Discussione:Mario Melloni
Aggiungo un riferimento al sito http://www.fortebraccio.org/ interamente dedicato a Mario Melloni
lo pseudonimo modifica
Ma io ho letto che Berlinguer attribuiva la scelta di Fortebraccio all'omonimo personaggio dell'Amleto. ora qui leggo di Braccio di Montone. Come la mettiamo.--87.6.100.209 13:01, 24 feb 2007 (CET)
Si, lo pseudonimo deriva dall'Amleto di Shakespeare, credo di avere anche un corsivo in cui lo dichiarava lui stesso Giorgio
Ma la voce correttamente, dice la stessa cosa.... poi parla di "taluni" ecc. che potrebbero anche aver scherzato. Etoore
esiliato a Parigi facendo il calzolaio. modifica
Non è esatto. Mario Melloni, studente universitario a Bologna e bastonato almeno tre volte per avere manifestato contro lo squadrismo, nel 1921 lascia con l'intera famiglia la città e si trasferisce a Genova. Si laurea in Giurisprudenza nell'anno 1924-25, comincia a scrivere sul Corriere Mercantile e sul Guerin Sportivo, nel 1925 smette per non prendere la tessera fascista. Lavora come impiegato di concetto nella direzione di una compagnia petrolifera americana e vive sempre a Genova salvo un anno a Napoli e a Roma. Lavora nella stessa azienda sino alla sua chiusura, nel 1939. Si trasferisce quindi a Milano, nel 1941 s'impiega nella segreteria generale dell'Innocenti di Lambrate e due anni più tardi nell'industria siderurgica Vanzetti. Partecipa alla lotta partigiana raccogliendo fondi da industriali e banchieri che poi consegna di volta in volta a Gabriele Invernizzi, un comunista che dopo la liberazione sarà segretario della Camera del lavoro di Milano e deputato del Pci. Fonti: Wladimiro Settimelli in "Fortebraccio & lorsignori", Nuova Iniziativa Editoriale, Milano, 2002 (uscito come supplemento de l'Unità diretto da Furio Colombo) e Alberto Mazzuca in "Penne al vetriolo", Minerva, Bologna, 2017.--Gordongordon42 (msg) 13:28, 16 mag 2017 (CEST)
Stile modifica
Ho cercato di dare un contributo per rendere la voce meno enfatica.--Gordongordon42 (msg) 18:24, 11 giu 2017 (CEST)