Jacques-Louis Soret

chimico svizzero

Jacques-Louis Soret (Ginevra, 30 giugno 1827Ginevra, 13 maggio 1890) è stato un chimico svizzero.

Jacques-Louis Soret

Fu docente di chimica all'università di Ginevra dal 1876 al 1887 e di fisica medica dal 1887 al 1890.[1]

Biografia modifica

Jacques-Louis Soret è nato a Ginevra il 30 giugno 1827, figlio del negoziante Nicolas Soret (1797-1871) e di Jenny Odier. Era nipote del mineralogista Frédéric Soret (1795-1865)[2].

Compì gli studi all'Università di Ginevra (1847-1852)dove fu in particolare allievo del fisico Elie-François Wartmann e del chimico Jean Charles Galissard de Marignac; si trasferì poi a Parigi dove frequentò l'École polytechnique (1852-1853) e il corso di fisica di Henri Victor Regnault al Collège de France.

Nel 1867, Soret determinò la composizione chimica, la densità e le condizioni per la produzione dell'ozono,[1][3] individuando correttamente che era composto da tre atomi di ossigeno legati assieme.[4][5][6]

Soret sviluppò anche strumenti ottici. Salì sul Monte Bianco dove fu il primo scienziato a compiere misurazioni fotometriche della radiazione solare. Le sue osservazioni scientifiche furono pubblicate nel 1867 nel Philosophical Magazine.[1][3][7]

Nel 1878 Soret e il collega Marc Delafontaine furono i primi ad osservare per via spettroscopica un nuovo elemento, da loro semplicemente indicato come "terra X" e in seguito denominato olmio;[3][8][9] nel 1879, Per Teodor Cleve lo isolò chimicamente dall'erbio e dal tulio.[10][11] Il merito della scoperta del nuovo elemento è ora attribuito a tutti e tre i ricercatori.[3]

Il picco di Soret, un intenso picco di assorbimento attorno ai 420-450 nm nella regione blu dello spettro visibile dell'emoglobina, è così denominato in suo onore.[12][13]

Jacques-Louis Soret morì a Ginevra il 13 maggio 1890.[1] Suo figlio Charles Soret fu anche egli un valente chimico e fisico.[14]

Note modifica

  1. ^ a b c d Marco Fontani, Mariagrazia Costa e Virginia Orna, The Lost Elements: The Periodic Table's Shadow Side, Oxford University Press, 2014, pp. 119–124, ISBN 978-0-19-938334-4.
  2. ^ Charles P. Enz, "Soret, Jacques-Louis", in Dictionnaire Historique de la Suisse, 6 giugno 2013.
  3. ^ a b c d Mary Elvira Weeks, The discovery of the elements, 6th, Easton, PA, Journal of Chemical Education, 1956.
  4. ^ Jacques-Louis Soret, Untersuchungen über die Dichtigkeit des Ozons, in Annalen der Physik und Chemie, vol. 208, n. 9, 1867, pp. 165–174, Bibcode:1867AnP...208..165S, DOI:10.1002/andp.18672080908.
  5. ^ Jacques-Louis Soret, Recherches sur la densité de l'ozone, in Comptes rendus de l'Académie des sciences, vol. 61, 1865, pp. 941.
  6. ^ Jacques-Louis Soret, Recherches sur la densité de l'ozone (Seconde partie), in Comptes rendus de l'Académie des sciences, vol. 64, 1867, pp. 904.
  7. ^ Ileana Chinnici, Decoding the stars : a biography of Angelo Secchi, Jesuit and scientist, Leiden, Boston, Brill, 2018, p. 182, ISBN 9789004387294.
  8. ^ Jacques-Louis Soret, Sur les spectres d'absorption ultra-violets des terres de la gadolinite, in Comptes rendus de l'Académie des sciences, vol. 87, 1878, pp. 1062.
  9. ^ Jacques-Louis Soret, Sur le spectre des terres faisant partie du groupe de l'yttria, in Comptes rendus de l'Académie des sciences, vol. 89, 1879, pp. 521.
  10. ^ Per Teodor Cleve, Sur deux nouveaux éléments dans l'erbine, in Comptes rendus de l'Académie des sciences, vol. 89, 1879, pp. 478.
  11. ^ Per Teodor Cleve, Sur l'erbine, in Comptes rendus de l'Académie des sciences, vol. 89, 1879, pp. 708.
  12. ^ Irving J. Bigio e Sergio Fantini, Quantitative biomedical optics : theory, methods, and applications, Cambridge University Press, 7 gennaio 2016, pp. 25–26, ISBN 978-0521876568.
  13. ^ Jacques-Louis Soret, Analyse spectrale: Sur le spectre d'absorption du sang dans la partie violette et ultra-violette, in Comptes rendus de l'Académie des sciences, vol. 97, 1883, pp. 1269–1273.
  14. ^ J. K. Platten e P. Costesèque, Charles Soret. A short biography. On the occasion of the hundredth anniversary of his death, in European Physical Journal E, vol. 15, n. 3, 2004, pp. 235–239, Bibcode:2004EPJE...15..235P, DOI:10.1140/epje/i2004-10062-8, PMID 15592762.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN89570254 · ISNI (EN0000 0000 7979 5547 · SBN LO1V378250 · CERL cnp01087117 · LCCN (ENno2007034997 · GND (DE117476730 · WorldCat Identities (ENlccn-no2007034997
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie