Discussione:Riccardo Pentimalli

Ultimo commento: 10 anni fa, lasciato da Retaggio in merito all'argomento Avviso NPOV

Avviso NPOV modifica

Ho rimesso l'avviso di non neutralità a questa voce. Nel seguito il dettaglio delle motivazioni:

La lettura della voce sembra avvalorare la tesi secondo la quale il soggetto non ebbe alcuna responsabilità nella mancata difesa di Napoli all'indomani dell'8 settembre, dipendendo questa pressoché interamente dal fatto che il generale non era stato preallertato dell'armistizio (ma quanti in Italia lo erano stati?) e dal fatto che, dato lo sbando dell'esercito, questi si era trovato virtualmente senza truppe (così nel testo).

Ora, a parte il fatto che tali parti nel testo sono totalmente senza indicazione puntuale di fonti, ciò contrasta con il fatto, notorio, che vi furono invece diversi tentativi (certamente sporadici, disorganizzati e infruttuosi ma cruenti) di resistenza da parte della Guardia di Finanza (Caserma Zanzur), dei Carabinieri (caserma Pastrengo e Poggioreale), della Polizia (via Foria), degli artiglieri (Castel dell'Ovo) e di alcuni marinai (Piazza Bovio). A margine, anche gli scontri di Piazza del Plebiscito e del Rettifilo. Inoltre, stesso dalla lettura della voce (in questo caso con fonte), si nota che l'annullamento della sentenza di colpevolezza (per "abbandono di comando") da parte della Cassazione avvenne non per inconsistenza delle accuse, ma per vizi "formali" del processo (singolare anche il fatto - sempre dalla lettura della voce - che per il suo secondo, il generale Del Tetto, non ci fu invece alcun annullamento del processo). Si nota inoltre che nel testo non si fa alcun riferimento alla fuga di Pentimalli e Del Tetto in un convento e poi in abiti civili proprio tra l'11 e il 12 settembre. Parimenti, non si rileva da nessuna parte che l'unico ordine "famoso" di Pentimalli in quei giorni fu il divieto di assembramenti alla popolazione "per evitare incidenti con i tedeschi". Nel testo ancora, viene indicato, quasi come "merito" di Pentimalli, il fatto che Napoli "fu l'ultima grande città italiana a cadere in mano tedesca", quando invece questo fatto, data la quasi totale assenza di reazione, in realtà molto probabilmente era dipeso solo dall'organizzazione dei Tedeschi mentre - per assurdo - avrebbe potuto dare più tempo ai comandi di zona di capire cosa stava accadendo. Infine, come considerazione generale riguardo lo "sbando" dell'esercito che avrebbe "costretto" il generale alla fuga, si nota che più probabilmente può essere una mancanza/carenza/indecisione nei comandi a generare uno "sbando", piuttosto che il contrario. A ciò si aggiunge il fatto che durante le seguenti "Quattro giornate di Napoli", buona parte dei combattenti erano appunto militari dell'esercito usciti dalle caserme appena venti giorni prima, in preda a quello "sbando".

Per tutti questi dubbi, ho reinserito l'avviso di non neutralità. Auspico quindi un riequilibrio della voce oppure (casomai i miei dubbi fossero infondati) un inserimento di fonti puntuali e autorevoli a supporto di quanto ora riportato nel testo. --Retaggio (msg) 23:52, 6 mar 2014 (CET)Rispondi

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Gentilissimi ritengo che la seguente affermazione contenuta nel testo: "Dopo l'8 settembre l'intero esercito italiano si dissolse come neve al sole. Il XIX Corpo d'armata, formato in larga parte da truppe territoriali, non fece eccezione: la stragrande maggioranza dei soldati tornò alle proprie case e anche Napoli cadde in mano ai tedeschi come il resto dell'Italia[senza fonte]" oltre ad essere senza fonte sia assolutamente non veritiera e propongo di cancellarla. --Giuseppenicola --

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