Discussione:INA-Casa

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Economia
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Sul piano architettonico... modifica

Il piano INA-Casa con tutti i suoi limiti rappresentò bene, ciò che rano i sentimenti dell'immediato secondo dopo guerra in Italia, quella voglia di ricostruire, di fare, di arrivare a qualcosa di nuovo, che porto al Boom economico degli ultimi anni 50 e primi anni 60. Nell'architettura segnò lo svilupparsi di quella corrente del Neorealismo architettonico, che voleva evolvere recuperando la tradizione italiana il Razionalismo. Anche qui i limiti ci furono, come quasi un rifiuto delle spinte più innovative della cultura Europea, come le Unità di abitazione di Le Corbusier, ma tutto sommato lo sviluppo fu positivo e produsse quartieri di grande valenza architettonica.--ClaudioArch 12:55, 11 feb 2007 (CET)Rispondi

... e sul piano istituzionale modifica

Comunque c'è un grave errore di fondo. L'Istituto delle Case Popolari (ICP) nacque per iniziativa del governo italiano, in epoca pre-fascista (legge n 251 del 31.05.1903, su iniziativa dell'On. Luigi Luzzatti) e operò fattivamente in numerosissimi casi. L'INA-Casa può essersi affiancato ad esso nel secondo dopoguerra ma è assurdo obliterare la memoria di un Istituto, tuttora esistente, che ha condotto ai riassetti urbanistici di numerosissime città italiane. --Cloj 21:02, 14 set 2012 (CEST)Rispondi

Molto giusta l'osservazione sull'errore di fondo. L'INA Casa è tutt'altro soggetto dallo IACP, e fu voluto dalla Democrazia Cristiana che aveva appena vinto le elezioni del 1948, per appropriarsi, nel clima della ricostruzione postbellica, del terreno dell'edilizia pubblica che da quasi un cinquantennio era gestito dagli IACP, dotati di troppa autonomia e troppo vicini, in alcuni territori, ai partiti socialista e comunista che le stesse elezioni le avevano perse. Non è chi non veda cosa poteva significare politicamente, in quegli anni di macerie da ricostruire e di disoccupazione dei militari tornati a casa da arginare, il governo dell'edilizia popolare, in termini di gestione di spesa pubblica, di gestione delle aree edificabili, di controllo sociale, di peso elettorale, ecc. ecc..
Il redirect da Istituto Autonomo delle Case Popolari a INA-Casa è quindi storicamente scorretto ed errato. Va invece riacquistata la giusta prospettiva storica ed esplicitata la differenza nell'identità dei due Istituti. A questo scopo comincio qui con lo svincolare, dove possibile, i link che da Istituto Autonomo Case Popolari o da IACP puntano alla voce errata. --Lalupa (msg) 15:54, 23 lug 2014 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni modificati modifica

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