Discussione:Risorgiva

Ultimo commento: 4 anni fa, lasciato da 37.160.86.119 in merito all'argomento Risorgive in grotta

Attenzione: quelle di Montorio non sono risorgive, ma sorgenti carsiche del livello di base, alimentate dall'acquifero carsico dei Lessini. Per qualche aspetto possono assomigliare a delle risorgive in quanto filtrano attraverso una copertura di alluvioni del basso Vajo di Squaranto, nella fascia pedemontana dei Monti Lessini, ma non lo sono. Le risorgive sono invece delle sorgenti situate nella fascia di transizione tra l'alta e la bassa pianura e sono alimentate dall'acquifero nei depositi alluvionali della pianura, il quale viene ricaricato in parte anche da alcuni fiumi pedemontani come il Brenta e il Piave che perdono acque nell'attraversare le alluvioni grossolane della stessa alta pianura

ambiguità tra risorgiva e fontanile modifica

Nel testo della pagina si scrive: "Una risorgiva, o fontanile, è una sorgente di acqua dolce di origine naturale, talvolta fatta emergere dall'uomo, tipica dei terreni di piana alluvionale". In realtà mi sembra che si fornisca una informazione inesatta e si genera una confusione tra un elemento naturale, la "risorgiva" e una struttura fisica creata dall'uomo, il "fontanile", per gestire l'acqua naturale nelle campagne o nei luoghi abitati una volta privi di acquedotti. Nel vocabolario Treccani si scrive: "Nelle campagne romana e abruzzese, abbeveratoio in muratura, alimentato con acque condottate, che si trova nelle tenute e nei procoi."
In realtà, il fontanile è presente in zone montane, agricole, pascoli, boschive praticamente in tutte le regioni. Solitamente, il fontanile è costituito da tre o più strutture murarie: una trincea drenante che capta le acque della sorgente (sotterranea o superficiale), un bottino (una o più vasche di accumulo) che raccoglie (carica) le acque captate (in tempi recenti spesso si è collegato ad un acquedotto se presente nelle vicinanze per assicurare un flusso costante dell'acqua) ed una o più vasche di varia volumetria ed altezza, a volte coperte da un tetto, per l'abbeveraggio di uomini e animali.
La manutenzione dei fontanili, se non si trovano in proprietà private, nella Tuscia è di competenza della Università Agraria (vedi ad es. http://www.agrariacanale.org/fontanili.html) mentre nelle Marche ed Umbria della Comunanza.

Esempi di fontanili che ho fotografato sono: Fontanile presso chiesa di S. Maria in Pantano (Marche), Fontanile Capo del Colle (Umbria), Fontanile mietitori (Marche), Fontana Vecchia (Oriolo Romano), Fontanile Cerrattina (Oriolo Romano), Fontanile del ponte (Oriolo Romano), Fonte Petrella (Oriolo Romano), Fontanile del Serrale (Oriolo Romano)

La voce si riferisce alle risorgive che sono tipiche di ben precise aree geografiche, indicate nella voce e che non comprendono quelle che indichi. Attorno a queste risorgive quasi sempre veniva costruito un fontanile, anch'esso con peculiari specifiche costruttive, semplici, minime, senza vasche di accumulo, tetto o altro. Senza il fontanile la risorgiva finisce per interrarsi e scompare. Il nome al luogo quasi sempre veniva e ancor oggi viene indicato come "fontanile di XXX" indicando l'assieme di risorgiva e di opera antropica. In sostanza non tutti i fontanili sono risorgive, ma senza questo fontanile la risorgiva finisce per mancare e se sei nelal campagna è più facile chiedere informazioni sul fontanile XYXY che sulla risorgiva XYXY. I fontanili delle risorgive sono un sottoinsieme della più grande famiglia genericissima dei fontanili rurali, ma non è stato inventato un nome per distinguerli dagli altri, e non corrispondono alla descrizione della Treccani che evidentemente non è esaustiva della casistica. --Bramfab Discorriamo 13:15, 5 dic 2017 (CET)Rispondi

Risorgive in grotta modifica

E la risorgive in grotta (al di là delle vere e proprie sorgenti) non sono anche quelle risorgive...? --37.160.86.119 (msg) 09:30, 19 ago 2019 (CEST)Rispondi

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