Discussione:Città diffusa

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Stando al romanzo, lo Sprawl descritto da Gibson si riferisce SOLO all'asse metropolitano Boston-Atlanta. Per quanto riguarda Night City (e Ninsei), questa NON è una città a sè stante ma una parte interna a Chiba ("...Il porto e la città - Chiba ndr - erano divisi da una stretta linea di confine fatta di strade più vecchie, un'area che non aveva un nome ufficiale. Night City, con Ninsei nel suo cuore..." vedi Pag. 06) Phant

La parte sullo Sprawl di Gibson non è corretta. Non si riferisce solo alla megalopoli atlantica, ma anche a Tokio e Ninsei presso Chiba City. Si leggano le prime pagine di Neuromante come prova. MarcelloPapirio (msg) 22:10, 11 feb 2009 (CET)Rispondi

Questo articolo è probabilmente tradotto dalla wikipedia inglese, dati i molti riferimenti a miglia e a città statunitensi. Ho tradotto il termine "sprawl", precedentemente lasciato non tradotto, in "dispersione urbana". Da quanto ho potuto leggere è il temine italiano prevalente, e "città diffusa" da l'erronea impressione che il fenomeno riguardi solo le città.--93.45.122.36 (msg) 21:12, 7 mag 2009 (CEST)Rispondi

Sempre a proposito di Gibson, l'articolo dice che "BAMA, acronimo di Boston-Atlanta Metropolitan Area.", ma il testo di Gibson dice "Home was BAMA, the Sprawl, the Boston-Atlalnta Metropolitan Axis".

Trovo l'articolo piuttosto interessante. Premesso che non conosco l'Urbanistica, mi preme osservare come manchi del tutto alcun riferimento ad altre realtà che non siano quella nordamericana. Anche in Europa, se non sbaglio, la dispersione urbana inizia ad avere seguito: basta vedere come nelle province italiane si diffondono centri commerciali e servizi varii al di fuori dei centri urbani, che hanno una funzione "intercomunale"; oppure centri residenziali e città satelliti poste al di fuori di centri urbani, spesso isolati oppure attigui (ma ultraperiferici) a grandi città, e il più delle volte con un architettura del tutto simile a quella descritta nell'articolo (case basse, bassa densità e uso del suolo eccessivo in rapporto alla popolazione residente). Per non parlare poi delle aree industriali, in cui fabbriche, capannoni, concessionari di auto, etc. per chilometri si inoltrano nelle campagne, ben al di fuori del centro urbano. Fabio.

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