Discussione:Complementarità

Ultimo commento: 9 anni fa, lasciato da Carlo Dani in merito all'argomento Complementarità

Complementarità modifica

Cari, secondo il dizionario Garzanti e il dizionario RAI la forma corretta è "complementarità", non "complementarietà". Entrambi menzionano solo la prima forma; il dizionario RAI addirittura specifica espressamente "complementarità, non complementarietà". Se non ci sono obiezioni, propongo di rinominare la voce. Amike, --WinstonSmith disc 16:30, 6 feb 2011 (CET)Rispondi

Fatto. --WinstonSmith disc 18:28, 9 feb 2011 (CET)Rispondi
Lo Zingarelli 2014 riporta entrambe le voci, senza deprecare l'uso della seconda rispetto alla prima. Gli altri dizionari Zanichelli (Inglese, francese e sinonimi e contrari) riportano solo Complementarità. Deduco che la voce Complementarietà sia comunque diffusa, anche se taluni ne deprecano l'utilizzo. --Carlo Dani (msg) 21:27, 3 mar 2015 (CET)Rispondi
Mi risulta al contrario che sullo Zingarelli 2014 la grafia con la "e" sia indicata come "da evitare". Forse esistono più versioni di quel dizionario? Come che sia, sono passato in biblioteca, e questo è il risultato: su quindici opere (o gruppi di opere) che ho consultato, dieci non la menzionano, quattro lo fanno per indicare che è errata o da evitare, una la cataloga come "variante popolare di basso uso". In fondo a questo intervento metto il dettaglio. Aggiungo altre risorse online che ho già menzionato ad alcuni utenti, tutte dello stesso tenore: [1], [2], [3], [4].
Mi pare che tra queste fonti ci sia la quasi unanimità nel considerarla una variante da evitare, ancorché diffusa. Ma se il criterio è la diffusione nella lingua corrente, anche "a me mi piace" è diffuso, per esempio, o l'uso di "piuttosto che" per dire "oppure". Non sono un wikipediano di esperienza, ma mi auguro che il consenso sul fatto che occorrenze come queste vadano corrette in un'enciclopedia si possa trovare.
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Opere che menzionano solo la voce in -ità:
- Devoto - Oli 2011
- Treccani: Vocabolario della lingua italiana, La piccola Treccani, Treccani trevolumi
- Zingarelli minore (Zanichelli)
- Cortelazzo - Zolli (dizionario etimologico della Zanichelli)
- Pittàno (Sinonimi e contrari della Zanichelli)
- Dizionari bilingui inglese, tedesco, francese, spagnolo della Zanichelli
- Nocentini (dizionario etimologico della Le Monnier)
- De Agostini: Grande Enciclopedia
- UTET: Grande dizionario enciclopedico
- Garzanti: Garzantina universale
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Opere che menzionano anche la variante in -ietà:
- Zingarelli 2014: la forma in -ietà è indicata come "da evitare".
- De Mauro, Grande dizionario italiano dell'uso, UTET 1999: la forma in -ietà è indicata come variante popolare, di "Basso Uso".
- Gabrielli (Hoepli): "ingiustificata la forma complementarietà, che presupporrebbe un inesistente complementario"
- Serianni, Grammatica Italiana, UTET 1988, ristampa 1998, a pagina 541: "Da evitare complementarietà, che si legge spesso [...] invece di complementarità, tratto regolarmente da complementare (e lo stesso si dica per interdisciplinarietà in luogo di interdisciplinarità, e simili)."
- Bocchiola/Gerolin - Grammatica pratica dell'italiano dalla A alla Z - Hoepli 1999, pagina 38: "La forma corretta è complementarità, derivata dall'aggettivo complementare. Complementarietà, che si sta diffondendo al suo posto, è fatta per analogia con i sostantivi derivati dagli aggettivi in -ario: per esempio sussidiario/sussidiarietà. Tuttavia complementarità rimane decisamente preferibile."
--2.235.7.12 (msg) 00:04, 5 mar 2015 (CET)Rispondi
Ho consultato lo Zanichelli su iPad è quello era il risultato, ovvero l'uso di entrambe le forme, senza preferenze. Nessuna intenzione di animare editwars, quindi, ma solo una constatazione. Correggi ovunque, se lo ritieni. --Carlo Dani (msg) 01:16, 5 mar 2015 (CET)Rispondi
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