File:Artgate Fondazione Cariplo - Ferrari Arturo, La chiesa di Santo Stefano in Borgogna in Milano.jpg

File originale(550 × 800 pixel, dimensione del file: 139 KB, tipo MIME: image/jpeg)

Logo di Commons
Logo di Commons
Questo file e la sua pagina di descrizione (discussione · modifica) si trovano su Wikimedia Commons (?)

Dettagli

Arturo Ferrari: La chiesa di Santo Stefano in Borgogna a Milano   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Artista
Arturo Ferrari  (1861–1932)  wikidata:Q3624543
 
Descrizione pittore italiano
Data di nascita/morte 26 gennaio 1861 Modifica su Wikidata 31 ottobre 1932 Modifica su Wikidata
Luogo di nascita/morte Milano Milano
Authority file
artist QS:P170,Q3624543
Titolo
title QS:P1476,it:"La chiesa di Santo Stefano in Borgogna a Milano"
label QS:Lit,"La chiesa di Santo Stefano in Borgogna a Milano"
label QS:Len,"Church of Santo Stefano in Borgogna in Milan."
Tipo di oggetto dipinto
object_type QS:P31,Q3305213
Descrizione

Nel 1893 Arturo Ferrari partecipa all’Esposizione Straordinaria Nazionale e Internazionale di acquarelli presso la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente a Milano, dove riporta una medaglia d’argento per l’opera intitolata S. Stefano in Borgogna. Nella stessa occasione è premiato anche l’acquerello del pittore ticinese Luigi Rossi, Dolore e Curiosità, studio per il grande dipinto La Scuola del Dolore, in Collezione.

Forse proprio il successo riportato alla mostra favorì, nel 1896, la traduzione ad olio del soggetto in Collezione che propone la veduta prospettica della chiesa medievale di Santo Stefano, ricostruita in forme barocche al tempo di San Carlo Borromeo. Muovendo dallo studio dal vero del luogo, fermato in un delicato acquerello attualmente al Museo di Milano, forse da identificarsi con l’opera esposta nel 1893, il pittore ricostruisce l’aspetto dell’edificio prima che fosse sconsacrato e trasformato in un deposito di legname, attorno alla metà degli anni Sessanta. Non si tratta, quindi, di una veduta contemporanea ma di una ricostruzione storica del luogo, all’epoca durante la quale era ancora frequentato dai fedeli, come si evince dalla presenza della figura femminile in nero con il breviario tra le mani che sembra essere appena uscita dal portone aperto, e dall’altra, velata in procinto di varcarne la soglia, e che collocano l’episodio ad almeno trent’anni prima dell’esecuzione dell’opera. Sembrerebbe riconducibile al 1866 anche l'inserzione nel dipinto della bandiera tricolore, esposta al balcone del palazzo in primo piano, verosimilmente sull’onda dell’entusiasmo popolare per la vittoria dell’esercito d’Italia nella Terza guerra d’Indipendenza.

L’esecuzione dell’opera, datata 1896, si inserisce quindi nel clima politico dell’epoca, impegnato nella commemorazione dei trent’anni di quella data fondamentale nel compimento del processo di completamento dell’unificazione nazionale.

Oltre ai richiami patriottici, l’opera risponde alle richieste del pubblico borghese di una pittura facile e piacevole. Il pittore realizza così uno scorcio caratteristico della città di Milano, destinato a scomparire in seguito alle riqualificazioni urbanistiche realizzate nel corso degli anni Trenta del Novecento, adottando un taglio fotografico ma attenendosi alla vivace tecnica descrittiva che gli aveva garantito un indiscusso successo di pubblico. Questa capacità di restituire con rigore filologico e ricchezza di particolari luoghi e fatti del passato, spesso affiancati da scene di genere interpretate con vivo realismo, costituiva il tratto distintivo della pittura di Ferrari, artefice anche di ricostruzioni di gusto neosettecentesco, come Cortile quattrocentesco a Castiglione Olona, in Collezione; oltre che delle più caratteristiche vedute della “vecchia Milano” che scompariva lasciando il posto alla metropoli moderna, come nel suo riconosciuto capolavoro, Nella vecchia via, in Collezione.
Data 1896
date QS:P571,+1896-00-00T00:00:00Z/9
Tecnica/materiale olio su tela
medium QS:P186,Q296955;P186,Q12321255,P518,Q861259
Dimensioni altezza: 138 cm; larghezza: 96 cm
dimensions QS:P2048,138U174728
dimensions QS:P2049,96U174728
institution QS:P195,Q2054135
Ubicazione attuale
Italiano: Sezione V
Numero d'inventario
FCIP0042
Iscrizioni

