Esposizione internazionale di Barletta

L'Esposizione internazionale di Barletta del 1926 è stata la prima fiera moderna della Puglia, antesignana della Fiera del Levante del 1930.[1]

Manifesto pubblicitario della mostra di Carmine Di Rienzo

Storia modifica

L'esposizione fu una mostra di prodotti agricoli svoltasi nel 1926 nella Cantina Sperimentale di Barletta, per fornire una vetrina al sistema agricolo pugliese, nel pieno della rilettura fascista delle fiere, quali mezzi di propaganda per il regime in patria e all'estero. Fu ideata dal nonno di Alfredo Reichlin, Pietro Reiclin, in quel periodo podestà della città, che vide nella fiera l'occasione dare risalto al sistema produttivo del nord barese, che vedeva in Barletta il capoluogo dell'area. La città poi era sede della sezione distaccata di Agraria dell'Università di Bari e nel primo decennio del '900 poteva vantare una articolata tipografia di settore.

Svolgimento modifica

La fiera fu autorizzata a Barletta dal Ministero dell’Industria e si tenne fra l'ottobre e il novembre 1926. All'inaugurazione partecipò il ministro dell’agricoltura, che a termine della apertura ufficiale, tenuta nel Teatro Curci il 15 novembre 1926, esclamò:

«È per me di lieto auspicio di essere venuto in questa vostra terra redenta dal lavoro, di
essere venuto qui prima che altrove.
Eleggo un patto: alla vostra fatica io lego tutta la mia opera e tutto il mio affetto.»

Il programma fieristico comprendeva 11 divisioni e 25 sezioni espositive. Numerosi furono poi gli espositori stranieri provenienti da Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Germania, Cecoslovacchia, Svizzera e Belgio.

Per l'occasione furono poi coniate due monete celebrative[2]

 
Prima medaglia commemorativa

Bibliografia modifica

  • Catalogo ufficiale della fiera, 1926
  • Barletta nel '900, 2015

Note modifica

  1. ^ Carmelo Carducci, Bari e la sua fiera, 2006, ISBN 9788884225160.
  2. ^ (EN) figura femminile simbolica con arme civica di Barletta fra tralci d, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 14 aprile 2024.

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