KNM-WT 40000
KNM-WT 40000, meglio noto come Kenyanthropus platyops è il numero di repertorio di un cranio fossilizzato scoperta da Meave Leakey e Justus Erus nel 1999 nel sito archeologico di Lomekwi in Kenya. Ancora si dibatte a quale genere di ominide appartenga[1][2].
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Descrizione modifica
Justus Erus, un ricercatore keniota che lavorava nel team guidato da Meave Leakey, scoprì il cranio KNM-WT 40000 nel 1999. Il cranio, quasi completo, è stato trovato in due pezzi, con la scatola cranica separata dal viso.
Il piccolo cervello (450 cm³)[1] e il condotto uditivo sono simili a quelli dei primissimi esseri umani come l'Australopithecus anamensis o anche a quelli dei moderni scimpanzè. Al contrario, la faccia piatta, gli zigomi alti e i denti piccoli e smaltati, sono tratti ritrovati in fossili umani successivi, come quelli di Homo habilis[2].
Il fossile KNM-WT 40000, datato a 3,5 milioni di anni fa[2], è così deformato e mineralizzato che non è possibile identificare con certezza le sue caratteristiche morfologiche. Per alcuni studiosi potrebbe essere l'olotipo del Kenyanthropus platyops[3], per altri una varietà di Australopithecus afarensis[4], o una specie di Australopithecus e quindi da classificare come A. platyops. Secondo altri, la faccia piatta è simile al reperto KNM ER 1470 dell'Homo rudolfensis, e quindi sarebbe già un antenato del genere Homo[5].
Note modifica
- ^ a b (EN) Kenyanthropus platyops: KNM-WT 40000, su efossils.org. URL consultato il 19 febbraio 2024.
- ^ a b c (EN) KNM-WT 40000, su humanorigins.si.edu. URL consultato il 19 febbraio 2024.
- ^ (EN) Meave G. Leakey, Fred Spoor, Frank H. Brown, Patrick N. Gathogo, Christopher Kiarie, Louise N. Leakey e Ian McDougall, New hominin genus from eastern Africa shows diverse middle Pliocene lineages, in Nature, vol. 410, 2001, pp. 433–440.
- ^ (EN) Tim White, Early Hominids – Diversity or Distortion?, in Science, vol. 299, 2003, DOI:10.1126/science.1078294.
- ^ (EN) Camilo J. Cela-Conde e Francisco J. Ayala, Genera of the human lineage, in PNAS, vol. 100, 2003, DOI:10.1073/pnas.083237210.
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