Discussioni utente:Gianfranco/Lucas

Ultimo commento: 16 anni fa di Gianfranco

Credo tu abbia tutto ciò che serve (:-) per sapere perché la mia replica è stata secca: il mio voto, che contiene un elemento "forte", ha fatto vibrare, se posso dirlo da chitarrista, non solo la "corda" pizzicata, ma anche altre corde per risonanza. Io in realtà ne intendevo pizzicare una (per ragioni che mi constano privatamente, che però il loro effetto sulle cose comuni ce l'hanno), ma le reazioni mi dànno da pensare (nervi scoperti? coda di paglia?), e sapendo che non era per risonanza che mi hai scritto tu, mi ripromettevo comunque di contattarti direttamente, anche se hai fatto prima tu :-)
Se il mio voto assume nella discussione un rilievo (a mio vedere) eccessivo, c'è qualcosa di incongruo, perché non è la mia revoca che si vota, ed io non ho titolo ad aver più spazio dell'interessato. Questo per la forma usata. I contenuti credo siano invece più palesi.
Sì, hai ben colto che gli interrogativi su cosa sia un admin sono ciò che sta dietro tutta questa votazione. Credo che questa analisi la comunità non riesca a compierla. La conseguente vaghezza del concetto induce (per questo l'avevo citato) ad un pirandelliano interpretarla per ciò che ciascuno vorrebbe che fosse. E allora abbiamo l'admin giustiziere e l'admin impiegato di concetto, l'admin maresciallo dell'Arma e l'admin Montessori, l'admin curato di campagna e l'admin assistente sociale, e chissà quanti altri :-) Ed allo stesso modo, come per tutte le cose che non si conoscono, l'ignoto evoca timori diversi in ciascuno di noi. Allora ciascuno non solo pensa che sia qualcosa, ma al contempo teme anche che possa essere qualcosa d'altro, magari le stesse cose che per altri sarebbe. A questo punto ciascuno di noi vota per una cosa diversa. Ed essendo uno solo l'utente che si analizza, è abbastanza prevedibile che non si possa sperare di ottenere una univocità di sentire ed una uniformità di valutazione. Perché siamo fortunatamente tutti diversi. Mentre l'esaminato è uno.
Nel tuo post, ad esempio, e questo ha molto orientato la mia risposta, ho notato la parola "severo". Perché "severo"? Se è solo un sinonimo di "rigoroso" posso condividerlo, se invece è dispensatore di severità nel senso colloquiale del termine, no. Provo a spiegarmi ponendo come primo punto il fatto che l'utente non è una persona, al di là della virtualità dell'ambito, ma un ruolo. Come tale è funzionale alla mansione che (volontariamente e volontaristicamente) ha assunto. Come tale lo valutiamo sotto un aspetto di contribuzione. Dunque io utente non posso valutare un altro utente per altre ragioni oltre - al massimo della personalizzazione - la mentalità operativa. La severità contiene un elemento "personalistico" in soggettiva: l'admin che mette il suo carattere in ciò che fa, e ci mette una sua valutazione individuale o collettiva delle altre utenze. E questo non lo condivido, perché contiene un elemento soggettivo. Che non ci dev'essere. La rigorosità invece è più oggettiva, poiché tende alla spersonalizzazione. La fedeltà alle regole cede ad esse la scelta, che non è più personale. Rigorosità, perciò, non rigore.
Ma questo non è abbastanza per descrivere l'admin. E non serve a capire come valutare l'accaduto nel caso odierno. Perché non sappiamo cos'è un admin.
Un punto importante che hai sollevato è il cambiamento di modo di agire al cambio di ruolo. Questo mi fa riflettere su cosa accadde a me. Certamente - consterà immagino anche a te - il fronteggiare costantemente le stesse "patologie" (spammer, vandali, vanagloriosi, troll) porta ad un pragmatismo che è giocoforza necessario. Non si può fare un'analisi profonda di tutto ciò che ci si para davanti: non c'è il tempo, non serve a WP, non vale la pena. Il punto, la difficoltà vera, è allora non "incattivirsi", non assumere quel cinismo dello sbirro che vede solo crimine intorno a sé; io vorrei invece sapere che quando vai su una voce ci vai sempre senza il dito sul grilletto, perché nelle situazioni incerte, a furia di vedere solo porcherie, il tuo giudizio potrebbe pendere inerzialmente verso il negativo. Dopodiché, se la tua valutazione è rimasta serena, se hai davanti un utente che consapevolmente disturba, la graduazione dell'intervento è buona cosa, ma il riconoscimento all'utente di diritti mutuati da ordinamenti esterni di tutt'altro genere è pessima cosa: a noi servono utenti costruttivi, coi distruttivi non ci facciamo proprio niente, e riconoscere loro "personalità di utenza" vuol dire snaturare l'utenza, perdendo tempo senza costrutto. Se in un cantiere edile un operaio trolleggia dando fastidio agli altri, la cosa al capocantiere interesserà solo se rallenta la produzione. Se la rallenta, l'operaio si licenzia. Ma non ho mai visto un capocantiere mettersi a discettare sulle sfumature del disturbo, sulla psicologia del disturbatore, sulle cause socioeconomiche che lo hanno condotto a disturbare. Lo licenzia. Come accade in qualsiasi ambito operativo in cui si costruisce. Questa è l'unica dura lex sed lex che il Progetto prevede. Ci abbiamo messo dei correttivi adeguati a ciò che siamo e facciamo, ma lì siamo, lì restiamo. Gli admin crudamente sono i nostri capicantiere, coloro che controllano che la nostra produzione sia corretta e indisturbata. E non abbiamo operai che siano altro che operai, abbiamo operai. L'operaio che diventa capocantiere in cosa può lecitamente cambiare? Solo nel dover aver presente una visione d'insieme, io credo,e nell'acquisire una pratica tecnica che è del ruolo. Ma sempre un operaio resta.
