Discussione:Tamarro

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Domande modifica

  • che cosa c'e' di sbagliato nell'utilizzo del termine "stereotipo"? (E cosa c'entra la scienza)
  • perche' sono state tolte le informazioni su Benson?
  • perche' sono state tolti i cenni all'utilizzo di gel et simila?

Grazie DracoRoboter 11:53, 6 feb 2006 (CET)Rispondi

Modifica sostanziale incipit modifica

L'incipit da dizionario con l'etimologia e' fuori contesto in quanto l'articolo tratta del significato gergale spiegato sotto. In altre parole quello descritto non e' l'"uso corrente" ma l'oggetto stesso dell'articolo e l'etimologia puo' essere messa come dettaglio ma non descrive l'oggetto del discorso.

DracoRoboter 12:10, 6 feb 2006 (CET)Rispondi

Non mi piacerebbe se l'articolo desse l'impressione che si tratti di cosa nuova, di "invenzione" degli ultimi tempi, quando il termine era usato almeno dalla fine dell'Ottocento, con un significato che ho provato a spiegare anche nelle sue ragioni metaforiche. Non mi piacerebbe perché sarebbe una informazione non esatta. Il tamarro non è nato di recente, checché se ne possa pensare. Nihil sub sole novum, anche in questo campo.
Per precisare, tutto l'articolo è "dizionariesco" (peraltro proprio gergalistico), in quanto non mi risultano (ma non sono del campo) studi specialistici (di sociologia, giurerei) sul "tamarro" in quanto distinto da altre categorie (coatto, sinonimi etc) e quindi stiamo solo spiegando alla brava, riassumendo fonti d'uso e non codificate, un'attribuzione gergale. In questo, peraltro, è una bella "allungatio brodis", in alcuni punti tirata per i capelli (e se ci metti anche il gel, scivola...) :-) Non ci sono infatti - o non ne conosco e desidererei smentirmi - criteri che stabiliscano oggettivamente se il basettone faccia il tamarro, o se lo faccia l'alfa romeo, o se lo faccia qualcos'altro. Chi l'ha detto? Come l'ha studiato? Insomma, ammetterai che il tono generale esula dalle nostre consuetudini di edizione, perché la scienza, in quello che facciamo qua dentro, c'entra, quantomeno come metodo (e, per l'altra tua obiezione, perché gli aneddoti sul cantante non sembrano dati da enciclopedia, quanto piuttosto da sito settoriale).
Se quindi dobbiamo attenerci al titolo, il tamarro non è solo quello di adesso e credo che un'etimologia non faccia mai male, visto che contestualizza e motiva. Se vogliamo parlare solo di quello di adesso, forse dovremmo inventarci qualche titolo adatto come Tamarro contemporaneo, perché ne è esistito almeno un altro più antico.
Puoi quindi spostare ad un titolo più specifico, ma l'argomento vale davvero la pena? ;-) - Sn.txt 16:39, 6 feb 2006 (CET)Rispondi
(premessa: esplicito il mio POV ideologico chiarendo che è la mia usuale lotta senza quartiere contro la discriminazione delle culture non alte). Il mio punto è che le fonti d'uso hanno la stessa efficacia di ogni altra fonte se se ne specifica la tipologia. O, in altre parole, le cose esistono anche prima che se ne occupi la scienza ed uno stereotipo è tale anche se nessun sociologo ci ha scritto un libro.
Benson, come il bullo di Verdone, è un tipico boro romano, e la cosa mi sembra autoevidente osservando attentamente una sua foto. Preciso che non ero per cancellare l'etimologia (che anzi mi sembra interessante) ma solo per darle un peso minore e al fine di non confondere la parola con la cosa in sé.

