Discussione:Venafro

Ultimo commento: 8 anni fa, lasciato da Ceppicone in merito all'argomento Sezione Eventi

Siamo sicuri che la città di Venafro sia gemellata ufficialmente con la città di cassino? Ci sono referenze? A me risulta che sia una cosa solo a livello calcistico.

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--ArcheoBot (msg) 04:39, 12 gen 2012 (CET)Rispondi

Sezione Eventi modifica

Ho spostato la sezione ipertrofica in questa sede, perchè non rispondente a Wikipedia:Modello di voce/Comuni italiani#Eventi. Le manifestazioni tradizionali, si possono inserire eventualmente nella sez. "Tradizioni e folclore" opportunamente fontate e prive dei contenuti non enciclopedici, come da Wikipedia:Modello di voce/Comuni italiani#Tradizioni e folclore, oppure su wikiwoyage. Per ogni precisazione se ne può parlare tranquillamente in questa sede. Grazie.--Ceppicone 16:10, 4 gen 2016 (CET)Rispondi


In città sono molto sentite le tradizioni sia religiose che profane. Tra tutte però spicca la festa dei santi patroni molto sentita sia dai venafrani che dai cittadini dei paesi limitrofi.

Festa patronale dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria modifica

 
Il nuovo Busto di San Nicandro (l'originale storico venne trafugato qualche anno fa) custodito nella chiesa dell'Annunziata insieme alla Testa aurea reliquiario e l'urna contenente i resti di Santa Daria.
Fede e devozione, cenni sul martirio e sui festeggiamenti modifica

I patroni della città sono i santi martiri Nicandro, Marciano e Daria, (Daria consorte di Nicandro) che sono anche patroni della diocesi di Isernia-Venafro, la cui festa ricorre il 17 giugno. Nicandro e Marciano, che secondo la tradizione popolare erano fratelli, furono martirizzati presso Venafro per non aver rinnegato la loro fede. Insieme a loro, ma qualche giorno dopo, fu martirizzata anche Daria, moglie di Nicandro. I venafrani, ormai diventati una comunità cristiana, decisero di omaggiare i tre martiri con la costruzione della basilica e con solenni e fastosi festeggiamenti ogni anno. La festa ebbe origine in occasione di un terremoto che colpì la città nel 1688, che tuttavia non avrebbe provocato, né gravi danni, né vittime: la popolazione avrebbe tributato uno spontaneo ringraziamento ai propri patroni per lo scampato pericolo in occasione della festa, pochi giorni dopo. Si decise di celebrare ogni anno una festa di ringraziamento la prima domenica di giugno, oggi anticipata al 17 maggio. Venne inoltre realizzato un busto di san Nicandro in argento, in seguito rubato e sostituito da una copia identica, che viene portato in processione nel corso della festa. Nel 1933 sotto l'altare maggiore della chiesa di San Nicandro si rinvenne la tomba con i resti del santo, da cui si origina la "santa manna" a scadenze fisse, per cui la cripta della chiesa è divenuta meta di pellegrinaggio.

Attualmente le festività hanno inizio il 17 maggio (Sant N'candriegl), quando si apre il mese dedicato ai santi, con una processione di andata e ritorno dalla chiesa dell'Annunziata al convento di San Nicandro. La festa vera e propria, una delle maggiori feste della regione, viene invece celebrata dal 16 al 18 giugno con spettacoli e processioni e attira ogni anno decine di migliaia di fedeli e turisti anche di fuori regione. Dal 18 maggio per un mese, inoltre, presso il convento dei cappuccini intitolato a San Nicandro, ogni mattina dalle ore 6.00 si celebra la Santa Messa preceduta dalla recita del S. Rosario.

La processione e i vespri modifica

Il 16 giugno si tiene la processione verso sera, alle 19 e 30, col busto argenteo e la testa d'oro di San Nicandro e l'urna contenente le ossa di Santa Daria, dalla chiesa dell'Annunziata alla chiesa del santo, seguita dai solenni vespri presieduti dal vescovo e il clero. Le sacre e venerate icone rimangono presso la basilica per tutti i festeggiamenti. La sera del 16 c'è un concerto bandistico in piazza Mercato.

Il pontificale modifica

Il 17 giugno, giorno in cui si ricorda il martirio dei tre santi, si celebrano numerose messe, la più importante è la messa pontificale, a cui partecipano il vescovo e le autorità civili e religiose. Durante questo rito il sindaco consegna nelle mani di San Nicandro le chiavi della città, simboleggiando la protezione del popolo ai santi patroni. In serata c'è l'esibizione in piazza di un cantante di fama nazionale.

