Modulo (architettura)

Un modulo architettonico è una misura di grandezza o una unità che viene ripetuta più volte in maniera da dare proporzioni equilibrate in uno o più edifici.

Una fabbrica costruita per moduli, Prato

Modulo classico

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Nell'arte classica il modulo era il diametro maggiore di una colonna. Nel caso di entasi quindi veniva calcolato nella parte centrale e non si calcolava sulle colonne angolari qualora esse presentassero un ispessimento quale correzione ottica.

A partire da questo modulo venivano prese le misure di tutti gli altri elementi, con precisi rapporti di proporzione matematica.

L'uso del modulo, seppure mai completamente accantonato e anche se non più ispirato alla colonna ma ad altre unità di misura, venne ripreso in età rinascimentale da architetti quali Filippo Brunelleschi con Lo Spedale degli Innocenti e Leon Battista Alberti con il tempio malatestiano.

Architettura modulare

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Nell'ambito dell'architettura moderna un modulo è un'unità di un edificio che viene ripetuta più volte. L'architettura modulare è stata molto diffusa nel XX secolo nell'edilizia popolare e industriale: si pensi alle case a schiera o ai capannoni industriali in serie.

Bibliografia

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  • Giorgio Cricco e Francesco Di Teodoro, Itinerario nell'arte, Zanichelli, Bologna 2003 ISBN 88-08-21740-X
  • W. Müller e G. Vogel, Atlante di architettura, Hoepli, Milano 1992, ISBN 88-203-1977-2
  • Pevsner, Fleming e Honour, Dizionario di architettura, Utet, Torino 1978 ISBN 88-06-51961-1; ristampato come Dizionario dei termini artistici, Utet Tea, 1994

Collegamenti esterni

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