Soprattutto, infatti, le esigenze del ruolo assorbono e distraggono dal ns0. Una delle cose che mi portarono alle dimissioni, marginale nel contesto ma c'era anche questa, fu la considerazione della difficoltà di stare sui contenuti delle voci, che è ciò che principalmente mi piace fare qui dentro. Ma oggi gli admin sono anche più, rispetto a quel periodo, distratti dall'edizione; tutto questo discutere di utenze, in modi che necessariamente richiedono l'attenzione degli admin, è un superlavoro che li allontana ancor più dall'edizione, col risultato che oggi molti admin... non sono più utenti... Ma non è da oggi: si parlò tanto dei miei SP, mi piacerebbe mostrare che per poter editare dovevo sloggarmi per stare un po' in santa pace, per opporre un falso "non ero online" alle esigenze eccessivamente assorbenti del ruolo. Ed anche oggi debbo fare allo stesso modo per ragioni diverse ma non dissimili, accarezzando con interesse la prospettiva di non essere un utente eccessivamente "identificato". Non è un problema editare da ip, intendiamoci, ma è un problema dover a volte evitare di editare loggati. E' più difficile editare se si è impelagati in troppe cose accessorie, come le discussioni cui non si può non presenziare, da admin come da utente eccessivamente "personalizzato", ché l'admin è anche questo. Ed invece editare è la base di tutto. E' ciò che preserva un contatto finalistico con tutto ciò che facciamo qui dentro. Se si perde di vista la ragione per cui siamo qui, tutte le cose che ci faremo saranno distanti dall'edizione, dai problemi dell'utente, dai problemi di WP. Guarda, te ne prego, gli edit-count di alcuni admin: in ns0 soltanto rollback e azioni da admin. Qualcosa non va, in questo, qualche conto non torna. E se sono le infinite discussioni con al centro una imprevista "personalità dell'utente" a far sì che i nostri admin non sono più utenti, il problema può darsi che stia (anche, non solo, ma anche) in quelle discussioni di aria fritta. E allora mi chiedo che le consentiamo a fare.
Tutto questo potrebbe essere oggetto di una discussione generale, ma io non sollevo la questione perché già troppo mi pare di essere "connotato" su argomenti di sistema e con eccessiva partecipazione. Se sarà di interesse generale, la questione si solleverà da sé, qualcuno la evocherà lo stesso.
Il povero Valepert nelle tempeste, oggi è oggetto di una di queste disamine: tu stesso hai dovuto precisar bene un distinguo fra persona e utente, perché la tecnica di indagine è la stessa che si usa per le persone. Ed è giudiziaria, avendo per oggetto episodi singoli, e come tale con ancora maggior risalto verso l'individualità dell'utente. E come IRL, il raggruppamento di più "personalità" per contarstare le personalità singole. E' a questo che serve quella procedura? Io credo che sia per altro.
Non evito il punto: per come pare a me, ha i suoi pregi e i suoi difetti come chiunque altro. Fa cose buone e cose non buone come ciascuno di noi. Eppure, pur sapendo che fa anche cose non buone, e purtuttavia non irrimediabili (questo ce lo ricordiamo?), gli dò piena fiducia. Il mio POV in realtà supera la considerazione dello stesso Vale e riguarda la configurazione di tutto il ruolo degli admin: io mi permetto di ritenere che sia un valore di gran lunga superiore alla singola episodicità degli errori (non entro nel merito dell'episodio) il fatto che fra i nostri admin ci siano utenti provenienti da mentalità e percorsi del tutto differenti. Se ho un timore, un terrore anzi, è che come nel mondo esterno i ruoli siano "occupati" dallo stesso genere di facce grassocce che sono uguali fra gli amministratori di condominio come fra i ministri. Questo sarebbe casta, questo sarebbe conseguentemente cricca, o forse più crudamente cosca. Cosca di una proiezione di rapporti di forza fattuali nella real life, arroccata e rinserrata in una conservazione di sé medesima. Annullando le vere ragioni di innovatività di questo Progetto. Che dovrebbe - nella sua apertura - non essere megafono ulteriore di chi megafoni ne ha già abbastanza, dovrebbe non essere proprio megafono, ma sfruttando i canoni della neutralità e dell'oggettività ridurre a voce sussurrata ciò che fuori è gridato, e soprattutto fornirgli il vaglio di questi canoni. Cosa avremmo, altrimenti? Avremmo una mera trasposizione di ciò che all'esterno c'è già ed anche in Rete c'era già. Avremmo cosche. Anche qui. Per non fare in pratica nulla di nuovo.
