La Belle Zélie

dipinto di Jean Auguste Dominique Ingres

Il Ritratto di Madame Aymon (Madame Aymon), più noto come La Belle Zélie, o La bella Zelia in italiano,[1] è un dipinto a olio su tela del 1806 di Jean-Auguste-Dominique Ingres.[2] Il quadro è uno dei primi ritratti dipinti da Ingres, terminato poco prima del suo primo soggiorno a Roma. Fu mostrato per la prima volta al pubblico durante la mostra dedicata a Ingres nel 1867, a Parigi, e fu acquistato dal museo di belle arti di Rouen.[3][4]

La Belle Zélie
AutoreJean-Auguste-Dominique Ingres
Data1806
Tecnicaolio su tela
Dimensioni49×59 cm
UbicazioneMuseo di belle arti, Rouen

Descrizione modifica

Nonostante l'opera sia firmata e datata in basso a sinistra della tela, l'identità dell'effigiata è incerta.[4] Il dipinto non aveva un titolo quando entrò nelle collezioni del museo di belle arti di Rouen, e dapprima la donna fu identificata provvisoriamente come la signora Aymon[5] (un'identificazione discussa dal museo), e presto ricevette il soprannome La Belle Zélie in riferimento a una canzone popolare in quegli anni, dovuta al "tocco sottile di volgarità" apparente nel dipinto.[3][6] Se l'effigiata fosse la signora Aymon, Ingres potrebbe anche aver ritratto suo marito, sebbene non si conosca un'opera tale.[7]

La dama appare di tre quarti, posta davanti un cielo con alcune nuvole. La tela è dominata dalle tonalità rosse, nere e marroni.[8] Come in molti dei ritratti femminili di Ingres, l'effigiata ha delle caratteristiche greche o raffaellesche. "Sensuale e sonnolenta", ella possiede un volto che assomiglia alle figure ingresiane successive di odalische o donne dell'harem.[9] Ha un volto espressivo, ovale e con gli occhi a mandorla. I suoi occhi sono leggermente distanziati, le guance sono rubiconde, le labbra semiaperte lasciano intravedere i denti. I capelli neri raccolti con un pettine le ricadono sulla fronte in tre ricci grandi.[10] Porta degli orecchini pendenti di diamanti alle orecchie, inusitatamente allungate, e una collana di perle al collo, anche questo allungato innaturalmente, "simile a quello di un cigno".[11][12] Il suo vestito è di seta marrone e segue la moda dell'epoca, inizia appena sopra il seno e ha un'ampia scollatura quadrata, mentre un grande scialle cremisi copre le sue spalle. La pittura è piena di curve accentuate; da cui la forma ovale della tela, i riccioli rotondi, la forma del corpetto che cinge il busto, la forma del volto e della collana e gli orecchini.[4]

Note modifica

  1. ^ Ente manifestazioni milanesi e Palazzo reale di Milano, Il ritratto francese da Clouet a Degas: La mostra, posta sotto gli auspici del Ministero della pubblica istruzioni, è stata organizzata dalla Associazione degli Amici dei Musei di Roma e dalla Association française d'action artistique, nel quadro dell'accordo culturale italo-francese. Ente manifestazione milanese, Palazzo reale, Milano, giugno-luglio 1962, Ente manifestazioni milanesi, 1962. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  2. ^ Renato Barilli, L'alba del contemporaneo: l'arte europea da Füssli a Delacroix, Feltrinelli Editore, 1996, ISBN 978-88-07-10202-8. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  3. ^ a b (FR) La Belle Zélie, su Musée des Beaux-Arts, 31 maggio 2013. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  4. ^ a b c Conisbee 1999, p. 60.
  5. ^ (EN) A. J. Finberg, Ingres, BoD – Books on Demand, 1º agosto 2020, ISBN 978-3-7523-9082-7. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  6. ^ Stefano Busonero, "Madame Aymon" di Ingres, su FRAMMENTIARTE, 1º febbraio 2016. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  7. ^ Wildenstein 1954, p. 43.
  8. ^ Annalisa Zanni e Jean-Auguste-Dominique Ingres, Ingres: catalogo completo dei dipinti, Cantini, 1990, ISBN 978-88-7737-054-9. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  9. ^ Friedlaender 1974, p. 90.
  10. ^ Friedlaender 1974, p. 75.
  11. ^ Conisbee 1999, p. 61.
  12. ^ Rosenblum 1956, p. 175.

Bibliografia modifica

  • (EN) Phillip Conisbee, Portraits by Ingres: Image and Epoch, New York, Metropolitan Museum of Art, 1999.
  • (EN) Walter Friedlander, David to Delacroix, MA Harvard University Press, 1974.
  • (EN) Robert Rosenblum, Ingres, New York, New York University, 1956.
  • (EN) George Wildenstein, The Paintings of J. A. D. Ingres, Londra, Phaidon Press, 1954.

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