Niccolò Betti (1550 circa – 1618 circa) è stato un pittore italiano.

Adorazione dei pastori, 1580 circa, chiesa di Sant'Agnese (Montepulciano)

Biografia modifica

Si formò nella bottega di Michele Tosini, entrando tra il 1570 e il 1573 nella cerchia di pittori chiamati a decorare lo studiolo di Francesco I in palazzo Vecchio. Si immatricolò all'Accademia delle Arti del Disegno tuttavia solo nel 1576, in un periodo in cui lavorava spesso a fianco di Girolamo Macchietti e veniva influenzato dallo stile di Francesco Brina. Ne fu membro ininterrottamente fino al 1616[1].

Alla fine del Cinquecento raggiunse la massima popolarità, con opere di buona qualità destinate soprattutto al contado toscano, che coniugavano la chiarezza controriformata a una certa ricerca nelle pose e nei colori insoliti, di derivazione tardomanierista.

Con l'arrivo del nuovo secolo la sua attività sembra diradarsi, sebbene ormai legata a commissioni di maggior importanza legate alla famiglia dei Medici, quali due tele per il monastero spagnolo de Las Descalzas Reales a Valladolid (1610) o un pannello a monocromo per le celebrazioni funebri di Margherita d'Austria. In queste opere pare cercare di aggiornare il suo linguaggio ai nuovi maestri emergenti quali l'Empoli e il Passignano.

Due Annuncianzioni dipinte nel 1580 e 1581 sono esposte nel Museo della collegiata di Chianciano Terme assieme a una Madonna del Rosario tra i santi Caterina da Siena e Domenico del 1616.

Note modifica

  1. ^ Archivio accademici AADFI, su aadfi.it. URL consultato l'8 dicembre 2023.

Bibliografia modifica

  • Sandro Bellesi, Catalogo dei pittori fiorentini del '600 e '700. Biografie e opere, Polistampa 2009.

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