DracoRoboter 17:54, 6 feb 2006 (CET)Rispondi

Draco, ma neanche io desidero una discriminazione elitaria o snob, personalmente potrei anzi trovarmi sbilanciato (anche forse in eccesso) nell'interpretazione non pregiudiziale di ciò che debba inserirsi e cosa no in un'enciclopedia. Su questo punto specifico, mi permetto di precisare una cosa: non ce l'ho con la trattazione del tamarro in sé (non avrei motivi), ma ce l'ho con la delimitazione dell'argomento "tamarro" che viene isolato ed estratto da una materia molto più vasta. Infatti IMHO tratterei organicamente (ed insieme) del tamarro, del bullo, del boro, dello scrauso, di tutte quelle definizioni che differiscono essenzialmente e quasi esclusivamente nel termine, che è come detto gergale, e delle quali sostanzialmente - se a ciascuna si dedicasse un articolo a parte - si direbbero le stesse cose. O no? Parole sono. Parole diverse secondo luogo d'uso. Nulla più, non rilevo una differenza nemmeno nel tempo (adesso che ho visto succedersi un paio di generazioni) nel concetto prettamente urbano-privilegiato di indicare, connotare, marchiare, elidere, il soggetto urbano-non-privilegiato. <comizio> Mi punge anche, visto che mi richiami al non-classismo, lo strisciante razzismo che l'esistenza stessa del concetto sottende; con questo non dico che non si debba parlarne, non sostengo davvero che il tamarro non abbia i suoi lati di comicità involontaria e preterintenzionale, ma da qui a stendere trattati su cosa i fighetti puntano a dito, mi pare il boomerang di una buona intenzione: dall'istanza di lotta al pregiudizio culturale passiamo dritti dritti all'elevazione a rango enciclopedico di un moto, di fatto, classista che ride della frustrazione del non-privilegiato che molto si agita per guadagnare - come gli viene - distinzione nel gruppo sociale di riferimento ottenendone solo bisbigliato scherno. </comizio> :-)

Adesso, come fonte d'uso, ammetterai che qualche condizionale in più e qualche certezza in meno ci vanno, perché tu registri l'uso che conosci tu, Tizio potrebbe registrare l'uso che conosce lui, e Sempronio potrebbe dirci altre cose ancora. Tutto questo riflette personali esperienze: le mie potrebbero confermare l'assunto del test, ma io addirittura ho conosciuto tempi in cui il "boro", che mi hai ricordato sopra, era usato solo a Roma nord, all'Eur (tanto per un riferimento cittadino) la parola era ignota (e mi pare che l'equivalente fosse il nascente "scrauso" - se stava nascendo allora...). Per il tempo passato, non mi ricordo cosa si dicesse a Firenze e cosa a Milano, ma mi pare che fossero termini diversi per indicare la stessa cosa. Il limite della fonte d'uso è quello della soggettività del punto di osservazione, del metodo di rilevamento e della procedura di astrazione dei concetti.

Quanto al buon Benson (che anni fa mi è accaduto di osservare di persona per conoscenze comuni, spero per il futuro di vederlo in foto ;))), potrei obiettare che sia tipico di Roma (il boro romano è in genere un po' più ruspante), ma certamente non demerita l'inclusione. Che allestisca happening dadaisti "in cui la musica suonata svolge un ruolo totalmente secondario" - me lo concederai - è un commento che colla "aurea tamarritas" poco si lega: se parliamo del suo modo di fare concerti, diciamolo nell'articolo che già ha, se parliamo della sua allure è off-topic. Il riferimento è rimasto, ammorbidito quel tanto che basta perché non suonasse offensivo nel caso l'interessato non gradisse.

Mi permetto perciò di guardare con prudenza alla motivazione di questa voce, e le modifiche sono state modifiche di prudenza, spero di coerenza con il resto del lavoro che mettiamo qui dentro, solo questo :-) - Sn.txt 18:56, 6 feb 2006 (CET)Rispondi

Applausi :) modifica

Credo che prendero' la tua tirata qui sopra e la integrero' nell'articolo stesso (appena ho tempo). In effetti non era mia intenzione parlare del "tamarro" in quanto parola ma del significato generico che include tutti i sinonimi da te elencati. Fare notare il razzismo (o meglio classismo) sottointeso mi pare di obbligatorio. DracoRoboter 09:30, 7 feb 2006 (CET)Rispondi

Refactoring modifica

Pariolini intellettuali?! :-o modifica

Ma chi ha scritto: e tenta di differenziarsi dalla massa in modi che l'intellettuale urbano medio, soprattutto se ex-paninaro (a Milano) o ex-pariolino (a Roma)?!

