Mohsen Sazegara

politico iraniano

Mohsen Sazegara (Teheran, 5 gennaio 1955) è un attivista iraniano, tra i fondatori delle Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. È stato arrestato nel 2003 dal regime iraniano per le sue posizioni riformiste.

Mohsen Sazegara

Biografia modifica

Mohsen studiò a Chicago per poi trasferirsi in Francia. Nell'ottobre 1978, quando l'ayatollah Khomeini, esiliato in Iraq, si trasferì in Francia, Sazegara gli fu stretto collaboratore.[1]

Dopo la rivoluzione islamica, Sazegara fu uno dei fondatori dell'IRGC, e fu membro del suo primo consiglio di comando. Sazegara accettò diverse posizioni governative nel primo decennio dopo la rivoluzione, tra cui: direttore della Radio Nazionale dell'Iran; sottosegretario delle Industrie Pesanti; CEO del più grande conglomerato industriale di proprietà del governo, l'Industrial Development & Renovation Organization of Iran (IDRO); vice-ministro per la pianificazione del bilancio.[1]

Sazegara non accettò altri incarichi governativi dopo il 1988. Scelse piuttosto di pubblicare tre giornali e due riviste mensili, collettivamente censurati dal governo. Divenne quindi un partecipante attivo e influente all'interno del Movimento Intellettuale Religioso, del Movimento Riformista e del Movimento Verde. Sazegara venne arrestato e imprigionato complessivamente quattro volte.[1]

A sua difesa si schierò anche Amnesty International, che espresse preoccupazioni per le condizioni in cui era detenuto Sazegara.[2]

Dopo la sua scarcerazione si trasferì negli Stati Uniti,[3] dove si espresse a favore di Mir-Hosein Musavi.[4]

Note modifica

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