Italiano: Macchina semi-standard con telaio in metallo verniciato di nero. La tastiera italiana QZERTY presenta 43 tasti a sfondo nero e bordi in plastica, disposti su quattro righe; la barra spaziatrice è in bachelite nera. Gli 86 caratteri sono montati su martelletti riposanti nella cesta delle leve semicircolare. Ai lati della cesta si trovano due bobine di nastro, coperte da una calotta protettrice apribile. Nella parte anteriore della macchina è applicato un frontalino incorniciato, costituito da un foglio di carta monocromo grigio coperto da un foglio trasparente di plastica. Il carrello, ospitante il rullo rivestito di gomma, è incassato nella carrozzeria e presenta la leva per il movimento di ritorno sul lato sinistro. La macchina è accessoriata con una valigetta di pelle grigia, con due chiavette.
- Modalità d'uso
L'abbassamento di un tasto aziona il cinematico e il martelletto portacaratteri scatta, colpendo il punto di battitura da posizione frontale. Il tasto delle maiuscole comanda il sollevamento del carrello. L'inchiostrazione avviene mediante nastro inchiostrato inserito in un sollevanastro. Attraverso un sistema di scappamento, il carrello portacarta compie uno spostamento ad ogni battuta di tasto, permettendo la composizione di una riga. La scrittura è pienamente visibile
- Notizie storico-critiche
Con la realizzazione della Studio 42 nel 1935, l'Olivetti entrò nel settore di mercato delle semi-standard. Combinazione tra le macchine professionali standard e le portatili, le semi-standard avevano dimensioni ridotte ed erano facilmente trasportabili; offrivano inoltre prestazioni semplificate, adatte a lavori d'ufficio sussidiari o ad esigenze di particolari categorie di professionisti e privati La datazione di questo esemplare è stata determinata basandosi sul numero di serie.