Mariedda (titolo originale: In s’abba) è un sonetto del poeta nuorese Pasquale Dessanay (o Pascale Dessanai; 1868-1919) i suoi versi divennero un canto d'autore di ispirazione folklorica grazie al noto brano corale adottato sin dalle prime apparizioni nel repertorio dal Coro di Nuoro; che nel 1975 lo incluse nell'LP Canti popolari della Sardegna con l'arrangiamento di Gian Paolo Mele.

Mariedda
ArtistaCoro di Nuoro
Autore/itesto: Pasquale Dessanay - musica: Gian Paolo Mele
GenereCanzone popolare
Stilecanto polifonico
Data1975

Il testo modifica

Secondo Emilio Pasquini dall'incipit della poesia di Dessanai (Fit una die ’e iberru mala e fritta, / fit bentu, fit froccande a frocca lada… ‘Era una giornata d’inverno fredda e brutta, / c'era vento, nevicava a larghi fiocchi’) sembrano quasi riemergere i primi versi di un sonetto di Francisco de Quevedo: Miro este monte que envejece enero/ y cana miro caducar con nieve / su cumbre… tratto da Las tres ultimas musas castellanas.[1] Il sonetto racconta la storia della giovane Mariedda che, mandata alla fontana per portare una brocca d'acqua, inciampa e rompe la brocca. La bambina piange e si dispera pensando alla punizione che l’attende (li cazzan su frittu chin sa socca ‘gli levano il freddo con la frusta’). Scrive Giancarlo Porcu[2]:

«Mariedda rientra pienamente nella piccola schiera dei miserabili che Dessanai espone nella sua produzione nuorese, accanto ai mangiatori d’irmulatta di A unu signoriccu e al Pettenaju del componimento parzialmente eponimo. Se all’áttera zente di A unu signoriccu (XXXIII, 13) non è concesso il privilegio di un’esistenza confortevole e spensierata, all’insegna del divertimento e della degustazione dolciaria; se a Pettenaju, dopo una vita di stenti, sarà negato un dignitoso funerale (anzi il suo corpo senza vita dovrà subire le martellate del becchino), a Mariedda non è concesso neppure di vivere un attimo, come dire, di poesia. Quell’improvviso e primordiale rapimento estetico, causato dallo spettacolo dei fiocchi di neve (sa frocca v. 10) che scendono a larghe falde, la tradirà impietosamente, facendole cadere la brocca. L’immagine della brocca rotta in terra, icasticamente isolata in un enunciato parentetico che la separa dalla voce narrante (quasi un cinematografico cambio di prospettiva, per cui l’immagine passa ora per gli occhi del personaggio), riporta in modo fulmineo la protagonista alla dura realtà, alla punizione, senza che quest’ultima, si badi, la si possa pensare in ipotesi, ma, al contrario, ineluttabile, già in atto (li cazzan, v. 14, è un presente indicativo). La brocca spaccata oggettiva, è proprio il caso di dirlo, il sogno infranto; frocca (il sogno) e brocca (l’oggetto spezzato) rimano fra di loro, e entrambi con il successivo socca (la punizione): le rime descrivono una climax discendente, frocca > brocca > socca, che è una ridiscesa verso una realtà ben poco idilliaca. Dessanai non era nuovo alla rappresentazione di ragazze sognanti. Ovviamente si pensa a Cherrende, dove il contrasto sogno/realtà rientra tutto nel motivo amoroso che regge il componimento, mentre con In s’abba siamo nuovamente nell’orizzonte di un realismo sociale. Infatti, posto anche che la figura di Mariedda non alludesse propriamente a una condizione “servile”, essa rimanderebbe comunque a quelle condizioni di subalternità della donna che trapelano anche da alcune pagine della Deledda.»

Altre versioni modifica

  • Gruppo Nuova Generazione, Cantu A Boghe Noa (LP), 1979 Durium Start LP. S. 40063,

Note modifica

  1. ^ Emilio Pasquini, Prefazione a Giancarlo Porcu, La parola ritrovata. Poetica e linguaggio in Pascale Dessanai, Nuoro, Il Maestrale, 2000, p. 14.
  2. ^ Giancarlo Porcu, La parola ritrovata, cit., p. 129.

Bibliografia modifica

  • Gonario Pinna, Antologia dei poeti dialettali nuoresi, Cagliari, Fossataro, 1969 (II edizione accresciuta: Cagliari, Edizioni della Torre, 1982; riedizione: Nuoro, Ilisso, 2013)
  • Giancarlo Porcu, La parola ritrovata. Poetica e linguaggio in Pascale Dessanai, Nuoro, Il Maestrale, 2000; il sonetto In s'abba si legge alla p. 259, a p. 309 si trova una riproduzione fotografica dell'autografo.
  • Giancarlo Porcu, Un ribelle nell'ombra. Vita e opera di Pasquale Dessanai, Nuoro, Il Maestrale, 2023. ISBN 978-88-6429-317-2

Collegamenti esterni modifica

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