La letrilla è una composizione poetica breve, divisa in strofe simmetriche alla fine delle quali si ripete una stessa idea in uno o più versi chiamati estribillos. Si sviluppa a partire dal secolo XVI.

Si tratta di una poesia satirica e burlesca, di tono leggero generalmente, sebbene anche ce ne siano di tema religioso e lirico.

Formalmente la si relaziona con il villancico o con il romance. Le sue strofe possono essere redondillas o quintillas dobles. La rima può essere consonante o assonante, utilizzando il verso de arte menor, ottonario (ottosilabo) o senario (hexasílabo).

Góngora scrisse alcune letrillas di tipo lirico, basate sulla lirica popolare. Tuttavia, abitualmente, le letrillas si ispirano a qualche refrán (ritornello) ed acquisirono un carattere burlesco. Le letrillas satiriche più conosciute sono quelle di Quevedo, che rapidamente erano assimilate dal volgo grazie al suo tono popolare:

(ES)

«Madre, yo al oro me humillo,
él es mi amante y mi amado,
pues, de puro enamorado,
anda continuo amarillo,
que pues doblón o sencillo
hace todo cuanto quiero,
poderoso caballero
Es Don Dinero.»

(IT)

«Madre, io per l'oro mi umilio,
esso è il mio amante e il mio amato,
perché, da puro innamorato,
va sempre giallo,
e allora doblone o semplice
fa tutto ciò che voglio,
poderoso cavaliere
è Don Dinero.»

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