Incidente di esecuzione

L'incidente di esecuzione è uno schema procedimentale che si utilizza nelle questioni che insorgono nella fase esecutiva dei provvedimenti giurisdizionali.[1]

Il controllo viene operato dal giudice dell'esecuzione, su istanza del P.M. dell'interessato, o del difensore e tende a verificare che il titolo esecutivo sia esistente ed efficace.

Lo strumento ha la funzione di verifica del rispetto della partecipazione dell'imputato/condannato al processo che lo riguarda/l'ha riguardato.

L'esistenza del titolo e la sua efficacia modifica

La verifica sull'esistenza del titolo esecutivo mira a verificare che il provvedimento esista materialmente e giuridicamente.

L'esistenza materiale è quella "cartacea" e "fisica" del provvedimento.

L'esistenza giuridica è quella che si ha allorquando il titolo abbia tutti i requisiti previsti dalla legge.

Dall'esistenza materiale e giuridica discende, quindi, l'efficacia del titolo esecutivo.

Il rispetto del processo partecipato modifica

Attraverso l'istituto processuale in esame il giudice dell'esecuzione verifica che l'imputato abbia avuto la possibilità, in quanto effettivamente a conoscenza dell'esistenza del processo penale a suo carico, di prendere parte al giudizio.

Insomma, lo strumento serve a verificare che - oltre alle forme - sia stata effettivamente consentita all'imputato la possibilità di prender parte al giudizio (a prescindere poi dal se egli abbia deciso di partecipare o restare contumace).

Note modifica

  1. ^ Incidente di esecuzione, su tribunalecatania.it. URL consultato il 10 dicembre 2021.

Bibliografia modifica

  • Corbi, L'esecuzione nel processo penale, Torino, 1992.
  • Dean, Ideologie e modelli dell'esecuzione penale, Torino, 2004.
  • Iacobacci, I rimedi revocatori del giudicato penale, ebook, in www.altalex.it, 2010.

Voci correlate modifica

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