Discussione:Suono

Ultimo commento: 1 anno fa, lasciato da 176.243.147.87 in merito all'argomento La3
Suono
Argomento di scuola primaria
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Modifiche varie... modifica

Visto che sto apportando diverse correzioni ho pensato di cercare di giustificarle, così se sono ragionevoli le teniamo, sennò le cassiamo... ;)

  • La vibrazione non è la percezione, è la vibrazione: se un albero cade in un bosco e nessuno lo sente, ha fatto rumore lo stesso.
  • Nei solidi il suono si propaga sia per onde longitudinali che per onde trasversali.
  • La compressione non è "delle molecole del gas": le molecole sono sempre grandi uguali. È il gas che si comprime, le molecole (incompressibili) si avvicinano tra loro. Cmq nei liquidi e nei solidi non c'è nessuna molecola "di gas" da comprimere (esclusa l'acqua frizzante ;-).
  • Per la definizione della velocità del suono si usa generalmente il pedice 0 a p e ρ per distinguere la pressione statica p0 (cioè la pressione che ci sarebbe in assenza di perturbazione sonora) dalla pressione dinamica p, cioè la pressione (variabile) che si misura in presenza di suono.

Ciao! --Fede (msg) 03:08, Giu 24, 2005 (CEST)

scusate non so come si aggiunge un messaggio, però ho modificato il diapason, è il la4 non la3 ;)

A proposito di queste modifiche modifica

Nonostante la tua modifica, mi permetto di accennare anche io nuovamente alla "percezione".

  • Riguardo al tuo esempio mi permetto di osservare che la definizione di un fenomeno è in ogni caso invariata a prescindere che ci sia un osservatore o no. Pertanto sia che il suono sia "la percezione di un fenomeno fisico" o che sia solamente il fenomeno fisico stesso, la presenza o l'assenza di un osservatore non ne cambia lo status, pertanto direi che la tua argomentazione non ci dice nulla sul contenuto della parola "suono". Spero di essere stato chiaro.
  • Dopo aver apportato le modifiche in senso "percettivo" ho riflettuto sul fatto che avrei trovato persone che ritenevano che "suono" sia il fenomeno fisico di compressione e rarefazione del gas, senza alcuna importanza riguardo la percezione umana di tale fenomeno. Dato he ritengo qust posizione sbagliata o quantomeno incompleta vorrei piuttosto suggerire di proporre, in apertura di voce, una definizione che tenga conto di entrambi gli aspetti. Ad esempio qualcosa del tipo (è una citazione): con il termine suono si [può] intendere la sensazione, come essa si manifesta a livello cerebrale, di una perturbazione di natura meccanica, a carattere oscillatorio, che interessa il mezzo interposto tra sorgente e ascoltatore. Più comunemente, comunque, il termine "suono" o "onda sonora" è impiegato per definire la perturbazione in sè. Spero che questo chiarisca abbastanza bene la mia posizione. Se nulla osta, provvederò più avanti a integrare la voce in questa direzione. Se non siamo d'accordo invece fatelo presente.

--SirAdam 00:10, 12 lug 2006 (CEST)Rispondi


Riguardo al tuo esempio mi permetto di osservare che la definizione di un fenomeno è in ogni caso invariata a prescindere che ci sia un osservatore o no. Pertanto sia che il suono sia "la percezione di un fenomeno fisico" o che sia solamente il fenomeno fisico stesso, la presenza o l'assenza di un osservatore non ne cambia lo status, pertanto direi che la tua argomentazione non ci dice nulla sul contenuto della parola "suono". Spero di essere stato chiaro.

  • siamo tutti d accordo sul fatto che sia in presenza o non di un percettore il fenomeno rimanga lo stesso, ma sarebbe sbagliato definire il suono la percezione in quanto il suono è cio che viene percepito, quindi mi sentirei di evitare di parlare di percezione nella definizione della parola/fenomeno "suono", al limite puo essere creata una sezione che parla della percezione del suono, comunque non essendo d obligo che il suono venga percepito reputo piu opportuno usare dei casi ipotetici. --81.208.83.235 20:01, 18 ago 2007 (CEST)Rispondi

Do acuto modifica

Siamo certi che il Do acuto sia 8276 Hz? Mi sembra un po' elevato. Provate a simularlo con un Frequency Generator qualsiasi... --Mister X msg 15:19, 21 gen 2006 (CET)Rispondi

La frequenza di una qualsiasi nota nel temperamento equabile può essere ricavata a partire da una nota della quale sia nota (ha!) la frequenza. La legge che mette in relazione la frequenza f di una nota che dista n semitoni da una data nota base di frequenza f0 è: f=f0*2^(n/12). Prendendo il LA a 440 Hz come nota base, per il DO acuto si ottiene f=8372,... Hz

Congresso di Vienna... modifica

scusate ma il congresso di Vienna non è stato nel 1814-15???? --Ulisse480 14:01, 14 set 2006 (CEST)Rispondi

Il suono dell'imbecillità modifica

Scusate se mi intrometto, oltretutto mi sono appena registrato e devo familiarizzare con Wikipedia, ma non importa essere ingegneri del suono per capire che qualcuno si è divertito a infilare nel bel mezzo di concetti importanti una sequela di stipidaggini, basta rileggere e ve ne accorgerete, tra l'altro non ho capito come fare a trovare l'indirizzo IP o il nikname del burlone...

Aggiungo cronologia pagina Sonorità modifica

Aggiungo la cronologia della pagina "Sonorità", unita a questa. --lumage-So much to say dmb 22:38, 17 gen 2007 (CET)Rispondi

# (corr) (prec)  20:53, 7 dic 2006 Personline (Discussione | contributi)
# (corr) (prec) 15:29, 28 set 2006 Rosnie (Discussione | contributi) m
# (corr) (prec) 11:06, 26 mag 2006 Rdocb (Discussione | contributi)
# (corr) (prec) 13:28, 6 apr 2006 Dommac (Discussione | contributi) m (+cat)
# (corr) (prec) 12:25, 20 mar 2006 Amicuseius (Discussione | contributi)

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Suono. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:43, 25 feb 2020 (CET)Rispondi

La3 modifica

Un dettaglio (però non trascurabile se vogliamo evitare malintesi): il La del diapason è quello della quarta ottava del pianoforte, e la terminologia anglosassone lo indica come A4, ma nel lessico musicale italiano è normalmente indicato come La3, e ciò anche nel testo di legge del 1989 che ha regolato la materia nel nostro paese:

La frequenza della nota di riferimento per l'accordatura degli strumenti musicali, in Italia, è stabilita dalla legge 3 maggio 1989, n. 170, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 109 del 12/05/1989: "Normalizzazione dell'intonazione di base degli strumenti musicali", che all'art. 1 recita: "Il suono di riferimento per l'intonazione di base degli strumenti musicali è la nota La3, la cui altezza deve corrispondere alla frequenza di 440 hertz (Hz), misurata alla temperatura ambiente di 20 gradi centigradi". [Fonte: Wikipedia, voce "diapason"].

Nulla vieta di citare entrambe le denominazioni, specificandone l'area culturale-linguistica d'uso.

Franco Ballardini

(docente di storia della musica al Conservatorio Bonporti di Trento) --176.243.147.87 (msg) 18:55, 5 gen 2023 (CET)Rispondi

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