Michael Astour

insegnante ucraino

Michael Czernichow Astour (Kharkov, 17 dicembre 1916St. Louis, 7 ottobre 2004) è stato un orientalista ucraino, professore di yiddish e Letteratura russa alla Brandeis University, nonché professore di storia (Culture Classiche e Medioriente Antico) alla Southern Illinois University di Edwardsville.

Biografia modifica

Figlio unico dell'avvocato Joseph Czernichow e della storica Rachel Hoffmann, si trasferì nel 1924 con i genitori a Vilna, dove fu educato, diventando, come il padre, attivista per l'autonomia nazionale ebraica[1]. In questo periodo assunse il soprannome di "Astur" (Astore), poi gallicizzato in "Astour".

Durante il suo soggiorno parigino (1934-1937), venne a conoscenza delle grandi scoperte di Ugarit, Nuzi e Mari: qui studiò con Charles Virolleaud, Edouard Dhorme, Roman Ghirschman, Raymond Weil, Pierre Roussel e Jérôme Carcopino. Poi viaggiò per diverso tempo in Medioriente, soprattutto in Palestina.

La guerra frammentò la sua famiglia. Nel 1939, all'entrata dei russi a Vilna, Astour ed suo padre vennero arrestati per attività anti-comunista e deportati in Russia. Nel giugno 1941 i nazisti uccisero sua madre; il mese successivo, i comunisti uccisero il padre. Astour, pur continuando gli studi, fu condannato ai lavori forzati fino al 1950.

Rilasciato, si trasferì a Karaganda, dove incontrò Miriam, che sposò poco dopo. Rimpatriato in Polonia nel 1956, Michael lavorò presso l'Istituto Storico Ebraico. Nel 1958 scrisse un libro in lingua yiddish sulla storia antica dei giudei. Sempre nel 1958, questa volta a Parigi, tradusse alcuni testi yiddish in francese.

Nel 1959 emigrò negli Stati Uniti, dove accettò un posto alla Brandeis University di Waltham, un'università ebraica, dove completò il volume finale di Israel Zinberg sulla storia della letteratura ebraica. Nel 1961 completò, per un dottorato in studi mediterranei, il suo lavoro più impegnativo, la Hellenosemitica. Quattro anni dopo, si trasferì presso la Southern Illinois University di Edwardsville, ove rimase fino alla morte.

Hellenosemitica modifica

Il libro, pubblicato nel 1967 dall'editore Brill, partendo da alcune somiglianze tra i miti greci e quelli ugaritici e biblici, sosteneva la tesi di una derivazione semitica della cultura greca; ebbe "vendite eccezionali", ma anche recensioni negative che spinsero Astour ad abbandonare l'argomento. La polemiche sulla tesi di Astour furono interpretate come reazione a un presunto attacco alle gerarchie accademiche [2], ma anche come un retaggio del clima antisemita vigente nella cultura classicista nel periodo della seconda guerra mondiale [3]. In seguito, le tesi storiografiche che tendevano a "orientalizzare la Grecia" vennero fatte risalire a una "Scuola Gordon-Astour" [4] (Cyrus Gordon era il direttore del Dipartimento di studi semitici alla Brandeis che accolse e incoraggiò Astour).

Opere principali modifica

Note modifica

  1. ^ Il Folkspartei e Freeland League, che cercavano una patria non palestinese per i giudei.
  2. ^ "Sebbene i classicisti avessero in precedenza discusso i parallelismi orientali della mitologia ellenica, era del tutto diverso e inaccettabile che gli orientalisti si pronunciassero sulla Grecia"Martin Bernal, Atena nera. Le radici afroasiatiche della civiltà classica, Milano, Il Saggiatore, 2011 (ed. originale Cambridge, Cambridge University Press, 1986), p. 378
  3. ^ Approaches to Greek Myth, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1990, p. 156
  4. ^ Jacques Berlinerblau, Heresy in the university: the black Athena controversy and the responsibilities of american intellectuals, New Brunswick (New Jersey)-London, Rutgers university press, 1999, pp. 41 sgg

Bibliografia modifica

  • Gordon D. Young, Mark W. Chavalas, Richard E. Averbeck, Crossing boundaries and linking horizons: studies in honor of Michael C. Astour on his 80th birthday, Bethesda (Maryland), CDL Press, 1997, ISBN 1883053323.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN79182201 · ISNI (EN0000 0001 1072 5273 · LCCN (ENn82081878 · GND (DE12060079X · BNF (FRcb14435398m (data) · J9U (ENHE987007279281805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82081878
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie