Discussione:Esistenza

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Salve, vorrei chiedere una revisione circa l'Etimologia del termine "Esistenza", qui tradotto scorrettamente con "Stare da" o con un tentativo prematuro di interpretazione filosofica con "avere l'essere da". è riportato inoltre l'argomento ontologico della filosofia di Platone, ma il collegamento è forzato e non spiega il significato originario del termine. Esistere deriva strettamente da "Ex-sìstere",letteralmente "Stare fuori"; non può e non deve essere tradotto con 'stare da', poichè manca il contesto sintattico che autorizza un tale adattamento di senso.

Ma bisogna vederne le ragioni storiche oltre che grammatiche, se mi è consentito,ossia l'unico confronto utile ad accertare la fondatezza delle corrispondenze tra 'fatti umani' e 'fatti linguistici'.

Orbene, non tutti sanno che gli antichi distinguevano nettamente i concetti di "Vita" e di "Esistenza", considerando la seconda una speciale manifestazione della prima. Ed è vero che in Platone stesso tale distinzione è alla base della sua esperienza filosofica. Nondimeno, questo concetto appare frequente in tante culture dell'antichità,dall'oriente all'occidente. L'uomo,secondo l'antico pensiero, risiede "al di fuori" della Vita, e benchè particella infinitesima della grande Natura per lui è concesso parlare solo di "Esistenza", ovvero di uno stato transitorio, preliminare o preparativo alla vera Vita, al vero "Essere",Dimensione a cui è possibile accedere solo al compiersi di un "perfezionamento", in ogni caso visto come necessario.Questa l'antica concezione.

Oggi il significato di Vita ed Esistenza si sono alquanto sovrapposti come riflesso dell'abbandono di una tale visione della vita, anche se non in maniera assoluta. Poichè è nella trasformazione della Lingua che si registrano i mutamenti radicali del pensare e dell'agire umano, attraverso il corso del Tempo. Un altro esempio importante di questo fenomeno di trasformazione è quello più celebre della parola "Caso" oggi sottoposta ad un uso spesso ambiguo, ma che deriva strettamente da "Casum" che in Latino significa "Destino".

Se non è la sede per tali approfondimenti, ciò che si richiede è la semplice rettifica: Ex-sìstere=Stare fuori, trad. grammaticamente corretta che esula da ogni tentativo grossolano di interpretazione, fornendo al contrario la dovuta corrispondenza alla situazione storica in cui è venuto a formarsi il termine.

Grazie, DERVISCH ore 16:09 28-5-2008

Non sono d'accordo, il termine latino ex significa "da", pur avendo una sfumatura che indica il fuori: indica provenienza o fuoriuscita, ma comunque l'etimologia indicata nella voce non è sbagliata. Volendo si può integrarla con la sfumatura che evidenzi. --Tullius (msg) 21:27, 15 giu 2008 (CEST)Rispondi

Sì, esattamente. indica provenienza o fuoriuscita, e ciò non si rende con "stare da". è esattamente corretto il senso della fuoriuscita, dello "stare fuori da" la Vita. I termini non nascono per effetto del caso, quelli latini in particolar modo risponodono sempre a concetti più vasti. L'Etimologia della voce risulta pertanto sbagliata. Ma non è la fine del mondo è un errore comune; chi cerca di improvvisare l'analisi di un termine non può fare altro che rifarsi alle fonti comuni, comunemente piene di questi errori grossolani.Non è una semplice sfumatura da integrare, introduce un informazione che non c'è e che è centrale.La presente etimologia interpreta nell'astratto e non ha connessioni probabili con la storia che ha visto nascere il concetto di "Esistenza". è un esercizio di stile e potrebbe confondere chiunque, tranne chi ha le dovute conoscenze. Per me può restare così com'è. Grazie comunque Tullius, DERVISCH 1-7-2008, ore 0:46

forse impreciso

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Circa a metà del paragrafo "Il concetto di esistenza nella fisica" c'è scritto "Si potrebbe assumere questo punto di partenza per definire l’esistenza in negativo: possiamo dire che un oggetto è reale se non è semplicemente frutto dell’immaginazione di qualcuno, o che esso fa parte del presente in quanto non appartiene né al passato né al futuro." Ritengo che non vadano confusi i concetti di esistenza e realtà, come sembra invece succeda in questa frase.

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