Federazione Italiana Editori Giornali

federazione di case editrici italiane

La Federazione Italiana Editori Giornali (in acronimo FIEG) è una federazione di case editrici italiane fondata a Roma, dove ha sede, il 22 maggio 1950[1].

Federazione Italiana Editori Giornali
Sede centrale FIEG a Roma, Via Piemonte, 64
AbbreviazioneFIEG
TipoOrganizzazione di categoria
ScopoTutela della libertà d'informazione e stampa in Italia
Sede centraleBandiera dell'Italia Roma
Area di azioneBandiera dell'Italia Italia
presidenteAndrea Riffeser Monti
Sito web

Descrizione modifica

La FIEG rappresenta le imprese editrici (di giornali quotidiani, periodici e di giornali online[2]) e le agenzie stampa di livello nazionale; firma, a nome degli editori, il Contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico[3].

Le aziende editrici che aderiscono al sodalizio pubblicano 334 testate giornalistiche[4]. Fanno parte della Fieg anche l'«Associazione stampatori italiana giornali» e la «Federazione delle concessionarie di pubblicità a mezzo stampa».

La FIEG aderisce all'Associazione Europea Editori Giornali (European Newspaper Publishers' Association, ENPA), all'Associazione Europea Editori Periodici (European Magazine Media Association, EMMA) e alla FIPP (International Federation of Periodical Press).

Secondo l'ultimo Rapporto sulla stampa in Italia (relativo al 2012):

  • quotidiani: 4,5 milioni di copie vendute al giorno, lette da 25 milioni di italiani;
  • periodici: 20 milioni di copie vendute all'anno, lette da 33 milioni di italiani.

Su 7 000 testate giornalistiche, 200 ricevono finanziamenti pubblici, per un totale di 50 milioni annui[5]. Il settore impiega 10.000 giornalisti e 5 500 poligrafici. Il fatturato è di 5 700 000 000 di euro. I punti vendita distribuiti sul territorio nazionale sono 32.000.

Nel giugno 2016 la Fieg ha stretto un accordo con Google, uno dei maggiori fornitori mondiali di contenuti over the top (cioè che non produce notizie in proprio)[6], a sostegno della stampa periodica italiana. L'accordo prevede che le parti condividano ricavi e informazioni[7].

Diritti di riproduzione degli articoli modifica

I principali quotidiani e periodici italiani affidano la vendita dei diritti di riproduzione dei loro articoli a «Promopress 2000», la società di servizi della FIEG con sede a Roma[8]. Aderiscono alla rete, denominata "Repertorio Promopress", 64 aziende editoriali con 381 testate.

Presidenti modifica

Dati e cifre modifica

Le vendite di quotidiani in Italia dal 1995 al 2008.

Anno Vendita media
giornaliera
1995 5 977 000
1996 5 881 000
1997 5 870 000
1998 5 881 000
1999 5 914 000
2000 6 073 000
2001 6 018 000
2002 5 836 000
2003 5 711 000
2004 5 618 000
2005 5 462 000
2006 5 510 000
2007 5 400 000
2008 5 291 000

Dati forniti dalla FIEG.[14]

Note modifica

  1. ^ Notizia della fondazione della FIEG.
  2. ^ Fieg apre agli editori digitali, su primaonline.it. URL consultato il 10 luglio 2019.
  3. ^ Marco Marsili, La rivoluzione dell'informazione digitale in rete, Bologna, 2009, pag. 85.
  4. ^ L'operazione Fieg anti pirataggio dei giornali online funziona (-67%). Riffeser: su Telegram bloccati 11 canali, su primaonline.it. URL consultato il 28 novembre 2018.
  5. ^ Costa (Fieg): “Google paghi tutti i diritti agli editori e versi le tasse in Italia”, in Prima Comunicazione, 7 novembre 2014. URL consultato il 7 dicembre 2014.
  6. ^ In altre parole, non appartiene al settore dell'editoria.
  7. ^ Google mette sul piatto 12 milioni di euro per supportare la stampa italiana. Firmato un accordo strategico con Fieg, su primaonline.it. URL consultato il 18 giugno 2016.
  8. ^ Repertorio Promopress, su repertoriopromopress.it. URL consultato il 20 luglio 2020.
  9. ^ Di certo era presidente nel 1954. Fu regolarmente confermato alla presidenza fino alle elezioni del 1969.
  10. ^ Alessia Manoli, Giulio Anselmi eletto oggi: nuovo presidente della Fieg, in Il Giornale, 15 dicembre 2011. URL consultato il 14 febbraio 2012.
  11. ^ Editoria: Andrea Riffeser Monti nuovo presidente Fieg, in ANSA.it, 3 luglio 2018. URL consultato il 6 luglio 2018.
  12. ^ Editoria, Andrea Riffeser confermato alla presidenza Fieg, su primaonline.it. URL consultato il 28 giugno 2020.
  13. ^ Fieg: Riffeser Monti riconfermato presidente, su primaonline.it. URL consultato l'8 luglio 2023.
  14. ^ M. Russo-V. Zambardino, Eretici digitali, Milano 2009, pag. 184.

Bibliografia modifica

  • Marco Marsili, La rivoluzione dell'informazione digitale in rete, Bologna, Odoya, 2009.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN152497427 · LCCN (ENn84158819 · WorldCat Identities (ENlccn-n84158819
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