Discussione:Maomettano

Ultimo commento: 6 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni modificati

Riporto qui un civile e garbato scambio di idee tra me a la giovane Utente Francesca Ca' svoltosi un po' nella mia Pagina di Discussioni e un po' sulla sua. La cosa potrebbe infatti interessare anche altri Utenti e mi sembra giusto metterli a conoscenza della discussione in uno spirito di civile confronto al fine di dipanare eventuali dubbi sull'argomento. --Cloj 10:48, 23 giu 2009 (CEST)Rispondi

Caro/-a Cloj, rispondo alla nota che hai scritto sulla mia bacheca. Devo contraddirti: mi dici che se il maomettano si ispirasse alla persona di Maometto, allora lo stesso dovrebbe dirsi per il cristiano e Gesù, o l'ebreo a Mosé. Ma è proprio in queste cose che Islam, Cristianesimo e Ebraismo si differenziano! Torno a ribadire quello che ho affermato (affermato) su chi segue Maometto, e ti ricordo che il Cristianesimo è una Guida morale, da nessuna parte è detto di imitare Gesù nella sua vita quotidiana. Stesso dicasi per l'Ebraismo: a Mosé sono stati lasciati dei comandamenti, e da nessuna parte è detto che gli ebrei debbano imitare la vita pratica di Mosé (inoltre nell'Ebraismo esistono riforme persino degli ordini lasciati a Mosé, vedi Talmud e Midrash). Viceversa, l'Islam si fonda chiaramente su Corano (ordini lasciati) e Sunnah (esempio di vita di Maometto), che vanno entrambi seguiti (dunque esempio concreto della vita di Maometto incluso). Ti prego di voler riconsiderare tutte le conoscenze che dici essere "veramente storiche" che hai: sono, mi rincresce dirlo, sbagliate. Storicamente parlando (Storia antica e contemporanea). Grazie per la comprensione e: ci tengo anche io che su Wikipedia appaiano informazioni realmente corrette. Ciao e ogni bene.— Il precedente commento non firmato è stato inserito da Francesca Ca' (discussioni • contributi), in data 18:55, 22 giu 2009.

Dunque: tu dici «da nessuna parte è detto di imitare Gesù nella sua vita quotidiana». Giusto. Era quello che dicevo. Non si muore in croce per dimostrare di essere cristiani, imitandone cioè il comportamento nel corso della vita da lui vissuta. Altrettanto dicasi per Mosè. Ma devi considerare che ebrei, cristiani e musulmani sono tali perché obbediscono ai comandamenti enunciati direttamente o indirettamente dalla divinità, non perché imitano (ammesso, e non concesso, che sia possibile) il comportamento dei profeti o degli inviati divini.
Devi ricordare che gli atti umani sono, per l'Islam divisi in cinque fattispecie. Si è musulmani eseguendo gli atti "obbligatori" ( wājib ) ed evitando quelli vietati ( harām ), ricordandoti che quelli "obbligatori" e "vietati" sono esattamente quelli menzionati da Allah nel Corano. Gli atti che si raccomanda che i musulmani facciano, ovvero quelli mandūb (o, per converso, quelli che sono giudicati "riprovevoli", makrūh) sono quelli per i quali esiste un esempio positivo o negativo espresso da Maometto.
Esistono infine quelli "indifferenti", o jāʾiz (come il sorridere, il pulirsi di denti col miswāk, lanciare un sasso sulla superficie dell'acqua per vedere quanti saltelli fa).
Dunque Maometto è portatore di esempi utili o disutili, ma non "obbligatori" o vietati. Perché a indicare ciò che è obbligatorio o vietato, la mente umana non può arrivare senza una rivelazione divina. Non esiste cioè una "teologia naturale", naturalmente secondo l'Islam. Per il Cristianesimo invece esiste e l'uomo, con l'intelligenza donatagli da Dio, ha la perfetta capacità di capire da solo ciò che è buono e ciò che è cattivo.
Questo è quanto afferma l'Islam e non è possibile affermare che il musulmano è tale perché "imita" Maometto (e, quindi, può essere definito "maomettano"), perché semplicemente non è minimamente vero. Anche perché, tra l'altro, Maometto si è talvolta sbagliato, essendo un essere umano, fallibile e caduco, per quanto la sua figura sia stata esaltata dalla tradizione islamica al di là del lecito. Esempi? Basterebbe ricordare i "versetti diabolici" o il suo culto pagano espresso con lo zio Abū Tālib prima di essere scelto da Allah come Suo profeta (cfr. Ibn al-Kalbi, K. al-asnām).
Dunque sarei meno sicuro nell'affermare necessario che io voglia «riconsiderare tutte le conoscenze che [dico] essere "veramente storiche"... e che sarebbero a tuo dire, sbagliate». Naturalmente per dire questo dovresti per correttezza elencarmi le tue credenziali scientifiche. Magari per e-mail, così come farò io con le mie scrivendoti privatamente, perché voglio mantenere l'anonimato e non ostentare alcunché su queste pagine che sono non solo virtualmente pubbliche. Con simpatia. --Cloj 22:02, 22 giu 2009 (CEST)

