Manovra di Jendrassik

La manovra di Jendrassik è una manovra medica in cui il paziente stringe i denti, flette le mani e intreccia le dita. Nel frattempo il tendine rotuleo del paziente viene quindi colpito con un martello riflesso per suscitare il riflesso rotuleo . La risposta suscitata viene confrontata con il risultato riflesso della stessa azione quando la manovra non è in uso. Spesso si osserverà una risposta riflessa più ampia quando il paziente è impegnato nella manovra: "Un riflesso debole o apparentemente mancante potrebbe essere innescato dall'attività afferente risultante da tale tensione muscolare. Questa è la vera spiegazione della manovra, non un diversivo dell'attenzione del paziente – un equivoco che viene sentito ancora oggi." [1] Questo effetto fu osservato per la prima volta alla fine del XIX secolo dal medico ungherese Ernő Jendrassik, dal quale prese il nome. La manovra è utilizzata per rinforzare la risposta di riflessi apparentemente ipoattivi.[2] Questa manovra è particolarmente utile in quanto, anche se il paziente è consapevole dello scopo della manovra, funziona perfettamente.[3]

La manovra di Jendrassik per rinforzare il riflesso patellare.

La manovra può essere utilizzata anche per distrarre i pazienti durante l'esecuzione di altri test o procedure e può essere utilizzata qualsiasi distrazione adeguata; per esempio quando si cerca il segno di Romberg .[4]

  1. ^ E. Pásztor, Erno Jendrassik (1858?1921), in Journal of Neurology, vol. 251, n. 3, 1º marzo 2004, pp. 366–367, DOI:10.1007/s00415-004-0394-3, ISSN 0340-5354 (WC · ACNP), PMID 15015025.
  2. ^ valutare i riflessi, su msdmanuals.com. URL consultato il 26 giugno 2023.
  3. ^ (EN) Peter J. Koehler, George W. Bruyn e John M. S. Pearce, Neurological Eponyms, Oxford University Press, 2000, p. 146, ISBN 9780198030591.
  4. ^ The dizziness handicap inventory and its relationship with functional balance performance, in Otology & Neurotology, vol. 28, n. 1, January 2007, pp. 87–93, DOI:10.1097/01.mao.0000247821.98398.0d, PMID 17195749.

Bibliografia

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