Jããnkun

conserva di frutti di Pandanus tectorius tipica delle isole Marshall

Lo jããnkun (o mokwan come viene chiamato negli atolli settentrionali del paese)[1] è un cibo tipico delle Isole Marshall: è una pasta essiccata di frutti di Pandanus tectorius[2], che grazie alla particolare lavorazione può essere conservata per tempi molto lunghi.[1]

Jããnkun
Pacchetto di Jããnkun allo Staatliches Museum für Völkerkunde di Monaco di Baviera
Origini
Altri nomimokwan
Luogo d'origineBandiera delle Isole Marshall Isole Marshall
Diffusionenazionale
Dettagli
Categoriapiatto unico
Ingredienti principali

Storia modifica

Lo jããnkun veniva tradizionalmente preparato per garantire la sicurezza alimentare nei momenti di carestia, ma anche come cibo per i marinai.[2]

Per preparazione e uso è simile al te tuae gilbertese e al sehnikun in kipar degli Stati Federati di Micronesia.[3]

Preparazione modifica

 
Frutti maturi di Pandanus tectorius

I frutti maturi di pandanus tectorius (in lingua marshallese chiamati bōb) vengono cotti a lungo in un forno scavato nel terreno. Una volta pronti, vengono fatti raffreddare, e con un apposito strumento, chiamato wekan o peka, se ne estrae un succo pastoso.[1]

Il succo viene messo a bollire lentamente fino a che non cambia colore e si addensa. La pasta ottenuta viene messa a seccare al sole per due o tre giorni in strati sottili, su foglie di banano, girandola almeno una volta perché il processo di essiccazione risulti uniforme.[1][3]

Una volta essiccato, vengono eliminate le foglie di banano e la pasta essiccata viene tagliata, arrotolata e avvolta strettamente in foglie di pandanus, che vengono poi legate.[1][3]

Tradizionalmente il pacchetto più grande di jããnkun viene donato al capo.[1]

Uso modifica

Lo jããnkun può essere consumato molto tempo dopo la sua preparazione, anche anni.[1][4] Data la facilità di coltivazione del pandanus tectorius, questo cibo ha pertanto storicamente avuto un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza alimentare, garantendo cibo nei momenti di carestia o per i viaggi in mare,[2][1] anche per il fatto che può essere mangiato senza alcuna ulteriore preparazione, a differenza ad esempio del bwiro, una pasta essiccata simile, ma a base di frutti dell'albero del pane, che dev'essere cotta prima di essere consumata.[1]

Oltre che mangiato a fette, tradizionalmente viene dato da mangiare a neonati e bambini dopo averlo inzuppato e schiacciato, divenendo facile da inghiottire. Un piccolo quantitativo sciolto in acqua serve ad ottenere una bevanda rinfrescante, lo jōnnōb.[1]

Ha un ruolo importante nella dieta dei marshallesi anche per il contenuto elevato di beta-carotene: la carenza di vitamina A è causa di diffuse malattie nelle isole Marshall.[1][5]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Ione Heine DeBrum, Mokwan ak Jããnkun. Dried Pandanus Paste (PDF), in Anono Lieom Loeak, Veronica C. Kiluwe, Linda Crowl (a cura di), Life in the Republic of the Marshall Islands, University of the South Pacific Centre & Institute of Pacific Studies, 2004, pp. 41-50, ISBN 982-02-0364-3.
  2. ^ a b c (EN) Patricia Brandes, Research Guides: Traditional Pacific Island Crops: Pandanus, su guides.library.manoa.hawaii.edu. URL consultato il 16 aprile 2022.
  3. ^ a b c (EN) Healthy Pacific Lifestyle Section of the Secretariat of the Pacific Communities (a cura di), Pandanus, Noumea, 2006, ISBN 978-982-00-0166-4.
  4. ^ (EN) Plants & Environments of the Marshall Islands, su hawaii.edu. URL consultato il 17 aprile 2022.
  5. ^ (EN) Lois Englberger, Joseph Schierle, Peter Hofmann, Adelino Lorens, Kiped Albert, Amy Levendusky, Yumiko Paul, Edgar Lickaneth, Amato Elymore, Marie Maddison, Ione deBrum, Janet Nemra, Julia Alfred, Nancy Vander Velde, Klaus Kraemer, Carotenoid and vitamin content of Micronesian atoll foods: Pandanus (Pandanus tectorius) and garlic pear (Crataeva speciosa) fruit (PDF), in Journal of Food Composition and Analysis, n. 22, Febbraio 2008.
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