Limpieza de sangre

storicamente, politiche oppressive spagnole nel corso dell'età moderna

La locuzione limpieza de sangre (in spagnolo), o limpeza de sangue (in portoghese), indicava la «purezza di sangue». Il concetto si sviluppò in Spagna e in Portogallo a partire dalla fine del Quattrocento: il significato rinvia alla qualità dei cosiddetti «vecchi cristiani» in contrapposizione ai «nuovi cristiani» , discendenti dagli ebrei (conversos) e dai musulmani convertiti (moriscos), spesso con la forza, di cui si dubitava la sincera accettazione del credo.

L'ossessione della purezza del sangue si trascinò per tutto il Cinquecento e il Seicento. L'interdizione di accesso ai principali uffici civili ed ecclesiastici spagnoli riguarderà tutti coloro che non potranno dimostrare lo status di limpieza de sangre. Così ogni candidato alle cariche pubbliche doveva dimostrare, con certificati che lo comprovassero, di avere tale qualità. Questi statuti erano documenti, specifici per ciascuna istituzione, di natura privatistica: se, da un lato, i sovrani di Spagna, in generale, non cercheranno di opporvisi, in nessun modo lo stato spagnolo li avrebbe resi di uso generalizzato.[non chiaro]

Bibliografia

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  • I. Baer, A History of the Jews in Christian Spain The Jewish Publication Society, Philadelphia 1961-66
  • M. Kriegel, « La prise d'une Décision : l'expulsion des juifs d'Espagne », Revue historique, t.102, 1978, p. 49-90.
  • Antonio Dominguez Ortiz, Los Judeoconversos en Espana y America, Madrid, Ed. Itsmo, 1971
  • Vincent Parello, « La politique de Charles Quint à l'égard des judéo-convers », in Guy le Thiec et Alain Tallon (dir), Charles Quint face aux réformes, Honoré Champion, 2005

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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