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Si definisce come emosiderinuria la presenza nelle urine di Emosiderina.

L'emosiderinuria si presenta nei casi cronici di emolisi intravascolare, a causa della liberazione massiva di emoglobina l'aptoglobina non risulta sufficiente a veicolarla. Viene dunque filtrata a livello renale e riassorbita a livello del tubulo contorto prossimale, il ferro viene dunque recuperato e trasportato dalla transferrina. Le cellule del tubulo contorto prossimale rilasciano dunque l'emosiderina, che viene escreta con le urine conferendo a queste il classico colore marrone. Ciò è riscontrabile circa 2-3 giorni dopo l'avvenuta emolisi.

L'emoglobinuria risulta essere un altro indicatore di emolisi intravascolare, cessando tuttavia molto prima rispetto all'emosiderina che può essere riscontrata nelle urine per diverse settimane.[1]

  1. ^ [1], cit. treccani

Voci correlate

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