NGC 5972

galassia nella costellazione del Serpente

NGC 5972 è una galassia dal nucleo galattico attivo di tipo spirale (S0-a) situata in direzione della costellazione del Serpente alla distanza dalla Terra di circa 410 milioni di anni luce. Fu scoperta nel 1880 da Édouard Jean-Marie Stephan presso l'Osservatorio di Marsiglia.[1]

NGC 5972
Galassia a spirale
NGC 5972
Scoperta
ScopritoreÉdouard Stephan
Data29 giugno 1880
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneSerpente
Ascensione retta15h 38m 54.04s
Declinazione+17° 01′ 37.48″
Distanza409,7 milioni a.l.
(125,8 milioni pc)
Redshiftz = 0,029741
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
Altre designazioni
UGC 9946, PGC 55684, 2MASX J15385414+1701344
Mappa di localizzazione
NGC 5972
Categoria di galassie a spirale

Coordinate: Carta celeste 15h 38m 54.04s, +17° 01′ 37.48″

La regione centrale della galassia, che ospita al centro un buco nero supermassiccio, emette dal disco di accrescimento, in direzioni opposte, due getti di plasma caldo altamente ionizzato a velocità prossime a quelle della luce[2].

Recenti osservazioni sono state effettuate tramite il Telescopio spaziale Hubble[3] su NGC 5972 ed altre sette galassie con caratteristiche simili permettendo di evidenziare strutture filamentose estese per migliaia di anni luce, illuminate dalla radiazione che emerge dal nucleo galattico attivo cioè un quasar generato dal buco nero supermassiccio. Alcuni elementi presenti nei filamenti, come l'ossigeno, l'elio, l'azoto, lo zolfo e il neon, assorbono la luce del quasar e la riemettono lentamente nel corso di migliaia di anni; il loro colore verde brillante è principalmente dovuto all'ossigeno ionizzato[4][5].

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Courtney Seligman, NGC Objects: NGC 5950 - 5999, in Celestial Atlas. URL consultato il 25 aprile 2020.
  2. ^ information@eso.org, Hubble view of green filament in galaxy NGC 5972, su spacetelescope.org. URL consultato il 20 luglio 2015.
  3. ^ information@eso.org, Hubble finds ghosts of quasars past, su spacetelescope.org. URL consultato il 17 luglio 2015.
  4. ^ (EN) William C. Keel, W. Peter Maksym e Vardha N. Bennert, HST Imaging of Fading AGN Candidates. I. Host-galaxy Properties and Origin of the Extended Gas, in The Astronomical Journal, vol. 149, n. 5, 1º maggio 2015, p. 155, DOI:10.1088/0004-6256/149/5/155. URL consultato il 17 luglio 2015.
  5. ^ W. C. Keel, W. P. Maksym, V. Bennert, K. Schawinski, C. J. LintoL, D. Chojnowski, HST Imaging of Giant Ionized Clouds Around Fading AGN (PDF), su astronomy.ua.edu.

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