Fontana dei Quattro Leoni

La Fontana dei Quattro Leoni (o anche Fontana dei Leoni) si trova a Solofra nella piazza dinanzi alla Collegiata di San Michele Arcangelo lungo il lato ovest del Palazzo Ducale Orsini.

Fontana dei Quattro Leoni in piazza San Michele (Solofra, AV)
AutoreNicola e Arcangelo Antinolfi
Data1733
Materialepietra calcarea locale
UbicazionePiazza San Michele, Solofra

Opera di architettura, oltre che di scultura, la Fontana mette in mostra l’abilità e la tecnica degli artigiani dell’epoca, evidenziando la capacità di lavorare una pietra molto dura, trasmettendo alla pietra morbidezza e leggerezza, sebbene essa sia un materiale pesante.

Storia e descrizione modifica

La fontana dei Quattro Leoni fu realizzata nel 1733 da Nicola e da Arcangelo Antinolfi, esperti artigiani di Cava de' Tirreni. Essa serviva, oltre che all'approvvigionamento idrico del popolo, a raccogliere le acque che provenivano dal casale Sorbo. Infatti la sua collocazione originale era all'incrocio tra piazza Umberto I, via Agostino Landolfi, via Felice de Stefano e via Lavinaio, per poi essere dislocata nell’attuale posizione nel 1956. Il monumento fu costruito per raccogliere l’acqua che veniva dalla località Sorbo, dove, a causa di una forte siccità, l’acqua era stata più razionalmente divisa. Alla sua costruzione, insieme alla canalizzazione dell’acqua, contribuirono gli abitanti di Capopiazza. La fontana è in pietra calcarea locale. È leggermente rialzata da terra perché posta su due gradini. Si presenta in stile barocco. È composta da una vasca modanata, sempre in pietra, di forma quadrangolare, ai cui vertici sono presenti quattro leoni seduti, e dalla loro bocca scorre acqua che cade in vaschette semicircolari, proprio negli spigoli della vasca. Al centro di quest'ultima vi è un basamento quadrato che presenta sul lato rivolto alla Collegiata una lapide con un'iscrizione riguardante la sua costruzione e la sua funzione. Sulle altre tre facce, invece, è scolpito in bassorilievo lo stemma della Città, con il Sole antropomorfo. Tutto questo basamento sorregge quattro delfini, emittenti altra acqua, le cui code si innalzano intrecciandosi in una sorta di colonna che termina in un’altra vaschetta a forma di conchiglia nella quale zampilla acqua. La fontana, oggi, non è del tutto aperta, solo i quattro leoni restano perennemente in funzione, per non sprecare acqua e per non erodere la pietra, già abbastanza deteriorata dal tempo.

Citazione modifica

 
Parte superiore della Fontana dei Leoni di Solofra

«FONS CURANTE MAGISTRATU EXTRUCTUS PATRIUM SOLUM SOL ILLUSTRE NOMEN INDIDIT AQUIS EXILARAT NITIDIS AC PERENNIBUS HUC E PROXIMO MONTIUM IUGO INGENTI SUMPTU TRADUCTIS IAM NIHIL AB AESTIVIS TIMENDUM CALORIBUS UBI CRISTALLINUS HIC FRIGIDUS HUMOR PUBBLICI SERVIT OBLECTATIONI AC USUI ANNO HUMANAE REPARATAE SALUTIS MDCCXXXIII ET IN ELEGANTIORI FORMA REDACTUS HUC TRANSLATUS FUIT MDCCLII»

«Questa fonte a cura del Municipio costrutta con terse acque perenni qui dal prossimo giogo dei monti con ingente spesa condotta allieta la patria terra che trasse preclaro nome dal sole dove tal cristallina e frigida onda serve al comune uso e diletto più nulla è da temere dai caldi dì estate anno del signore 1733 E in più elegante forma ridotta fu qui traslocata 1752»

Collegamenti esterni modifica