O Fortuna

poema latino medievale
Voce principale: Carmina Burana.

O Fortuna (in italiano O sorte) è un testo poetico goliardico in latino medievale, il carme numero 17 della raccolta “Codex Latinus Monacensis 4660” nota come Carmina Burana.[1] Il testo è composto da 36 versi e spiega come la sorte da favorevole possa diventare avversa, e che essa comandi su qualunque elemento. In questo caso "fortuna", nella lingua latina, va intesa nel suo significato neutro, quindi come "sorte".

O Fortuna
CategoriaCarmina moralia
Numero17
TemiNatura della sorte e dolore della sfortuna
Lingualatino medievale
OrffPrologo (primo movimento) e finale
Fortune plango vulnera

O Fortuna levis

"O Fortuna", dal folio 1r del manoscritto dei Carmina Burana (Bayerische Staatsbibliothek Clm 4660).

Testo e traduzione

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(latino)
«O fortuna

velut luna
statu variabilis
semper crescis
aut decrescis
vita detestabilis
nunc obdurat
et tunc curat
ludo mentis aciem
egestatem
potestatem
dissolvit ut glaciem.

Sors inmanis
et inanis
rota tu volubilis
status malus
vana salus
semper dissolubilis
obumbrata[m]
et velata[m][Nota 1]
mihi quoque niteris
nunc per ludum
dorsum nudum
fero tui sceleris.

Sors salutis
et virtutis
mihi nunc contraria
est affectus
et defectus
semper in angaria
hac in hora
sine mora
cordis pulsum tangite
quod per sortem
sternit fortem
mecum omnes plangite.»

(italiano)
«O Fortuna[Nota 2],

come la luna
(sei) variabile nel (tuo) stato,
sempre cresci
o decresci.
La vita detestabile
prima opprime
e poi calma,
per gioco, una mente acuta;
la miseria,
la potenza,
dissolve come ghiaccio.

Sorte crudele
e vana,
tu ruota volubile[Nota 3],
stato incerto,
falsa prosperità
sempre dissolubile,
oscurata
e velata
anche su me stendi la tua ombra.
Ora per gioco
la schiena nuda
offro al tuo scempio[Nota 4].

La sorte, nella salute
e nella virtú
ora [è] a me contraria,
(ogni uomo) è (da te) colpito
e sconfitto,
sempre in schiavitú[Nota 5].
In questo momento,
senza indugio,
corde, percuotete il polso[Nota 6]!
Poiché per sorte
(la Fortuna) prostra l'uomo forte,
con me tutti piangete!»

Traduzione in italiano in rima

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«O Fortuna,

come la luna
costantemente variabile,
sempre cresci
o decresci,
vita detestabile!
La Fortuna or indurisce
ed or lenisce,
per giuoco, l'acutezza della mente;
indigenza
e potenza
dissolve come ghiaccio, indifferentemente.

Sorte immane
ed inane,
tu ruota volubile,
condizione aleatoria,
salute illusoria
sempre dissolubile,
obumbrata
e velata
pure me hai in tua possa.
Ora per ludo
il dorso nudo
offro alla tua percossa.

Destino di salute
e di virtute,
or mi sei nemico protervo.
Ogn’uom tormenti
ed annienti,
riduci in eterno servo.
In questo momento,
senza differimento,
le vostre corde percotete!
Poiché per sorte
la Fortuna prostra un forte,
con me tutti piangete!»

Note al testo

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  1. ^ Benché nel manoscritto originale sia presente la -m accusativa, essa viene generalmente espunta, poiché grammaticalmente non corretta.
  2. ^ Fortuna ha in latino un significato neutro: essa può essere favorevole od avversa. Per una traduzione nell'italiano d'oggi più simile al significato latino di solito si usa il termine "fato", mentre la parola "fortuna" è diventata indicativa di "fato benigno".
  3. ^ In latino si percepisce meglio la polisemia del termine volubilis (dal verbo volvere): rota tu volubilis significa letteralmente "tu ruota che puoi girare".
  4. ^ La necessità di rima ha imposto "sceleris" laddove la logica avrebbe preferito "sceleri":
    "Ora per gioco
    il nudo dorso
    offro al tuo scempio".
  5. ^ Questi tre versi sono ambigui. Esiste almeno un'altra traduzione possibile:
    "(Prima) viene l'affetto
    e (poi) la sconfitta
    in un corso obbligato".
  6. ^ Metafora per "fate risuonare le corde".

Analisi

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Il carme (indicato a posteriori con la sigla CB16) si trova nella sezione dei Carmina Burana intitolata De avaritia, comprendente ammonimenti morali diretti a chi si lascia corrompere dal vizio dell'avidità; nel Codex Buranusesso segue l'altrettanto celebre Fortune plango vulnera: entrambi hanno come tema centrale il fato, presentato come un'entità capricciosa e imprevedibile, in grado di influenzare direttamente la vita umana[2][3].

Come altri componimenti presenti nella raccolta, esso si presenta in forma di lamentazione: parlando in prima persona, l'autore si rivolge direttamente alla Fortuna, descrivendola con una serie di immagini terrificanti ma al tempo stesso formidabili, quasi a enfatizzare la natura ambigua di questa forza[4]. La Fortuna è vista come una forza capricciosa che alterna momenti di crescita e decrescita, riflettendo la natura cangiante del destino, di fronte al quale miseria, potenza e vanità non sono nulla. Come nel carme precedente, anche in questo torna l'allegoria della ruota della fortuna, che dopo aver favorito il narratore gli si dimostra contraria; i versi conclusivi sono un'amara riflessione su come il destino avverso accomuni tutti gli esseri umani, che dovrebbero quindi compiangersi unitariamente[3][2][3].

Di questo carme è sopravvissuta la notazione neumatica, che ha reso possibile la ricostruzione della melodia originaria[5].

Carmina Burana di Carl Orff

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Carmina Burana (Orff).
Carl Orff (info file)
start=
«Carmina Burana», «Fortuna imperatrix mundi», (prime 30 battute)

Una sua versione musicale si trova inserita anche nei Carmina Burana musicati da Carl Orff, come verso di apertura e chiusura del ciclo ed è senza dubbio il brano più celebre della composizione. Nella versione di Orff, è diventato molto conosciuto, a tal punto che viene inserito in numerosi film e vari programmi televisivi, in momenti in cui una situazione appare apocalittica o potentemente drammatica, come nel film Excalibur del 1981, diretto da John Boorman, nella cui colonna sonora è presente il brano O Fortuna, così come anche nel film Il settimo sigillo del 1957, diretto da Ingmar Bergman.

La musica di Orff ha attirato l'attenzione di molti artisti della musica pop, che ne hanno realizzato delle rielaborazioni.

  1. ^ (LA) O Fortuna, su hs-augsburg.de.
  2. ^ a b (LA) Fortune plango vulnera, su hs-augsburg.de.
  3. ^ a b c Rossi, 20-21.
  4. ^ (LA) O Fortuna, su hs-augsburg.de.
  5. ^ http://www.sguardosulmedioevo.org/2011/09/i-carmina-burana.html

Bibliografia

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  • Piervittorio Rossi (a cura di), Carmina Burana. Testo latino a fronte, 8ª ed., Milano, Tascabili Bompiani, 2006 [1989], ISBN 88-452-5307-4.

Voci correlate

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Altri progetti

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  • L'ensemble musicale Murmur Mori ne ha realizzata una versione in musica utilizzando strumenti musicali dell'epoca. Nel manoscritto la notazione di questa composizione è mancante.

Collegamenti esterni

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