Giulio Terzaghi

patriota e militare italiano

Giulio Terzaghi (Paullo, 1812Milano, 20 dicembre 1864) è stato un patriota e funzionario italiano ufficiale d'ordinanza dell'esercito italiano sotto Vittorio Emanuele II di Savoia.

Biografia modifica

Di famiglia nobile, in gioventù «poneva sua gloria nel vestire la divisa di guardia nobile, assidoissimo alla corte, maestro di contraddanze alle giovani arciduchesse».[1]

Amico di Carlo Cattaneo,[1] durante le Cinque giornate di Milano del 1848 fu membro del «Comitato di guerra» milanese insieme allo stesso Cattaneo, a Enrico Cernuschi e a Giorgio Clerici.

Nell'agosto 1848 fu costretto all'esilio al rientro degli austriaci, ma dopo la Prima guerra d'indipendenza, con proclama del 12 agosto 1849 di Radetzky fu tra coloro a cui era concesso di rientrare «liberamente ed impunemente» nel territorio lombardo.[2]

A seguito dei moti di rivolta dell'inizio del 1853, fu tra coloro a cui furono sequestrati i beni tramite editto del successivo 12 novembre.[3]

Nel 1860 fu nominato direttore dei Regi Teatri di Milano.[4]

All'inizio del 1864 fu nominato ufficiale d'ordinanza onorario di Vittorio Emanuele II di Savoia.[5] Morì a Milano il 20 dicembre dello stesso anno.[6]

Note modifica

  1. ^ a b Carlo Pagani, Uomini e cose in Milano dal marzo all'agosto 1848, Milano, Cogliati, 1906, p. 34.
  2. ^ Proclama 12 agosto 1849, in Raccolta degli atti ufficiali dei proclami ecc., vol. 2, Milano, Pirola, 1849.
  3. ^ Editto 12 novembre 1853, in Bollettino provinciale delle leggi e degli atti ufficiali per la Lombardia, Milano, 1853.
  4. ^ Omnibus, in Il buon gusto, n. 24, 9 settembre 1864, p. 96.
  5. ^ Notizie diverse, in Il soldato italiano, 18 febbraio 1864.
  6. ^ Vincenzo Forcella, Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo VIII ai giorni nostri, VI, Milano, 1890, p. 309.

Bibliografia modifica

  • Rinaldo Caddeo, Giulio Terzaghi, in Epistolario di Carlo Cattaneo, Gaspero Barbèra Editore, Firenze 1949, pp. 229. 238.

Voci correlate modifica