I Paninari non ho avuto mai il piacere di conoscerli ma i pariolini sì, sono romano , come è venuto in mente all'estensore di ipotizzare che un intellettuale è un ex pariolino?! I pariolini erano il corrispettivo ricco dei coatti !! Non per niente a Roma ci furono fatti di cronaca nera che videro rampolli della nobiltà nera collusi con dei coatti in traffici di droga e truffe con le carte di credito!! Il loro luogo di incontro diurno era o il bar delle Muse o l'Euclide, notturno alcune famose discoteche e vi assicuro che ben pochi sono evoluti in intellettuali!! L'unico pariolino intellettuale di cui si ha notizie certe è Alessandro Piperno, autore di Con le peggiori intenzioni

Personalmente il buon vecchio Benson, che conosco come personaggio da almeno 25 anni, non lo classificherei tra i coatti, piuttosto tra i personaggi grotteschi!! :-)) --Bizarria 22:39, 3 apr 2006 (CEST) Dimenticavo di aggiungere: l'ambiente dei "pariolini" fu, in casi estremi, brodo di cultura per neofascisti e/o criminali e non certo di cultura . Basti ricordare Izzo, Ghira e Guido, gli autori del Massacro del Circeo.--Bizarria 08:51, 4 apr 2006 (CEST)Rispondi

Ri strutturazione modifica

Tolto (temporaneamente) riferimento a pariolini è paninari per ristrutturare la frase che, nelle intenzioni, non voleva far intendere che i pariolini sono degli intellettuali piuttosto che chi utilizza tale frasario (tamarro, scauso, coatto, boro...) fa spesso parte della parte fighetta dello stesso ambiente (in genere giovanile) a cui appartengono i tamarri. Io unirei coatto con tamarro facendone una trattazione compendio. DracoRoboter 18:13, 4 apr 2006 (CEST)Rispondi

Boro modifica

Ecco un termine di cui ignoro sia l'esatta etimologia che l'evoluzione. Personalmente lo ho sentito la prima volta nel 1982 nel quartiere Fleming di Roma, ne ricordo l'anno per una precisa situazione. Ha un utilizzo differenziato da burino e coatto (ho appena inserito la voce). Il burino viene dal contado, il coatto dalle periferie ed è un mezzo malandrino, il boro è l'inurbato, di ceto medio-basso che ha aspirazioni altoborghesi che scimmiotta goffamente ma che manifesta nei modi, negli atteggiamenti la sua bassa estrazione sociale. E' un termine molto classista, quasi razzista, evolutosi nei quartieri ""bene"" di Roma Nord: Parioli, Fleming e Vigna Clara in cui la differerenziazione di classe è molto sentita. Ahimè da alcuni anni ci abito!! :-((--Bizarria 23:04, 3 apr 2006 (CEST)Rispondi

Commenti su suggerimento di unificazione (Was: Compendio) modifica

Come ho scritto nella voce Coatto le persone che ricadevano in origine in questa classificazione avevano una precisa connotazione, erano un ben definito fenomeno sociale. Il termine ha subito poi una evoluzione e si è allargato ed ora ha una accezione che coincide forse con Tamarro ma non vedo perchè unire le due voci Tamarro e Coatto. Anche perchè hanno un etimo completamente differente. Basta fare i link giusti, hanno bisogno di trattazioni diverse.--Bizarria 23:28, 4 apr 2006 (CEST)Rispondi

Chi li trova disdicevoli (was:Sull'esclusione) modifica

E' scritto dall'estensore: Vive in periferia e tenta di differenziarsi dalla massa in modi che l'intellettuale urbano medio trova disdicevoli e privi di buon gusto. Personalmente avendo avuto a che fare con i coatti ti dirò che i comportamenti tipici erano ritenuti disdicevoli e soggetto di critiche e prese in giro anche dalla gente dei quartieri popolari.

Chiattillo modifica

Ho cancellato questa voce dai sinonimi, perché sbagliata. Chiattillo è un termine dispregiativo, che letteralmente significa pidocchio, che viene utilizzato anche per indicare personaggi con la puzza sotto al naso o fighetti di vario genere.

Inserimento Boro modifica

Bene! Ho visto che sono stati inseriti i miei appunti su Boro, ora dobbiamo aprirne ed ampliarne la voce, ma non ho idea della sua etimologia, sto chiedendo a gente dei Parioli maggiori delucidazioni. Secondo mia moglie, nativa dl Fleming, liceale ai Parioli e docente universitaria di Italiano deriva per apocope da Burino ==>>Buro e reso più snob in Boro. Ma non ne sono convinto, una volta sentii o lessi un termine simile francese dispregiativo ma non ne ho trovato conferma. Boro in francese sono i cavicchi della vite, parola forse origine tedesco- antico e rimanda alla pianta della vite come per il termine tamarro, fortuita coincidenza o cosa???--Bizarria 10:31, 5 apr 2006 (CEST)Rispondi


Ho inserito stub Boro:(tolto copiaincolla della pagina NdEDR) --Bizarria 11:08, 5 apr 2006 (CEST)Rispondi

Taglio su boro vs burino rolback modifica

«Boro ha un utilizzo differenziato da burino. Il burino è chi proviene dai dintorni di Roma, il boro è un neologismo che identifica chi ha aspirazioni altoborghesi che scimmiotta goffamente ma che manifesta nei modi, negli atteggiamenti, la propria estrazione popolare.»

