A Sparta coloro che erano nati da un padre spartiate e una madre di condizione ilotica erano detti motaci (anche se alcuni autori descrivono i motaci come schiavi educati alla spartana[1] e non come uomini liberi o bastardi).

Essi godevano di alcuni privilegi, come la possibilità di ricevere la stessa educazione dei cittadini di pieno diritto e il poter essere ammessi occasionalmente ai sissizi, ma erano privi dei diritti politici. Potevano diventare cittadini con pieni diritti solo in casi eccezionali per i propri meriti in guerra o nella gestione dello stato. Da quello che ci riferiscono le fonti i motaci partecipavano alle campagne militari a fianco degli spartani[2] e solo in epoca classica rileviamo motaci al comando della flotta o di corpi di spedizione.[3]

La tradizione ci tramanda che molti grandi leader dell'età classica furono motaci come per esempio Lisandro, Gilippo e Callicratida.[4] Bisogna però tenere conto del fatto che era comune per la tradizione antica insinuare origini servili per criticare indirettamente i propri oppositori politici e quindi non ci è chiaro se veramente questi grandi generali fossero veramente motaci.

Note modifica

  1. ^ Esichio.
  2. ^ Plutarco, Cleomene, p. 8,1.
  3. ^ Filarco, FGrHist 81 F43.
  4. ^ Eliano, Storia Varia, p. 12,43.

Bibliografia modifica

  • D. Lotze, Mothakes, "Historia", 11, 1962, p. 427-435
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