La Madau Dischi è una etichetta discografica attiva dalla fine degli anni '70 in Italia. L'etichetta fu fondata dal cantautore sardo Franco Madau ed è specializzata nella musica cantautoriale, folk revival e folk rock italiano[1].

Madau Dischi
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1979 a Milano
Fondata daFranco Madau
Chiusurain attività
Persone chiaveMoni Ovadia
Alfredo Lacosegliaz
Michele Straniero
SettoreMusicale
ProdottiRock, Punk, New wave

Gli antecedenti

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Franco Madau si trasferisce a Milano negli ani '70 alla con l'intento di sviluppare al meglio la propria carriera musicale. Qui entrò in contatto con la Ariston con cui realizzo il primo album intitolato La Scomunica (Populu Sardu Insorgi) nel 1977 e poi il secondo A Morti Sa Tirannia nel 1978[1].

La fondazione

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È solo nel 1979 che decide di autoprodurre il suo terzo album su etichetta propria, dando così avvio alla Madau Dischi con il supporto di Moni Ovadia, Alfredo Lacosegliaz e Michele Straniero[1]. Uscirà così il primo album della nuova etichetta con il titolo Cantendu sa storia nosta (Madau Dischi, 1979)[1]. L'etichetta si distinguerà, fin dalle prime pubblicazioni per la produzione di cantautori fortemente radicati nel contemporary folk e nel folk nostrano dall'attitudine fortemente anticommerciale. È su questa linea il secondo album prodotto dalla Madau Dischi, Passa ru tempu (1980) dei calabresi Claudio Sambiase e Maria Lostumbo, oppure ancora il successivo Il pifferaio (1980) del gruppo Yu Kung e poi ancora Don Pepp u Pacce (1980) di Giovanni Russo[1].

Il 1980 fu un anno molto produttivo e continuò ancora con album dello stesso Franco Madau e poi Aniello De Vita, I Salis e Coro Cembul Di Vedano Al Lambro.

Gli anni '80

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Artisti

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  1. ^ a b c d e Fricchetti, 1983 pg. 100-101

Bibliografia

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  • AA.VV., Compra o Muori La produzione discografica indipendente italiana, a cura di Fricchetti, Stampa Alternativa, 1983.

Collegamenti esterni

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