La parte in questione è stata tagliata in questo modo. Visto che la versione precedente sembrava contenere più dettagli ho rollbackato. Magari c'era una buona ragione per il taglio ma vorrei conoscerla. grazie. Draco Roboter

Era l'inizio di una sistemata generale della voce. Questo paragrafetto attualmente contiene degli errori di analisi. Il termine boro non è certo prevalentemente diffuso in tre quartierini della roma "bene" (se così fosse non vedo perché dovrebbe stare su un'enciclopedia) e dalla mia esperienza non credo abbiano nemmeno un particolare ruolo nello sviluppo del termine, inoltre è usato non tanto da dei fantomatici appartenenti ad alte classi sociali, ma dai comunissimi ragazzi per identificare chi non frequenta ambienti alla moda e non ha certo una connotazione classista, tantomeno razzista (che non vedo cosa c'entri).
Ho modestamente mantenuto comunque il significato che i precedenti autori hanno dato al termine, togliendo la parte del tutto fuoriluogo sui quartieri di roma nord, la connotazione classista e ovviamente razzista. --Fiaschi 16:32, 12 lug 2006 (CEST)Rispondi

Sui quartieri nulla so e quindi nulla dico. Che invece il termine sia classista mi sembra evidente. Tamarro (versione nordica) lo è di sicuro: hai provato a dare un occhio alle discussioni precedenti? Draco Roboter 17:30, 12 lug 2006 (CEST)Rispondi

Fermo restando che Boro non è la traduzione di Tamarro e in questo mi pare la voce sia chiara, anche lo stesso termine Tamarro non mi pare abbia una connotazione classista, viene usato per indicare una certa tipologia di individuo che è, almeno generalmente, indipendente dalla sua estrazione sociale e soprattutto non è un termine usato dalle classi alte per dispregiare gli appartenenti a quelle più deboli. Potrebbe essere classificato come un termine snobbista (e in questo sarei daccordo anche per Boro) ma non classista. Descrivendo un individuo come Tamarro, o analogamente (fatti i dovuti distinguo) Boro lo indico come (a mio parere) poco fine, poco educato, ma non appartenente ad una bassa classe sociale, ancora più concisamente i due termini non vengono usati nei confronti di appartenenti a classi sociali meno elevate di chi parla. Per fare un esempio non del tutto calzante, ma esplicativo, è possibile indicare Flavio Briatore o molte showgirl come Tamarri non di certo appartenendo a classi sociali più elevate delle loro, in questo caso sicuramente si usa un certo snobbismo intellettuale, ma non si può certo parlare di classismo. --Fiaschi 20:16, 12 lug 2006 (CEST)Rispondi

(ribadisco) Tamarro ha una connotazione classista, o almeno in alcuni ambiti l'ho sentito utilizzare in tal senso. Essendo fonte d'uso mi astengo dal tentare di citare fonti (diverse dalla mia o dalla altrui testimonianza) che non esistono. Faccio presente che la voce considera boro, burino, tamarro, tarro etc come sinonimi: se così non fosse sarebbe necessaria una modifica sostanziale della voce stessa. Draco Roboter 15:08, 14 lug 2006 (CEST)Rispondi


Tony Tammaro modifica

«Nel 1989 il cantante e cantautore napoletano Tony Tammaro dà inizio alla sua carriera pubblicando la "Prima cassetta di musica tamarra", da allora compone canzoni satiriche il cui soggetto è la "Tamarraggine", ossia tutto ciò che è ostentatamente imitativo di stili di vita di alta classe da parte di individui del volgo.

Nel 2005 è uscito il nuovo album tanto atteso, "The Dark Side Of The Monnezz" (il cui titolo è ispirato all'album The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd (1973)), in cui Tony Tammaro fa la satira dei "tamarri" moderni, che cercano di parlare inglese - a modo loro - e di aprirsi ad un nuovo mondo.»

Questa informazione, relativa a personaggio non evidentemente enciclopedico, dovrebbe essere suffragata da prove della sua importanza.

