La Luaka Bop è un'etichetta discografica statunitense fondata da David Byrne, leader del gruppo musicale new wave Talking Heads nel 1988 a New York.[1]

Luaka Bop
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Fondazione1988 a New York
Fondata daDavid Byrne
Sede principaleNew York
SettoreMusicale
ProdottiMusica
Sito webwww.luakabop.com

Byrne creò la sua etichetta per produrre e pubblicare sonorità e artisti che altrimenti non avrebbero trovato spazio nella discografia classica. Categorizzata dalla critica come un'etichetta dedita alla world music, le pubblicazioni legate inizialmente al movimento tropicalista, per poi espandersi verso la musica proveniente dall'Africa e dal Sud America, la musica psichedelica, il funk, il folk e il gospel.[2]

Distribuita inizialmente dalla Warner, a partire dal 2006 è diventata un'etichetta indipendente.[1]

Nota anche per la particolarità di aver riscoperto artisti dimenticati o passati inosservati, come accaduto per esempio con il nigeriano William Onyeabor,[3][4][5] ha prodotto diverse compilation di genere, tra cui le serie Brazil Classics, Cuba Classics, Asia Classics, Adventures in Afropea, Afro-Peruvian Classics, World Psychedelic Classics e World Spiritually Classics. Tra gli artisti di cui ha invece curato le pubblicazioni ci sono invece gli Os Mutantes, Floating Points, i Cornershop, Alice Coltrane e Moreno Veloso. La produzione dell'etichetta ha riscosso ottimi pareri da parte della critica musicale.[6][7][8]

Artisti modifica

Tra i più noti artisti che hanno pubblicato per la Luaka Bop ci sono:

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Scheda Luaka Bop - RedBullMusicAcademy, su daily.redbullmusicacademy.com. URL consultato il 19 maggio 2023.
  2. ^ (EN) Cory Doctorow, David Byrne's Luaka Bop label is releasing a compilation of "secular gospel" from the 1970s, with linear notes by Jonathan Lethem, in boingboing.net, 9 luglio 2019. URL consultato il 19 maggio 2023.
  3. ^ Luaka Bop celebra William Onyeabor con un doppio cofanetto, in OndaRock, 18 novembre 2014. URL consultato il 18 maggio 2023.
  4. ^ Luca Canini, La vera storia di William Oneyabor, in Giornale della Musica, 19 gennaio 2017. URL consultato il 18 maggio 2023.
  5. ^ (EN) Andy Beta, William Onyeabor - Box Set, in Pitchfork, 12 dicembre 2014. URL consultato il 19 maggio 2023.
  6. ^ (EN) Metacritic - Valutazione Luaka Bop, su metacritic.com. URL consultato il 19 maggio 2023.
  7. ^ (EN) Fernando Gonzalez e Knight-Ridder/Tribune, Luaka Bop make its imprint, in Chicago Tribune.com, 15 gennaio 1998. URL consultato il 19 maggio 2023.
  8. ^ (EN) Anita Awbi, Yale Evelev, Luaka Bop, in prsformusic.com, 1º ottobre 2015. URL consultato il 19 maggio 2023.

Collegamenti esterni modifica