La processione del 18 giugno e l'inno popolare modifica

La festa culmina con l'imponente processione del 18 giugno, seguita da migliaia di persone, con la quale le statue dei tre santi vengono riportate dalla chiesa di San Nicandro a quella dell'Annunziata. Una processione della durata di oltre 4 ore e di grande impatto; il tutto ha inizio con l'asta (l'ammessa) attraverso la quale gruppi di cittadini si aggiudicano il diritto di portare in processione le statue; successivamente la processione all'imbrunire, intorno alle 20,00, si avvia verso il centro cittadino. Lo spettacolo è reso suggestivo dalle candele portate in processione che illuminano il corte religioso, ma anche dalle decorazioni di luci, colori, festoni, fuochi d'artificio che i vari rioni propongono lungo il percorso; nelle varie fermate si intona il caratteristico ed emozionante inno popolare ai patroni scritto sul finire dell'Ottocento da Domenico Criscuolo ed eseguito dalla banda musicale, cantato dal popolo. Nel tratto della salita delle "Manganelle", per via della ripida salita, avviene la corsa delle statue accompagnata dalla marcia del Mosè. Solo a notte inoltrata, dopo la mezzanotte e dopo aver percorso le principali vie del centro storico, la processione giunge in piazza Castello, gremita di diverse migliaia di persone, dove si intona per altre due volte l'inno popolare, prima di far rientro nella bellissima chiesa della Ss. Annunziata.

Eventi collaterali modifica

In questi giorni di festa viene allestito un luna park su viale San Nicandro, si svolge una fiera nel giorno 17 molto grande lungo via Maiella e traverse. Le vie interessate dai festeggiamenti sono Corso Molise, Piazza Salvo D'Acquisto, Via Roma e Piazza Mercato oltre che viale San Nicandro.

Curiosità modifica

Fino a qualche decennio fa in questi giorni di festa si svolgeva una caratteristica corsa dei "ciucci" (ovvero i muli) e il "palio della cuccagna" all'interno dell'anfiteatro romano. Presso la piazza dell'Annunziata invece si svolgeva l'opera di San Nicandro, che raccontava la storia del martirio dei tre santi. Un tempo nei tre giorni di festa si svolgevano ben tre processioni: il 16 c'era la cosiddetta processione dei "signori", a cui partecipavano su invito solo i nobili del paese, ma oggi grazie ai cambiamenti sociali ed economici tale processione viene seguita da ogni ceto; il 17 c'era la processione del clero a cui partecipava tutto il clero venafrano e diocesano portando dalla chiesa dell'Annunziata verso il convento la testa-reliquiario di San Nicandro; infine il 18 c'era e c'è tuttora la processione cosiddetta del popolo, alla quale partecipa tutto il popolo di Venafro e dei dintorni.

Da qualche tempo su iniziativa di un gruppo di cittadini si sta pensando alla realizzazione del busto in argento di San Marciano così come avvenuto più di tre secoli fa per quanto riguarda quello di San Nicandro, per imprimere maggiore devozione anche nei confronti di questo santo.

Il "percorso della processione" del 18: piazzale del convento (uscita delle statue e canto dell'inno), viale San Nicandro (sosta e canto dell'inno), corso Molise (sosta e canto dell'inno), piazza S. D'Acquisto, via Roma, piazza Mercato (sosta e canto dell'inno), via Plebiscito, corso Garibaldi, piazza Portanova (sosta e canto dell'inno), via Amico da Venafro, piazza Merola, via de Amicis, via Duomo, Concattedrale (ingresso in chiesa e canto dell'inno), via Duomo(2), via de Amicis(2), piazza Merola(2), via Cavour (sosta e canto dell'inno), chiesa di Cristo (ingresso in chiesa e canto dell'inno), via Della Valle, via Colle (sosta e canto dell'inno), piazza Castello (sosta e canto dell'inno), ritorno alla chiesa dell'Annunziata (canto dell'inno in chiesa).

Altre feste e ricorrenze religiose modifica

File:Falò di san giuseppe.jpg
Uno dei tradizionali falò di San Giuseppe
  • Falò di San Giuseppe Artigiano

Il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, nei vari rioni del centro storico ma anche in altre piazze della cittadina si accendono nella sera vari falò, 'i favor' come sono detti a Venafro. Sono presenti stand gastronomici con i prodotti tipici di Venafro e buona musica.

  • Processione del venerdì Santo

Il venerdì Santo nella sera si tiene la processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, alla quale partecipano migliaia di fedeli, accompagnata dalla banda musicale che esegue marce funebri. Il corteo religioso muove alle 18,00 dalla cappella dell'ospedale, in cui storicamente sono accolti i simulacri, verso la Cattedrale. Da qui il corteo religioso si snoda per le vie del centro storico sostando in piazza Porta Nova, dove il vescovo tiene un'omelia. La processione si conclude intorno alle 20,00 dopo aver attraversato le vie del centro storico.

  • Pasquetta venafrana

Il giorno dopo il lunedì in Albis si tiene la Pasquetta venafrana, o meglio, i "cummit", alle pendici del monte S. Croce nella zona detta "Campaglione". Questa usanza è nata dall'esigenza di partecipare il giorno di Pasquetta al solenne pontificale nella Cattedrale dove il vescovo benedice la città, le frazioni e le campagne.

  • Festa della Croce

Il 1º maggio si celebra la festa della Croce, sulla cima del monte, con messa e pranzo all'aperto.