Drive in modifica

Una mia reminiscenza mi fa ricordare Enzo Braschi nella parte del "paninaro" in Drive In, negli anni '80, che usava spesso il termine tamarro, facendo diventare l'uso del termine, nell'epoca, di grande moda fra il publico giovanile... Mi chiedo se si può inserire questo testo in questa voce...

Vai e compi il tuo dovere. Servirebbe una fonte però... Draco "Quoto Tyl" Roboter

Spostamento informazioni modifica

Ho spostato alcune informazioni riguardanti esclusivamente il termine Coatto (in particolare i personaggi di Verdone e "er piotta"), alla corrispondente voce. --Fiaschi 14:35, 24 ott 2006 (CEST)Rispondi

Ma che casino 'sta voce modifica

Si sta scatenando una discussione infinita, ribadisco che in origine il termine Boro è razzista e connotato politicamente e localmente in alcuni qartieri ma ora è utilizzato in tutta Roma. Il cinema se ne sta impadronendo, Cristian De Sica lo utilizza nei suoi film, e considerando che ahimè i suoi films sono visto da milioni di italiani mi parrrebbe ovvio di inserire la voce autonomamente da Tamarro, se uno di Genova avesse voglia di sapere che vuol dire boro come cavolo fa a sapere che lo si può travare mescolato nella voce Tamarro?!. Sinceramente tamarro non lo conosco nelle sue eccezioni ma boro ha delle sfumature molto peculiari--Bizarria 20:20, 10 feb 2007 (CET)Rispondi

Redirect? Il proliferare di voci sostanzialemnte dallo stesso significato, per altro, non mi fa particolarmente felice. Preferirei integrare in questa pagina tutte le varianti e fare u nredirect dalle altre a questa. (in mancanza di controindicazioni sensate procederò al più presto) --Draco "Bold As Love" Roboter 15:06, 14 feb 2007 (CET)Rispondi

Sostanzialmente mi sembra che, su un argomento come questo, la voce più completa, accurata e, soprattutto, vicina alla realtà sia quella di nonciclopedia, e non sto scherzando. Si potrebbe mettere per lo meno un link... tipo "Il truzzo verace"


Nella musica modifica

Perchè non inserire la frase della canzone degli articolo 31 "il tamarro è sempre in voga,perchè non è di moda mai"?--stefanox (msg) 16:40, 24 ott 2008 (CEST)Rispondi

E' possibile inserire "I Tamarri" dello Zoo di 105?--Gigi90 (msg) 22:51, 18 set 2010 (CEST)Rispondi

...?? modifica

Io in tutta franchezza non ho capito cos'è un tamarro leggendo l'articolo. Si dice che è questo, ma in realtà si intende quest'altro, che comunque assomiglia a questo... ma che è??

--Cellist210 (msg) 16:16, 1 lug 2009 (CEST)Rispondi

Ma che centra la discoteca? modifica

Sembra quasi che se uno va in discoteca deve essere per forza un tamarro. Non mi sembra proprio visto che ormai quasi tutte le discoteche fanno selezione all'ingresso e chi ci entra e per lo più vestito elegante con abiti firmati. Ci sono persone che odiano la musica dance perchè ascoltano altri generi e definiscono chiunque vada in discoteca un tamarro non mi sembra giusto. Ogniuno è libero di non ascoltare la musica dance e di non andare in discoteca è di affermare che essa non gli piace ma dire che chi la ascolta e va il sabato sera in discoteca sia un tamarro mi sembra proprio una cosa che non si puo' fare perchè ripeto al giorno d'oggi ci si entra solo se si è vestiti eleganti. Mi sembra di tornare indietro nel tempo quando i giovani ascoltavano la musica rock appena nata e gli adulti li apostrofavano con nomignoli solo perchè si faceva di tutta l'erba un fascio.

