Filomena Galdieri (Roccapiemonte, ... – Roccapiemonte, 25 settembre 1943) è stata un'attivista e partigiana italiana.

Biografia modifica

Filomena Galdieri era una giovane studentessa che operò come infermiera volontaria presso l’ospedale “Villa Silvia” sito a Roccapiemonte, che nei giorni successivi allo sbarco di Salerno ospitava molti feriti alleati.

Fu in quello stesso ospedale che Filomena morì il 25 settembre 1943,[1] secondo alcune fonti uccisa perché sospettata di aver curato militari alleati.[2] Diversa è la motivazione della medaglia d’argento che fu conferita alla sua memoria, secondo la quale morì invece a causa di un colpo di artiglieria, non si sa se sparato dai tedeschi o dagli Alleati.[3][4]

Riconoscimenti e onorificenze modifica

La strada in cui sorge l'attuale casa di cura “Villa Silvia” e il parco cittadino sono intitolati a Filomena Galdieri. Le venne conferita la medaglia d'argento al valor militare[5]

Medaglia d'argento al valore militare
«Spinta da sentimenti altruistici, si offrì quale infermiera volontaria presso l'ospedale civile per assistere e medicare numerosi feriti che affluivano all'ospedale. Rimaneva al suo posto di lavoro e di volontario sacrificio nelle più dure giornate di combattimenti, sprezzante del pericolo che incombeva per i continui bombardamenti operati nella zona. Nella fase più cruenta della battaglia mentre amorosamente medica un ferito, colpita da un proiettile di artiglieria cadeva colpita a morte»

Note modifica

  1. ^ Giuseppe Capobianco, Sulle ali della democrazia: il PCI in una provincia del Sud (1944-1947), Spartaco, 2004, p. 52, ISBN 978-88-87583-31-1. URL consultato il 2 aprile 2020.
  2. ^ Giacomo De Antonellis, Napoli sotto il regime: Storia di una città e della sua regione durante il ventennio fascista, Cooperativa editrice Donati, 1972, p. 266. URL consultato il 2 aprile 2020.
  3. ^ Mimmo Franzinelli e Marcello Flores, Storia della Resistenza, Editori Laterza, 21 novembre 2019, ISBN 978-88-581-4051-2. URL consultato il 2 aprile 2020.
  4. ^ Giacomo De Antonellis, La fine del fascismo a Napoli, Ares, 1967, p. 158. URL consultato il 2 aprile 2020.
  5. ^ Atlante delle stragi nazifasciste (PDF), su straginazifasciste.it.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica