Giulio Pasquali (Gemona del Friuli, 11 febbraio 1884Barbeano, 18 febbraio 1965) è stato un violista italiano.

Biografia modifica

Giulio Pasquali nacque a Gemona del Friuli (Udine) nel 1884. Iniziò a studiare in giovane età e a quindici anni era già primo violino in una piccola orchestra di musicisti, diretti da Elia Elia.[1] Dopo essere entrato al Conservatorio di Venezia studiò col violinista Francesco de Guarnieri (1867-1927), a Firenze col violinista Luigi Bicchierai (1846-1926) e si perfezionò nella musica antica e viola a Parigi col violista Henri Casadesus (1879-1947). Negli anni successivi, rientrato in Italia, suonò la viola nel Quartetto Veneziano, tenne concerti come violista e dal 1912, in qualità di precursore, anche come solista di viola d’amore. Dal 1913 insegnò violino e viola al Conservatorio di Palermo e dal 1916 al 1949 al Conservatorio di Firenze.[1] Tra i suoi allievi più celebri si ricordano Renzo Sabatini, Giorgio Ciompi, Sandro Materassi, Piero Farulli e Elena Belloni Filippi.

I suoi interessi spaziavano dalla musica contemporanea a quella della liuteria. Fu saggista e scrisse su diversi periodici; nel 1926 in collaborazione col violinista Remy Prìncipe, pubblicò la monografia Il violino, manuale di cultura e didattica violinistica[2] che ottenne un grande successo; fu rivisto nel 1939 e ulteriormente revisionato nel 1951[3]. Negli anni successivi ebbe diversi incarichi, tra cui collaborò con la prima Esposizione di liuteria antica del 1937 a Cremona,[4] che ebbe risonanza internazionale. Sempre nel 1937, insieme ad altri studiosi, si attivò per istituire e aprire la Scuola di liuteria di Cremona,[5] che effettivamente aprì l’anno dopo. Visse per diversi anni a Fiesole, poi a Barbeano (Pordenone), dove mancò nel 1965. Una viola d’amore costruita nel 1914 dal liutaio Antonio Sgarbi (1866-1938), e appartenuta a Pasquali è conservata nel museo del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo.[6]

«Lo strumento fu verosimilmente realizzato nel 1914 da Sgarbi per il violista Giulio Pasquali (1884-1943) che, nel triennio 1913- 1915, fu docente di viola presso il Conservatorio di Palermo prima di essere trasferito nel 1916 presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze (SCHMIDL 1929). All’inizio del XX secolo, Pasquali fu uno dei principali esecutori che contribuirono alla riscoperta della viola d’amore in Italia»

Note modifica

  1. ^ a b Lorenzo Nassimbeni, Voce Pasquali Giulio violista, in Dizionario biografico dei friulani, Nuovo Liruti on line; cfr. collegamenti esrterni
  2. ^ Napoli, Curci, 1926; rist. 1951
  3. ^ È tutt’ora in catalogo
  4. ^ Lorenzo Nassimbeni, Voce Pasquali Giulio violista, in Dizionario biografico dei friulani, Nuovo Liruti on line; cfr. collegamenti esterni
  5. ^ Elia Santoro, Le Celebrazioni stradivariane a Cremona, p. 35
  6. ^ Giovanni Paolo Di Stefano-Selima Giorgia Giuliano-Sandra Proto (a cura di), Strumenti musicali in Sicilia, Palermo, CRicd, 2013, pp. 161-162; n.b. la data di morte riportata nella citazione è evidentemente un refuso

Scritti modifica

  • Suzanne Joachim-Chaigneau, L’Art d’étudier, Paris, Eschig; versione italiana, Osservazioni Moderne su l’Arte di Studiare. Seguite da venti esercizi quotidiani essenziali per il mantenimento e lo sviluppo della Tecnica del violino, premessa di Fritz Kreisler e Lucien Capet; tr. it. di Giulio Pasquali, Milano, G. Ricordi, 1927
  • Giulio Pasquali-Remy Principe, Il violino. Manuale di cultura e didattica violinistica, Napoli, Curci, 1926 (1ª ed.); Milano, 1939 (2° ed,), 1951 (3ª ed.)
  • Celebrazioni del bicentenario stradivariano a Cremona - Congresso liutistico, in «l’Artigiano», Roma (7 marzo 1937)
  • La liuteria moderna, in «Cremona», 10 (marzo 1937), pp. 151-171
  • L’imitazione di Paganini, in «Atti dell'Accademia del R. Conservatorio di musica "Luigi Cherubini" di Firenze», [conferenza letta all’Accademia del Reale Conservatorio L. Cherubini, il 31 marzo 1940] Firenze, La Stamperia, 1941, pp. 81-110

Bibliografia modifica

  • Arnaldo Bonaventura, Storia del violino, dei violinisti e della musica per violino, Milano, Hoepli, 2ª ed. 1933, p. 61
  • Corrado Rovini, Il violino: la liuteria, l'arte del violino, Nistri-Lischi, 1938, pp. 48, 240
  • Maurice Winton Riley, The History of the Viola, 2 voll; tr. it. di Elena Belloni Filippi, Storia della viola, Firenze, Sansoni, 1983, pp. 306, 430
  • Elisabetta Torselli, Giulio Pasquali: viola, violino e viola d’amore / Giulio Pasquali: viola, violin and viola d’amore, «Arte liutaria», anno 2 n. 1 (1986), pp. 49-52
  • Elia Santoro, Le Celebrazioni stradivariane a Cremona: 1937-1949, Cremona, Turris, 1996, p. 35
  • Alfredo Gasponi, Il suono dell'utopia: Piero Farulli dal Quartetto italiano alla Scuola di musica di Fiesole, Firenze, Passigli, 1999, p. 15
  • Enzo Porta, Il violino nella storia, maestri, tecniche, scuole, Torino, Edt, 2000, p. 289
  • Zdenko Silvela, A New History of Violin Playing: The Vibrato and Lambert Massart's Revolutionary Discovery, s.l., Universal Publisher, 2001, p. 25
  • E. Rizzotti, Giulio Pasquali, musicista, «Il Barbacian», 46/1 (2009), pp. 81-84
  • Lorenzo Nassimbeni, Voce Pasquali Giulio violista, in Dizionario biografico dei friulani, Nuovo Liruti on line, vol. 3. L’età contemporanea, a cura di Cesare Scalon, Claudio Griggio e Giuseppe Bergamini (2011)
  • Giovanni Paolo Di Stefano-Selima Giorgia Giuliano-Sandra Proto (a cura di), Strumenti musicali in Sicilia, Palermo, CRicd, 2013, pp. 161-162

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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