Discussione:Tribunale penale internazionale per il Ruanda

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Salve a tutti,molti imputati che sono stati accusati dal tribunale internazionale per il Ruanda non hanno alcuna voce. Sarebbe opportuno rimepire almeno le voci riguardanti i principali accusati del genocidio ruandese fra cui Théoneste Bagosora e altri . Grazie. --Findingmladic (msg) 20:56, 10 mar 2010 (CET)FindingMladicRispondi

ERRORE NON IL 31 GENNAIO 1994 MA IL 31 DICEMBRE 1994 modifica

Già la competenza temporale del tribunale era ridottissima se poi la fate durare anche solo 30 giorni siamo proprio messimale. Cmq qualcuno corregga l'errore perchè è abbastanza grave. Grazie .R. Vedo che avete modificato ringrazio.


Come mai la voce Theoneste Bagosora è stata cancellata? Perchè fate fare una fatica inutile alle persone? Non è corretto comportarsi così altrimenti riempila tu questa voce secondo i tuoi parametri. Non pensate che state cominciando ad esagerare con tutta questa censura e tutte queste regole.

Titolo modifica

Personalemtnete ritengo che Ruanda richieda l'articolo "lo" e non "il". Perciò bisognerebbe modificare il titolo. Lele giannoni (msg) 17:58, 22 ago 2011 (CEST)Rispondi

criminali modifica

Ritengo l'articolo assolutamente parziale perché non cita nessuno dei religiosi cattolici indagati. Ad esempio c'è un sacerdote cattolico ruandese, colpito da mandato di cattura internazionale per genocidio e crimini contro l'umanità, che vive a Roma protetto dal Vaticano. Si chiama Jean-Baptiste Rutihunza e oggi ha 63 anni. Fonte:http://www.repubblica.it/esteri/2012/09/24/news/ruanda_sacerdote_ricercato-43213875/?refresh_ce E c'è il precedente di Atanase Seromba, un altro sacerdote accusato di genocidio che per anni, vicino a Firenze, ha servito messa e distribuito la comunione a fedeli del tutto ignari. Anche in quel caso ci fu una denuncia pubblica e il Vaticano dovette accettare la sua estradizione verso Arusha dove poi è stato condannato per le atrocità commesse: rinchiuse duemila tutsi, uomini donne e bambini, nella chiesa di Nyange, di cui era parroco, poi rasa al suolo con i buldozer. Chi cercava scampo veniva abbattuto a colpi di fucile. Lo imbracciava lo stesso Seromba, piazzato sulla scala che portava alla sua canonica.

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