Discussione:Pecunia non olet

Ultimo commento: 3 anni fa, lasciato da 217.140.99.251 in merito all'argomento Episodio completo?

Che importanza ha come veniva utilizzata l'urina? Si può togliere questa frase fuori contesto? --Rospo Matto (msg) 14:39, 2 dic 2010 (CET)Rispondi

Eh no! Ha importanza sapere i perché e i percome. Non tutti nascono istruiti. --Cloj 14:42, 2 dic 2010 (CET)Rispondi
E' un commento ironico, vero??--Rospo Matto (msg) 15:31, 2 dic 2010 (CET)Rispondi

Importanza urina e Cloaca Massima non è una latrina. modifica

L'urina aveva una notevole importanza quale fonte primaria per ricavarne l'ammoniaca necessaria alla concia delle pelli. Cassare questo particolare dimostra di non sapere il contesto storico da cui nasce questa affermazione. la tassazione non era applicata specificatamente sulla Cloaca Massima, come potrebbe si potrebbe equivocare dall'inserimento del link, ma alle latrine di tutto l'impero, inoltre la Cloaca Massima era un antico collettore di bonifica delle acque chiare, ancora in parte funzionante. --Bizarria (msg) 15:43, 10 feb 2011 (CET)Rispondi

Olet modifica

scusate se mi permetto ma "pecunia non olet" significa che i soldi non hanno odore (sono intercambiabili indipendentemente dalla provenienza). Ai tempi di Vespasiano "olet" non si identifica con la puzza. La connotazione e' simile a "smell" (mandare odore / profumo) che in epoca vittoriana era viceversa usato per indicare cattivo odore. ("Sir, you smell!" disse la signora scandalizzata in un salotto a Samuel Johnson sudato e maleodorante; "No, madam: you smell, I stink" replico' il pedante ma ineffabile accademico alla profumatissima lady.....)

Giusto. Ad essere precisi, senza ricorrere all'inglese, in italiano il termine corrispondete e di diretta derivanza è lezzo o, con accezione contraria, olezzo, quindi confermo il, i soldi non hanno odore. --Bizarria (msg) 09:21, 14 dic 2011 (CET)Rispondi

Episodio completo? modifica

Non conosco il latino, ma solo l'inglese. Stando ad en.wiki, che cita la traduzione di Svetonio, De Vita XII Caesarum, la storia sarebbe diversa da quella scritta in questa voce. Qui si dice che Tito ha gettato delle monete in un vespasiano e il padre le ha raccolte e ha pronunciato le fatidiche parole. Stando a quella fonte, invece, Vespasiano chiede a Tito se e' offeso dall'odore di una moneta e quando questo risponde no, lui replica con "Atqui ex lotio est". Inoltre non trovo nessun riferimento all'episodio in Dione Cassio, Storia XLV, ma potrebbe essere colpa mia che non so il latino. --217.140.99.251 (msg) 17:26, 12 ago 2020 (CEST)Rispondi

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