. Altri aspetti non sono direttamente attinenti. Alcune informazioni importanti risultano controverse. Potrebbero essere presenti uno o più avvisi. (che significa?)
DGravi problemi di scrittura. Stile scadente. Strutturazione in paragrafi assente o molto carente. (che significa?)
EGravissimi problemi relativi alla verificabilità della voce. Fonti assenti o del tutto inadeguate. Presenza o necessità del template {{F}}. (che significa?)
DGravi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano molti file importanti per la comprensione del tema, alcuni essenziali. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel novembre 2009

Non so quante volte ho letto quest'opera teatrale, e purtroppo non ho mai avuto occasione di vederla rappresentata a teatro. La storia ha come protagonista Nora, una figlia, una moglie, una madre, ma soprattutto una donna. Sin dall'inizio ci rendiamo conto di essere davanti ad una persona sempre allegra e ingenua, talmente ingenua da essere poco affidabile per qualunque argomento serio, per qualunque faccenda di rilievo. Sembra proprio di avere a che fare non con una donna, ma con una Bambolina frivola e capricciosa, interessata solo a giocare e a coccolare tutti. L'autore però non ci mette molto a smentire e chiarire questa immagine, e lo fa nel modo più bello e accattivante: Ciò che uno spera di nascondere e dimenticare per sempre, prima o poi verrà fuori... Ed è in questa occasione che viene fuori la vera Nora, la donna che ha sofferto, ha finto e mentito per amore, ed è ben cosciente del ruolo che ha scelto di rivestire davanti al padre, al marito, ai figli, e tutto questo per amore... E' un capolavoro. Davvero.

Bellissime soprattutto le ultime battute col marito Helmer: -NORA- (...) è colpa vostra se sono diventata un nulla. -HELMER- Sei assurda, Nora. Assurda e ingrata. Non sei stata felice in questa casa? -NORA- Mai. Credevo di esserlo, ma non lo sono mai stata. -HELMER- Non eri... non eri felice? -NORA- No. Soltanto allegra, ecco... La mia vita! Con mio padre, una bambola-figlia; con te, una bambola-moglie. E i nostri figli, le mie bambole.

Piccola critica alla critica modifica

Che Casa di Bambola sia uno dei primi testi a portare avanti il femminismo è una lettura del testo superata. Troppi studiosi ormai hanno scritto sul fatto che Nora "fa" la femminista. Nora con il cambio d'abito, causato dal mancato miracolo (non capisco perché sulla trama non viene mai nominato), ci fa capire che cambia maschera, da bambola a Donna libera, proprio perché Helmer non è stato all'altezza della situazione, non è stato abbastanza Padre-marito. Nora dal primo atto ci fa capire che stava aspettando questo miracolo (vedi la confessione a Krogstad di aver falsificato la firma; poteva non farlo, la sua parola era più forte visto i precedenti del procuratore), cioè che Helmer, il suo eroe, si sarebbe preso tutte le colpe e Nora aveva già in mente il suicidio, unico atto a parer suo capace di scagionare il marito. Ma il miracolo non è accaduto e Nora reagisce. Ma che la sua uscita sia per sempre è poco probabile. Qui mi vorrei allacciare all'introduzione di Roberto Alonge nell'ultima edizione di Casa di Bambola dei classici della Oscar Mondadori, che cita Gabriella Ferruggia e Georg Groddeck e dà un'interessante visione completa del testo ma per questioni pratiche mi trovo in difficoltà a farlo per cui invito, chi è interessato, a leggerla.

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