Discussione:Malpighia glabra

ppm: da diluire

La traduzione approssimata reca risultati buffi, onore a chi si da fa fare, ma la spiegazione (dubbia) di cosa siano i ppm, che peraltro si spiegano da soli (e non c'è nulla da diluire), è inutile in questo tipo di voce. --scarlin2 (msg) 10:35, 8 mag 2012 (CEST)

Inserire anche effetti collaterali

Molte piante usate in erboristeria hanno effetti curativi. Ma come ben sanno gli erboristi anche le erbe possono avere delle controindicazioni dovute al dosaggio rapportato al peso del paziente e/o al sesso e ad altri fattori, ad esempio l'età del paziente stesso. Sarebbe bene che nel catalogare le caratteristiche vengano esposti non solo i fattori curativi e/o positivi ma anche quelli prudenziali, ad esempio: non utilizzare in gravidanza, non somministrare a bambini sotto i xx anni, in caso di dosaggi superiori ad xx grammi peso è necessario il consulto di un esperto oppure si potrebbero avere delle controindicazioni anche fatali sul sistema nervoso.... etc. Su molti libri (seri) di erboristeria le piante vengono analizzate sia per le loro caratteristiche curative ma vengono spiegate anche gli eventuali controindicazioni che sono state ben studiate nei secoli e sono quindi ben note. Da non sottovalutare le interazioni tra erbe. Molto spesso le persone tendono a fare il fai da te erboristico. Accusano un disturbo, cercano su internet quale erba fa al caso suo e pratica l'automedicazione. Poi accusa mal di testa e acquista un prodotto erboristico per il mal di testa senza porsi il problema se quei due prodotti interagendo nell'uso contiguo possono creare dei problemi perchè non sempre le erbe possono essere accostate tra di loro. Ci sono erbe che sono incompatibili e non devono essere assunte contemporaneamente. Questi aspetti fanno parte della stessa medaglia e per una corretta informazione sarebbe bene enunciare anche le controindicazioni altrimenti le persone sono portate a pensare che le erbe non abbiano controindicazioni.

acerola

vista la dose elevata di vitamina c, una controindicazione è la tolleranza intestinale, peraltro soggettiva. quando si scatena nausea e diarrea significa che la dose era eccessiva e bisogna prendere nota. il succo di acerola va preso in dose adeguata a non provocare questa spiacevole reazione. bisogna ricordare che una grande quantità di succo di acerola può essere assorbito in percentuali che vanno dal 50% al 70%. l'ideale sarebbe la stessa dose per via endovenosa, ma trattandosi di approccio terapeutico per malattie infettive, non è consigliabile quando si vuole introdurre questo alimento nella propria dieta settimanale. Il consiglio è quello di preparare piccole dosi di succo di acerola ripetute più volte durante il giorno, per favorire il massimo dell'assorbimento e per evitare reazioni di intolleranza intestinale. per il resto, la sua percentuale di vitamina c è eccezionale e può dare enormi benefici alla salute.