Ingerenza elettorale straniera

azioni di una nazione per intervenire sull'esito elettorale di un'altra nazione

Un'ingerenza elettorale straniera si ha quando il governo o le autorità di una nazione tentano - segretamente o apertamente - di influire sulle elezioni di un altro paese.

Poster del 1932 di Dmitrij Moor riguardo ai Scottsboro Boys.

Descrizione

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Lo studio delle ingerenze elettorali straniere, sebbene le stesse si verifichino da secoli, è diventato abbastanza approfondito solo nel ventunesimo secolo, con la diffusione dell'informatica di massa prima e dei social network poi.

Alcuni studi si sono focalizzati sulle due superpotenze della guerra fredda per giungere alla conclusione che congiuntamente abbiano influito nel secondo Novecento in quasi 1 elezione su 9 su oltre 140 paesi esaminati[1][2], mentre altri (prevalentemente del mondo accademico del nord Europa) sostengono che siano solo Cina e Russia che stiano conducendo attacchi sistemici contro nazioni vicine.[3][4][5] Vi sono opinioni contrastanti se l'ingerenza straniera a favore di una delle parti in lotta porti ad un aumento dei voti o meno.[2]

I metodi di intervento straniero delineati negli studi di settore sono essenzialmente di due tipi, l'intervento a favore di uno specifico schieramento oppure l'intervento direttamente sul processo elettorale di per sé.

  1. ^ (EN) Dov H. Levin, Meddling in the ballot box: the causes and effects of partisan electoral interventions, Oxford University Press, 2020, ISBN 978-0-19-751988-2.
  2. ^ a b (EN) Dov H. Levin, When the Great Power Gets a Vote: The Effects of Great Power Electoral Interventions on Election Results, in International Studies Quarterly, vol. 60, n. 2, 2016-06, pp. 189–202, DOI:10.1093/isq/sqv016. URL consultato il 16 luglio 2024.
    «For example, the U.S. and the USSR/Russia have intervened in one of every nine competitive national level executive elections between 1946 and 2000.»
  3. ^ (EN) Democracy Facing Global Challenges, V-DEM ANNUAL DEMOCRACY REPORT 2019 (PDF), su v-dem.net, p. 36 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2019).
  4. ^ (EN) X, Can fact-checkers save Taiwan from a flood of Chinese fake news?, su Los Angeles Times, 16 dicembre 2019. URL consultato il 16 luglio 2024.
  5. ^ (EN) Lily Kuo, Taiwan's citizens battle pro-China fake news campaigns as election nears, in The Guardian, 30 dicembre 2019. URL consultato il 16 luglio 2024.

Voci correlate

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