Zanniero modifica

Nella voce si legge che "zanniero" (o zanniere), utilizzato a Foggia e dintorni, è colui che "ha le zanne". Da foggiano mi risulta che "zannuto" abbia questo significato. In realtà "zanniero" dovrebbe riferirsi a colui che "fa le zanne" (nel senso foggiano di "procurarsi, procacciarsi le zanne") cioè il cacciatore di frodo, il bracconiere. Il termine viene accostato ad una persona gretta perché il bracconiere a foggia (Tarrazzano) era una persona dal basso profilo culturale, proveniente da una zona, che oggi fa parte della città, detta Borgo Croci. Infatti a Foggia "Crocese" (abitante di B. Croci) è usato anche come sinonimo di gretto, grezzo e, appunto, tarrazzano e zanniero. Mi permetto di sottolineare il significato del sostantivo foggiano "terrazzano" (e non 'tarrazzano'). Già nel 1800 (e forse anche ancor prima) a Foggia esisteva il 'caporalato'. Il reclutamento quotidiano (la raccolta quotidiana) dei 'braccianti stagionali' avveniva presso l'attuale zona di Porta Manfredonia di Foggia. Queste persone trascorrevano la nottata già sul luogo dove sarebbero state reclutate e per avere maggiore tranquillità nel sonno dormivano sui terrazzi di case abbandonate, presenti in zona. Oggi 'terrazzano' significa appunto persona chiassona, dai modi grezzi, rudi e volgari. Terrazzano non è da confondere con il sostantivo dialettale 'caturz' (dall'italiano 'catorzo' il cui significato è ramo nodoso e improduttivo). 'U caturz'(il catorzo) è una persona rozza e grezza che tenta di darsi un tono di 'signorilità' e che punta molto sull'apparire, il corrispettivo italiano di pacchiano (il romano coatto). Un dipinto estivo attuale del catorzo potrebbe essere: canottiera bianca con bretelle, vistosa catena e anello d'oro, unghia del mignolo lasciata un po' lunga (a significare che non vengono svolti lavori manuali), pantaloncini fin poco sopra il ginocchio, calzini corti e bianchi e zoccoli. Il parlare del catorzo è un italiano stentato con frequenti cadute lessicali attraverso termini dialettali ... italianizzati.

        dovrebbe derivare da zanni:persona goffa ridicola. 'Zanni' invece è una storpiatura dialettale bergamasca del nome Gianni, diminutivo (diminutivo ipocoristico) di Giovanni. Anticamente nelle varie valli bergamasche era diffusissimo il nome Giovanni (Gianni appunto). La povertà portava i poveri valligiani, coperti da vestiti rattoppati con pezze che potevano anche avere colori differenti, a trasferirsi, come servitori presso famiglie ricche e possidenti, in città quali anche Milano. Questi valligiani pronunciavano il proprio nome 'Zanni' e per antonomasia venivano chiamati 'zanni' dai 'padroni'. Una caricatura dei 'zanni', che tuttavia ne riscattò la figura facendoli apparire furbi e intelligenti, fu la maschera teatrale di Arlecchino.

"Foggiano e faggiano" modifica

In Toscana (Pisa, Livorno e Lucca soprattutto) si usa molto il termine foggiano come sinonimo di tamarro. Tant'è che un atto o un comportamento per niente elegante, rozzo, pacchiano ed appariscente fino alla cafonaggine è detto foggianata. Anche gli abiti, le auto, i gadjet che concorrono a questo sono definiti così (es. "Boia che occhiali foggiani!). Il termine è collegato (e forse deriva) all'uso laziale del termine faggiano (fagiano), per paragonare le persone estremamente appariscenti all'uccello dalle piume lunghe e colorate e col muso rosso.--Manusha (msg) 14:27, 25 set 2010 (CEST)Rispondi

Truzzo modifica

In Veneto truzzo e tamarro sono spesso usati in maniera equivalente (anche se qualche piccola differenza c'è). Che ne dita di aggiungere dunque "truzzo" nei sinonimi di "tamarro" per il Nord Italia? Preciso che però non conosco l'origine precisa del termine (che pare non abbia una propria voce su Wikipedia, nonostante la diffusione) per cui potrei sbagliarmi nel considerarlo un sinonimo. Filippo, h11:45, 4 agosto 2011

Truzzo ha ben 418.000 risultati su Google, e certamente nel nord d'Italia è usato più o meno come sinonimo di tamarro (con truzzo che ha una valenza esclusivamente dispregiativa, mentre tamarro può essere usato in senso non totalmente negativo). Truzzo è anche presente nel wikizionario (http://it.wiktionary.org/wiki/truzzo) anche se con un'accezione un po' limitata. --TheLoneTraveller (msg) 11:42, 4 giu 2012 (CEST)Rispondi

pescegatto modifica

rimossa la voce piacentina pescegatto. il termine non indica una persona rozza, ma genericamente un disadattato.

pescegatto modifica

rimossa la voce piacentina pescegatto. il termine non indica una persona rozza, ma genericamente un disadattato.

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Tamarro. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 12:40, 13 apr 2018 (CEST)Rispondi

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