Ferdinando Nicoletti

ricercatore italiano

Ferdinando Nicoletti (Catania, 12 settembre 1959) è un medico e farmacologo italiano.

Biografia modifica

Laureato nel 1982 in medicina presso l'Università degli Studi di Catania, ha iniziato a svolgere attività di ricerca negli Stati Uniti, sotto la guida di Erminio Costa, per poi ritornare in Italia e specializzarsi sia in farmacologia (con Umberto Scapagnini) che in neurologia[1].

Ha insegnato farmacologia presso le Università di Perugia e di Catania; dal 2000 è professore ordinario di farmacologia presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza" e direttore della scuola di specializzazione in farmacologia e tossicologia clinica presso lo stesso ateneo. Dirige inoltre l'unità operativa di ricerca in neurofarmacologia presso l'Istituto Neurologico Mediterraneo[1].

È autore di oltre 900 pubblicazioni in Italia e all'estero, con un un H index Google Scholar pari a 76[2].

Attività di ricerca e ambiti applicativi modifica

Si è specializzato nello studio dei recettori metabotropici del glutammato (mGluR), di cui è stato lo scopritore (in condivisione con Joël Bockaert) nel 1985, scoperta che nel 1992 gli è valsa la segnalazione come uno dei quattro migliori ricercatori europei in neurobiologia di età inferiore ai 41 anni[3].

I recettori metabotropici, anche indicati con il nome di recettori accoppiati a proteine G, sono un tipo di recettori di membrana (l'altro tipo è detto ionotropico) responsabili dell'avvio di processi a catena che mediano e moderano l'attività dei neuroni. Quando un recettore ionotropico viene attivato, apre un canale che consente il flusso di ioni come Na+, K+ o Cl−. Invece, quando viene attivato un recettore metabotropico, hanno inizio una serie di eventi intracellulari che possono anche determinare l'apertura di canali ionici o altri eventi intracellulari, ma che principalmente determinano un'attività detta di secondi messaggeri. Entrambi i tipi di recettori sono attivati da specifici ligandi chimici[4][5][6][7].

In particolare, i recettori mGluR si legano al glutammato, un amminoacido che funziona come neurotrasmettitore eccitatorio. I recettori mGluR svolgono diverse funzioni nel sistema nervoso centrale e periferico: sono coinvolti, ad esempio, nelle sinapsi dell'ippocampo, del cervelletto e della corteccia cerebrale, così come in altre parti del cervello e nei tessuti periferici[5][8][9].

Lo studio dei recettori mGluR è una delle aree in più rapida crescita della neurofarmacologia[10], per il loro ruolo in varie condizioni fisiologiche e patologiche, come apprendimento e memoria, modulazione degli input sensoriali, controllo del movimento, percezione del dolore, schizofrenia, ansia, convulsioni, dipendenza da farmaci, malattie neurodegenerative[11] e regolazione dello sviluppo dei circuiti sinaptici[4][5][7][8].

In particolare, la ricerca ha riguardato lo studio sugli agonisti e antagonisti chimici del glutammato, per il trattamento farmacologico di un'ampia varietà di disturbi come la sindrome dell'X fragile, la schizofrenia, la malattia di Parkinson e le discinesie indotte da L-DOPA, la sclerosi laterale amiotrofica, l'ansia generalizzata, il dolore cronico, e il disturbo da reflusso gastroesofageo; ed ancora ha riguardato lo studio dei prodotti naturali per la cura di patologie come le neoplasie maligne e le malattie infettive[8][12][13][14][15][16].

Dal 2000 organizza il Meeting internazionale sui recettori metabotropici del glutammato[17].

Premi e riconoscimenti modifica

  • Top world scientist nel campo dei recettori metabotropici del glutammato (Biomed Experts: prima posizione nel 2011 e nel 2012; seconda posizione nel 2013)[1];
  • Recipient of the Ruffolo’s Award to the Carrer da parte dell’ American Society for Pharmacology and Experimental Therapeutics (San Diego, CA, 26 aprile 2014)[18].

