Kapparot
Le Kapparót (in ebraico כפרות?) costituiscono un rituale ebraico di espiazione, praticato da una parte della popolazione ebraica alla vigilia dello Yom Kippur. Durante la pratica si fa roteare un pollo, o del denaro, sopra la testa di una persona. Il pollo è successivamente macellato in accordanza con le regole della halakha. I proventi della vendita del pollo o la sua carne vengono poi donati ai senza dimora o i poveri come atto di carità (tzedakah).[1]
Etimologia
modificaKapparah (כפרה), il singolare di kapparot, significa 'espiazione', 'coprire', 'epurare', 'fare penitenza', ' riconciliarsi', e deriva dalla radice ebraica k-p-r, che significa 'espiare'.
Secondo James Strong, da kâphar, kaw-far', coprire, specificamente con bitume; figurativamente espiare, o condonare, placare, cancellare, fare (espiazione, purificazione, annullare, essere misericordiosi, pacificare, perdonare, purgare, mettere via, (fare) riconciliazone.[2]
Pratica
modificaIl pomeriggio precedente a Yom Kippur, viene preparato un oggetto da donare ai poveri per il pasto precedente a Yom Kippur[3], vengono citati i due passaggi biblici Salmi 107:17-20 e Giobbe 33:23-24, e poi per tre volte viene fatto roteare il dono preparato sopra la propria testa mentre si recita una breve preghiera lo stesso numero di volte.
Uso di un gallo
modificaIn una variante della pratica viene donato un gallo (o una gallina, in caso di una donna). L'animale dovrebbe venir roteato vivo sopra la propria testa. Dopo la conclusione del rituale l'animale sarà trattato come un normale prodotto di pollame kosher, ossia macellato secondo le leggi shechita. Sarà poi donato in carità per essere consumato al pasto precedente a Yom Kippur.
La preghiera recitata durante questa cerimonia è la seguente:
«Questo è il mio scambio, questo è il mio sostituto, questa è la mia espiazione. Questo gallo andrà incontro alla sua morte, mentre io entrerò e procederò a una buona e lunga vita e alla pace.[4]»
Uso del denaro
modificaIn una seconda variante della pratica, un sacchetto di denaro vien fatto roteare attorno alla testa e quindi donato ai poveri.[5]
In questo caso, la preghiera recitata è:
«Questo è il mio scambio, questo è il mio sostituto, questa è la mia espiazione. Questo denaro andrà in beneficenza, mentre io entrerò in una buona e lunga vita e procederò verso la pace.[4]»
Note
modifica- ^ https://www.myjewishlearning.com/article/kaparot/
- ^ Strong's Concordance Lexicon entry for kaphar (Hebrew word #3722), su blueletterbible.org, Rancho Santa Margarita (California), Blue Letter Bible. URL consultato il 19 agosto 2011.«to cover, purge, make an atonement, make reconciliation, cover over with pitch. kaw-far'; a primitive root; to cover (specifically with bitumen); figuratively, to expiate or condone, to placate or cancel:—appease, make (an atonement, cleanse, disannul, forgive, be merciful, pacify, pardon, purge (away), put off, (make) reconcile(-liation).»
- ^ Shulchan Aruch e Orach Chayim
- ^ a b The Complete ArtScroll Machzor: Yom Kippur, p.4
- ^ Andrew Strum, The Ancient Origins of an Obscure Egyptian Jewish High Holy Day Custom, su hsje.org, Historical Society of Jews From Egypt, 2002. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2011).«... alternatively been practised with coins which are then donated to charity.»
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kapparot
Collegamenti esterni
modifica- Kapparah sulla Jewish Encyclopedia
- Kaparot: Yom Kippur In Crown Heights - presentazione del The Huffington Post