Firma in basso a destra:

Arturo Ferrari / 1896
Note Elena Lissoni, Artgate Fondazione Cariplo
Riferimenti
  • Dipinti del XIX secolo, asta 105, Finarte, Milano 1971, n. 78, p. 16
  • Guido Cesura, a cura di, Arturo Ferrari pittore, Cavallotti, Milano 1980, ill. n. 57, p. 59
  • Sergio Rebora, Arturo Ferrari, La chiesa di Santo Stefano in Borgogna in Milano, in Sergio Rebora, a cura di, Le collezioni d’arte. L’Ottocento, Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, Milano 1999, n. 81, p. 161, ill.
Fonte/Fotografo Artgate Fondazione Cariplo
Licenza
(Riusare questo file)
This file by Artgate Fondazione Cariplo was uploaded as part of the Share Your Knowledge project developed within WikiAfrica.
Artgate Fondazione Cariplo (it)
WikiAfrica


VRT Wikimedia

L'autorizzazione per l'uso di quest'opera è stata verificata ed archiviata nel sistema VRT di Wikimedia ed è accessibile esclusivamente agli utenti con un account VRTS. Se vuoi riutilizzare quest'opera altrove, per favore consulta le indicazioni di Commons:Riuso del contenuto al di fuori di Wikimedia. Se sei un utente di Commons e desideri avere conferma dell'avvenuta autorizzazione o per eventuali richieste, per favore contatta qualcuno con un account VRTS oppure lascia una nota alla VRT noticeboard.

Link al ticket: https://ticket.wikimedia.org/otrs/index.pl?Action=AgentTicketZoom&TicketNumber=2011083010003771
Find other files from the same ticket: SDC query (SPARQL)

w:it:Creative Commons
attribuzione condividi allo stesso modo
Questo file è disponibile in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported
Attribuzione: Fondazione Cariplo
Tu sei libero:
  • di condividere – di copiare, distribuire e trasmettere quest'opera
  • di modificare – di adattare l'opera
Alle seguenti condizioni:
  • attribuzione – Devi fornire i crediti appropriati, un collegamento alla licenza e indicare se sono state apportate modifiche. Puoi farlo in qualsiasi modo ragionevole, ma non in alcun modo che suggerisca che il licenziante approvi te o il tuo uso.
  • condividi allo stesso modo – Se remixi, trasformi o sviluppi il materiale, devi distribuire i tuoi contributi in base alla stessa licenza o compatibile all'originale.
w:it:Creative Commons
attribuzione condividi allo stesso modo
Questo file è disponibile in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported
Attribuzione: Fondazione Cariplo
Tu sei libero:
  • di condividere – di copiare, distribuire e trasmettere quest'opera
  • di modificare – di adattare l'opera
Alle seguenti condizioni:
  • attribuzione – Devi fornire i crediti appropriati, un collegamento alla licenza e indicare se sono state apportate modifiche. Puoi farlo in qualsiasi modo ragionevole, ma non in alcun modo che suggerisca che il licenziante approvi te o il tuo uso.
  • condividi allo stesso modo – Se remixi, trasformi o sviluppi il materiale, devi distribuire i tuoi contributi in base alla stessa licenza o compatibile all'originale.

Didascalie

Aggiungi una brevissima spiegazione di ciò che questo file rappresenta

Elementi ritratti in questo file

raffigura

image/jpeg

dde11593b85528971da262d8770975025229813a

142 619 byte

800 pixel

550 pixel

Cronologia del file

Fare clic su un gruppo data/ora per vedere il file come si presentava nel momento indicato.

Data/OraMiniaturaDimensioniUtenteCommento
attuale17:11, 11 set 2011Miniatura della versione delle 17:11, 11 set 2011550 × 800 (139 KB)M.casanova

Utilizzo globale del file

Anche i seguenti wiki usano questo file: