Discussione:Giacinto Domenico Lazzarini

Questa pagina è inattendibile, le notizie qui riportate hanno come riferimento la documentazione generata dallo stesso Domenico Lazzarini e depositata presso la biblioteca civica A. Manzoni di Merate.

Da questa documentazione sono tratte le note e la stesura del volume a lui dedicato.

Oltre a quanto riportato nella tesi di laurea del dott. Stefano Bodini (visibile in rete nel sito: http://www.55rosselli.it/documenti/pdf/clero/BodiniScoutperSito.pdf è possibile verificare una ricerca sempre pubblicata in rete : http://www.55rosselli.it/progetto%20catalano/pdf%20progetto%20catalano/Giacinto-Domenico-Lazzarini-rev10.pdf — Questo commento è stato inserito da Utente:55rosselliGabriele (discussioni · contributi) 16:03, 8 dic 2019 (CET).Rispondi

Note contenuto pagina

Sono usciti due articoli sulla rivista Studi e ricerche di storia contemporanea n. 94 e n. 96 che rendono chiaro la falsità di quanto affermato nella pagina. Oltertutto non citare nelle note quanto scritto sull'argomento è quanto mai nocivo storicamente.

Note sulla pagina

‪Ignisdelavega‬ ha lasciato un messaggio sulla tua pagina di discussione in "‪risposta‬". ciao, in wikipedia contano le fonti. Se queste non sono pubblicato o accolta dal mainstrem scientifico non vanno bene. Vedi messaggio ‪Ignisdelavega‬ Vedi modifiche

A quanto pare il mainstrem scentifico non funziona, nella pagina di Giacinto Domenico Lazzarini la fonte è unica, il suo Archivio con documenti fatti da lui da cui è stato ricavato un libro. Articoli di giornali meratesi si rifanno sempre ad un libro solo.

Io ho segnalato quantomeno due articoli su riviste di storia ed una ricerca sul web che contraddicono completamente lo scritto. Banalmente presso l'Archivio di Stato di Milamo vi è il suo curricula militare che è diverso mille miglia da quanto lui, il Lazzarini afferma.

La cosa buffa è che ormai nel circuito degli storici è assodato che i suoi documenti siano falsi (vedi Franzinelli).

Per me ci fate una brutta figura, contenti Voi contenti tutti.

Gabriele Fontana

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