Note modifica

  1. ^ a b c Ferdinando Nicoletti, su corsidilaurea.uniroma1.it.
  2. ^ Ferdinando Nicoletti, su scholar.google.com.
  3. ^ Europe's Rising Stars,Viewed From America, in Science, vol. 256, n. 5056, p. 471, DOI:10.1126/science.256.5056.469.
  4. ^ a b Darryle D. Schoepp, Pharmacological Properties of Metabotropic Glutamate Receptors, Humana Press, 1994, pp. 31–58, ISBN 978-1-61737-006-9. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  5. ^ a b c (EN) Ferdinando Nicoletti, Luisa Di Menna e Luisa Iacovelli, GPCR interactions involving metabotropic glutamate receptors and their relevance to the pathophysiology and treatment of CNS disorders, in Neuropharmacology, vol. 235, 2023-09, pp. 109569, DOI:10.1016/j.neuropharm.2023.109569. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  6. ^ (EN) F Nicoletti, Jt Wroblewski e A Novelli, The activation of inositol phospholipid metabolism as a signal- transducing system for excitatory amino acids in primary cultures of cerebellar granule cells, in The Journal of Neuroscience, vol. 6, n. 7, 1º luglio 1986, pp. 1905–1911, DOI:10.1523/JNEUROSCI.06-07-01905.1986. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  7. ^ a b (EN) E. Aronica, U. Frey e M. Wagner, Enhanced Sensitivity of “Metabotropic” Glutamate Receptors After Induction of Long‐Term Potentiation in Rat Hippocampus, in Journal of Neurochemistry, vol. 57, n. 2, 1991-08, pp. 376–383, DOI:10.1111/j.1471-4159.1991.tb03763.x. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  8. ^ a b c (EN) F. Nicoletti, J. Bockaert e G.L. Collingridge, Metabotropic glutamate receptors: From the workbench to the bedside, in Neuropharmacology, vol. 60, n. 7-8, 2011-06, pp. 1017–1041, DOI:10.1016/j.neuropharm.2010.10.022. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  9. ^ (EN) Ferdinando Nicoletti, Valeria Bruno e Richard Teke Ngomba, Metabotropic glutamate receptors as drug targets: what's new?, in Current Opinion in Pharmacology, vol. 20, 2015-02, pp. 89–94, DOI:10.1016/j.coph.2014.12.002. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  10. ^ X. Guitart e V. K. Khurdayan, Highlights from the Fifth International Meeting on Metabotropic Glutamate Receptors, held September 18-23, 2005, in Taormina, Sicily, Italy. Metabotropic glutamate receptors as therapeutic targets, in Drug News & Perspectives, vol. 18, n. 9, 2005-11, pp. 587–593. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  11. ^ (EN) Valeria Bruno, Giuseppe Battaglia e Agata Copani, Chapter 14 Metabotropic glutamate receptors and neurodegeneration, vol. 116, Elsevier, 1998, pp. 209–221, DOI:10.1016/s0079-6123(08)60439-2, ISBN 978-0-444-82754-8. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  12. ^ (EN) Claudia Volpi, Giada Mondanelli e Maria T. Pallotta, Allosteric modulation of metabotropic glutamate receptor 4 activates IDO1-dependent, immunoregulatory signaling in dendritic cells, in Neuropharmacology, vol. 102, 2016-03, pp. 59–71, DOI:10.1016/j.neuropharm.2015.10.036. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  13. ^ (EN) Francine C. Acher, Alexandre Cabayé e Floriane Eshak, Metabotropic glutamate receptor orthosteric ligands and their binding sites, in Neuropharmacology, vol. 204, 2022-02, pp. 108886, DOI:10.1016/j.neuropharm.2021.108886. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  14. ^ (EN) Francesco Ferraguti, Metabotropic glutamate receptors as targets for novel anxiolytics, in Current Opinion in Pharmacology, vol. 38, 2018-02, pp. 37–42, DOI:10.1016/j.coph.2018.02.004. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  15. ^ (EN) the International Natural Product Sciences Taskforce, Atanas G. Atanasov e Sergey B. Zotchev, Natural products in drug discovery: advances and opportunities, in Nature Reviews Drug Discovery, vol. 20, n. 3, 2021-03, pp. 200–216, DOI:10.1038/s41573-020-00114-z. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  16. ^ (EN) Michelino Di Rosa, Michele Malaguarnera e Ferdinando Nicoletti, Vitamin D3: a helpful immuno-modulator: Vitamin D3 as immuno-modulator, in Immunology, vol. 134, n. 2, 2011-10, pp. 123–139, DOI:10.1111/j.1365-2567.2011.03482.x. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  17. ^ International Meeting on Metabotropic Glutamate Receptors, su mglu.it.
  18. ^ 2014 Award Winners, su aspet.org.
Controllo di autoritàVIAF (EN36409798 · ORCID (EN0000-0002-4570-8462 · GND (DE1222202069