  • Processione di Sant'N'candriegl'

Il 17 maggio si svolge la processione di San Nicandro alle ore 18,30 dalla chiesa dell'Annunziata alla basilica dei Ss. Martiri con celebrazione della messa e ritorno presso la chiesa barocca. Questo evento si tiene come ringraziamento ai santi patroni per lo scampato pericolo ad un terremoto di inizio Novecento. Si apre il mese di san Nicandro con sante messe il mattino alle 6,00 e la sera alle 19,00 fino al 17 giugno.

  • Festa della Madonna delle Rose

La domenica di Pentecoste si celebra la Madonna delle Rose, festa di quartiere, presso la chiesetta omonima sita nel quartiere "Starza", con una processione serale e intrattenimenti musicali in piazza.

  • Processione del Corpus Domini

Nella domenica del Corpus Domini si svolge la tradizionale processione per le vie del centro.

  • Processione di Sant'Antonio da Padova

Il 13 giugno si svolge la processione di sant'Antonio di Padova per il centro storico a partire dalla chiesa della SS. Annunziata e nella frazione di Ceppagna a partire dalla chiesa del SS. Rosario.

  • Festa della Madonna delle Grazie

Il 1º e il 2 luglio presso la chiesetta della zona "Colle" si festeggia la Madonna delle Grazie, festa di quartiere con processione per i vicoli del "colle".

  • Festa della Madonna del Carmelo

Il 15 e il 16 luglio si festeggia la Madonna del Carmelo, molto venerata dai venafrani. Dal 6 al 14 luglio si svolge la novena in onore della Madonna presso la chiesa del Carmine con celebrazioni al mattino alle 7,30 e nel pomeriggio alle 19,30. Il 15 si svolgono concerti bandistici presso Villa Maria al mattino e in piazza Duomo in serata, i caratteristici e particolari fuochi pirotecnici nel laghetto e sull'antistante palazzina Liberty e le sante messe al pomeriggio con la benedizione degli "scapolari". Il 16 invece oltre ai concerti bandistici c'è l'esibizione di gruppi famosi anni sessanta, settanta, ottanta, la fiera del "Carmine" nel mattino. Dal punto di vista religioso si tengono al mattino numerose messe e il solenne pontificale presieduto dal vescovo. In serata invece si svolge la solenne processione serale delle 20,00 con il tradizionale percorso per le vie del centro storico. Partecipano a questo rito migliaia di fedeli.

  • Processione di San Nicandro del 26 luglio

Il 26 luglio di ogni anno i venafrani rendono onore al santo patrono per ringraziarlo della protezione offertagli nello stesso giorno del 1805, quando un terribile terremoto colpì l'Italia centro-meridionale, ma la città non ebbe gravi danni ne morti. Si tiene dunque una processione in serata dalla chiesa dell'Annunziata alla chiesa Cattedrale per la messa di ringraziamento. Alle 22,00, orario del terremoto, da oltre 200 anni suonano le campane dell'Annunziata e della Cattedrale per ricordare il terribile evento.

  • Festa della Madonna degli Angeli

Il 1º e il 2 agosto nella frazione di Vallecupa si festeggia la Madonna degli Angeli.

  • Festa di San Pio da Pietrelcina

Il 23 settembre si festeggia san Pio da Pietrelcina presso il convento di San Nicandro con una processione e intrattenimenti musicali in piazza.

  • Festa della Madonna del Rosario

La prima domenica di ottobre si festeggia la Madonna del Rosario nella frazione di Ceppagna con processione e spettacoli vari.

  • Festa dei Santi Martino e Nicola

L'11 novembre si festeggiano i santi Martino e Nicola presso l'omonima chiesa, festa di quartiere.

  • Festa dell'Immacolata Concezione

L'8 dicembre c'è la festa della Immacolata Concezione con la fiera nel mattino e la deposizione di una corona di fiori alla Madonna posta sulla sommità del campanile della chiesa di San Nicandro, dopo la messa in suo onore. In tutte le parrocchie della città si celebra la novena, ma particolarmente sentita è quella celebrata nella chiesa di San Francesco (chiesa San Giovanni in Platea o dell'Immacolata)

Fiere e mercati modifica

  • Il 6 gennaio si svolge la fiera dell'Epifania: via Caserta, piazza Mercato, via Roma, via Sant'Andrea e traverse.
  • Il 17 giugno si svolge la fiera di San Nicandro: via Maiella, via Sant'Andrea e traverse.
  • Il 16 luglio si svolge la fiera della Madonna del Carmelo: piazza Porta Nova, corso Lucenteforte, via Licinio, via Ospedale, via dei Carmelitani.
  • L'8 dicembre si svolge la fiera più grande, quella della Concetta: via Maiella, via Sant'Andrea e traverse, via Roma, piazza Mercato, via Caserta.
  • Il mercato si svolge ogni mercoledì e sabato della settimana: via Roma, piazza Mercato, via Caserta e via Sant'Andrea con le sue interne traverse.
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