Caro Cloj, in effetti mi pareva che probabilmente il termine Maomettano, riferito alla via religiosa islamica, fosse particolarmente adatto e storicamente (antico e contemporaneo) corretto, in quanto indica la peculiarità di questa religione, per che ne fosse a digiuno, che non ha a che vedere solo con Allah (colui che nessuno ha mai visto eccetera) ma proprio concretamente con la figura/persona/comportamento di Maometto, che viene seguito proprio così, come "era" lui. Per quanto concerne le altre due religioni (di cui una è il prosieguo diretto, per alcuni, dell'altra, in quanto Gesù era ebreo) mediorientali, le cose stanno diversamente. Gesuettano o Mosaicoettano sarebbero fuori luogo, in quanto a nessuno fra cristiani ed ebrei è richiesto di imitare papale-papale il comportamento di Gesù o Mosé, (ispirato o meno dall'Altissimo). Non so se riesco a spiegarmi. A me pare che fattivamente, quindi storicamente, l'uso della parola Maomettanesimo relativo all'Islam e alla via islamica, sia assolutamente oggettivamente appropriato. Se poi si vuol dire che il comportamento di Maometto è stato ispirato direttamente da Allah, è in qualche modo un altro discorso. Resta il fatto che il credente islamico segue l'esempio concreto papale-papale di Maometto (almeno, così è definibile la Shari'a - via islamica -). Cioè, mi dico, semmai ci fosse un'incongruenza fra un versetto coranico rivelato alla Mecca e il comportamento di Maometto dopo l'Hijra, la via islamica ufficiale suggerisce di seguire il secondo piuttosto che il primo, o meglio, il secondo sopra il primo. Be', grazie per la tua risposta di prima e quella eventuale prossima, cari saluti e felicità. Francesca-quella-di-prima

Cara Francesca, riprendo qui i punti salienti di una e-mail che forse ancora non hai potuto leggere. La ripeto qui, sfrondata di alcuni passaggi più personali:
Ricapitoliamo: io non contesto affatto che un musulmano possa in effetti prendere ispirazione dall'operato di Maometto. Tutt'altro. Un musulmano si pone come suo ideale quella che alcuni islamologi chiamano "imitatio Muhammadis", perché lo considera il miglior musulmano mai esistito, unitamente ai profeti che l'hanno preceduto. Questo è certo un dato di fatto. Ma, vedi, nella "Storia delle Religioni" non ha alcuna importanza quello che attiene i fenomeni tipici dell'antropologia religiosa e, a maggior ragione, quello che vien fatto per tradizione, sia pur consolidata. Uno storico delle religioni (e una voce, ad esempio, come "Islam", "Ebraismo", "Cristianesimo", "Bahaismo", "Buddismo" e così via, su WP devono forzatamente rispondere ai criteri della disciplina: criteri che sono "scientifici") deve esporre quello che è il punto di vista "interno", non quello "esterno". Non deve cioè assolutamente farne l'apologia (ecco perché non va bene che di una voce religiosa se ne occupi un credente o un chierico) ma neppure polemica. Deve esporre, il più asetticamente possibile, quella che è la religione/credo/fede ufficiale. Semmai si può (ed è magari anche molto utile) creare una voce a se stante, da linkare all'interno del lemma principale, per esporre alcune tematiche particolari, condotte - queste sì - anche da un punto di vista "esterno". Nella voce Islam, ad esempio, esiste un link a una voce che mi sembra si chiami "Rapporti fra Cristianesimo e Islam". Esiste poi la voce "Islamofobia" e "Antislamismo", dove si possono condurre approfondimenti su temi critici "fattuali" dell'Islam (altrettanto, ovviamente, su qualsiasi altra religione). Le tue osservazioni potrebbero degnamente trovare spazio in quelle appropriate sedi ma, ricorda quanto ho scritto, l'obbligatorietà di un certo comportamento per un musulmano deriva dal Corano, non dalla Sunna. Da Dio, quindi, e non da Maometto. Da qui la mia insistenza circa l'inesattezza "scientifica" (nel senso della disciplina chiamata "Storia delle Religioni") del termine "maomettano", che d'altronde potrai controllare non è più usato da decenni nei lavori di Storia delle Religioni (Laterza ne ha curata per ultima una nuova serie).
Usa pure "maomettano" in tutte le discussioni che vuoi (magari sembrerai un po' datata, ottocentesca, ma poco importa) ma in una voce "ufficiale", il termine è improprio per i motivi già chiariti. Ciao e a rileggerci :-)) --Cloj 10:48, 23 giu 2009 (CEST)Rispondi

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