Discussione:Tre Inquisitori di Stato

Questa voce, come altre in Wikipedia relative alle Magistrature Repubblicane di Venezia, soffre di inesattezze che falsano pesantemente la realtà accertabile del fenomeno.

Nel 1539 viene nominata una commissione provvisoria con incarico annuale, formata da tre Membri del Consiglio dei Dieci. Le viene imposto il nome di "Inquisitori contro i propagatori del segreto" e viene in seguito rinnovata, talvolta, ma non assume carattere di continuità. Non si parla in archivi di altre Magistrature di alcuno "Statuto" per tale commissione, che doveva svolgere compiti straordinari nell'ambito della legge. Negli Archivi il nome di "Inquisitori di Stato" compare solo a partire dal 1588 e da quegli anni si trova traccia di documenti tra le Magistrature che fanno riferimento a un vero e proprio Ente stabile (quindi dotato di "Statuto"). Gli "Inquisitori" esistevano da lunghissimo tempo nel Consiglio, come incarico settimanale o mensile assegnato a turno a - due - Membri, la cui funzione era meramente istruttoria. Bisogna sapere che l'accurato archivio del Consiglio dei Dieci ha subito grave insulto: uno "scarto" e trasloco via mare da parte degli occupanti francesi, esso è quindi un corpo ormai lacunoso e smembrato. Tutta la teoria sulle efferate crudeltà e ingiustizie che il Consiglio dei Dieci sarebbe stato solito praticare, si basa essenzialmente su un carteggio nella Biblioteca Nazionale Francese, che Victor Hugo cita a proposito del suo dramma "L'Angelo" per sostenerlo contro la critica contemporanea che lo accusa di essere troppo irreale e fantasioso. Il documento citato da Hugo era stato "ritrovato" e pubblicato da uno storico di Napoleone, tale Conte Pierre-Antoine Daru. Vi sono però fondate ragioni di ritenere che tale documento sia apocrifo e rientrasse nella campagna d'immagine di Napoleone che, "repubblicano", aveva "liberato" la sorella Repubblica di Venezia solo per rivenderla a un Impero loro nemico. Per giustificare questa incongruenza, la Francia aveva molto interesse nel descrivere la Repubblica di Venezia come immonda, e lo fece in spregio a oltre mille anni di Storia repubblicana.

Ecco un elenco delle confutazioni agli "Statuti degli Inquisitori di Stato" pubblicati dal Daru come del 12 giugno 1454:

  • La lingua in cui è stilato il documento, un approssimativo veneziano, non corrisponde all'epoca in cui sarebbe stato scritto. All'epoca tutti i documenti ufficiali della Repubblica erano ancora scritti in Latino; il Veneziano diviene lingua ufficiale per gli Atti solo un secolo dopo.
  • Gli "Statuti" del Daru contengono errori giuridici che nessun giureconsulto veneto dell'epoca avrebbe mai commesso.
  • Non vi è traccia di alcun riferimento a questi importanti "Statuti degli Inquisitori" in epoche precedenti e contemporanee al manoscritto portato dal Daru, nonostante ogni Atto amministrativo e politico venisse scrupolosamente annotato negli Archivi di varie Magistrature, che, contrariamente a quello dei Dieci, sono ancora integri e consultabili.
  • Gli "Statuti" del Daru dipingono un potere così forte e arbitrario, oltre che crudele, da non essere compatibile non solo con lo spirito Cristiano e demoaristocratico della Repubblica di Venezia, ma anche con i Cinquecento anni di Storia pregressa della Magistratura da cui veniva espresso, il Consiglio dei Dieci.
  • Alle sedute del Consiglio dei Dieci partecipavano d'obbligo il Minor Consiglio (i sei Consiglieri del Doge con funzione a turno di Presidenti) e almeno uno degli Avogadori de Comun con facoltà di sindacare e portare in giudizio chiunque nell'Assemblea, compreso il Doge che partecipava al Consiglio di diritto pur senza l'obbligo di assistere a tute le sedute. In nessuna di queste Magistrature direttamente coinvolte si trova traccia di Statuti degli Inquisitori o delle loro stesura.

Vero è che, negli anni della grave corruzione della Repubblica, a partire dal 1610 quando effettivamente gli Inquisitori di Stato si trovano nominati come Magistratura stabile, in sostituzione dei Tre Capi dei Dieci, il Consiglio dei Dieci tenterà più volte di sottrarsi ai severi controlli repubblicani e agire a proprio arbitrio, ma questi tentativi furono di volta in volta rintuzzati dalla capacità di controllo del sistema repubblicano, fino alla caduta di quello Stato Veneto sotto Napoleone.

Chiedo pertanto che la voce attuale "Inquisitori di Stato" sia marcata come dubbia o cancellata. Posso eventualmente fornirne una versione in base alle fonti effettivamente accertate.

Fonti per questa lettera:

 Versione in Italiano

Per una corretta visione della Magistratura dei Dieci e quella degli Inquisitori sono disponibili anche altre fonti più specifiche, che citerò, se richieste, nella voce.

Cordialità Umberto Sartori

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