Io quindi temerei una "classe" di admin diciamo... di mezza età, colla panzetta e l'espressione del "te lo spiego io che lo so" o del superiore "ah signò, eddje fatte servì". Vorrei invece che si sviluppasse una compagine il più possibile comprensiva di ciò che compone la comunità. Fatta di utenti dei più diversi. Per questo mi piace che siano admin anche dei giovani e dei giovanissimi, per questo vorrei che accanto a utenze fortemente orientate su ideologie minoritarie, vi siano utenze che esprimono valori fortemente condivisi (e per questo è a mio avviso stiamo perdendo un potenziale buon admin che fa il sacerdote - ma sarebbe bastato che il suo nick fosse senza predicato per fugare il superficiale sospetto che sia schierato, che nel caso specifico non mi consta, anzi), perché la rappresentatività del complesso degli admin sia equa. Se il re è nudo, voglio che abbiamo con noi chi può dircelo, oltre ai monarchici che lo negheranno. E' questo il primo punto, a mio avviso.
L'admin è tale per fiducia. Se tu agisci lo fai anche per me, ed io ti sottoscrivo, con la mia fiducia: c'è anche la mia firma sotto il tuo blocco, sotto la tua cancellazione, sotto ogni tua azione. C'è, la mia firma, anche sotto al tuo errore. Perché posso sbagliare io e puoi sbagliare tu. Il tuo errore è anche il mio errore. E se io ho fiducia, e non altre disposizioni d'animo, la fiducia è per questo, non solo per dirti "bravo per ciò che hai fatto finora", ma "grazie di voler fare per me, ma soprattutto per WP"; anche sbagliando, se accade. Sta qui la mia fiducia in Valepert: è una mentalità diversissima dalla mia per ragioni di età, formazione, provenienza, ambiente culturale, gusti, preferenze, inclinazioni, aspettative, obiettivi, e chissà quante altre cose. E ancora non ho manco capito che razza di roba siano i Pokemon :-))) Ma nonostante tutto questo, Valepert (come tutta la schiera dei giovanissimi) è per me un importantissimo riferimento, perché ciò su cui ci troviamo a concordare da tanta differenza di mentalità ha certamente un valore profondo: se ciò che penso è ciò che pensa anche uno molto diverso da me, è probabile che sia valido oltre le divisioni delle differenze. Se non comunicassi con chi è diverso da me parlerei con chi è uguale a me. Ma che senso ha parlarsi allo specchio e darsi ragione? E che ci facciamo nell'enciclopedia dei nostri soliloqui? Come la fanno crescere?
Sì che potrà avere i suoi difetti, sì che ne ha, santo cielo. Ma non sono più gravi dei miei, dei tuoi, di quelli della media dei contributori attivi in ns0. Nessuno lo fa santo. Però nemmeno diavolo. Non ho visto nessuno stigmatizzare i paralleli disturbi provocatori nella sua talk (su cui non mi esprimo), come del resto nessuno mai valutare quante volte ha ingoiato senza reagire la "colpa" di esser giovane (che è anche un... modo di essere... no?), e questo mi lascia la possibilità di considerare nell'insieme che vedo (certo che distinguo) solo un'ipotesi di schieramenti, cui ho infatti fatto riferimento. Non so quanto della sua condotta, oggi e in passato, possa dirsi reazione scomposta alla provocazione. Secondo me la calma l'ha mantenuta, e ahimé sono responsabile di averlo spesso invitato a non rispondere d'impulso... La mia fiducia non l'ha persa. Il mio piacere di lavorarci insieme, nemmeno. E, non guastando, mi piace profondamente il rapporto di simpatia scherzosa che principalmente per suo merito abbiamo instaurato, e che oggi mi impedisce per correttezza di "difenderlo": per coinvolgimento e perché equivarrebbe a schierarsi (l'ho fatto una volta e spero di non ricaderci). Ma posso dire - per chiarezza e a te e in questa sede - perché ci tengo. Il lavorare insieme in allegria lo divido anche con altri, ma se penso ad un utente col quale parlo davvero in una condizione di semplicissima parità, uno che con semplicità mi cazzia quando è il caso, ed uno che con semplicità si fa cazziare quando è il caso, quello è lui. E "parità" include per me il contrario di molte delle accuse odierne. Mi chiedo di nuovo quanti Valepert ci siano in Valepert. Perché, a me, ciò che riferisco mi consta.
Tutto questo è - come detto - soltanto l'esplicitazione del mio punto di vista. Non è, sul caso odierno, un'opera di convincimento, cui saresti in ogni caso immune, e per fortuna nel frattempo hai già votato, ma solo una spiegazione. E, se ti va, di comune riflessione. Io e te votiamo valutando la stessa cosa? E gli altri?
Se sei arrivato fin qui, un grazie sentitissimo per la tua pazienza :-))) --g 15:59, 30 lug 2007 (CEST)Rispondi

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