Pace di Sant'Ambrogio

Pace tra la nobiltà e il popolo milanese

La Pace di Sant'Ambrogio fu l'accordo che pose fine ai conflitti tra il popolo e la nobiltà del libro comune di Milano, firmato nella Basilica di Sant'Ambrogio il 4 agosto 1258, dopo la tregua di Parabiago dell'anno prima, che aveva fermato il combattimento in attesa di una soluzione finale.

Pace di Sant'Ambrogio
Tipotrattato di pace
ContestoConflitti tra popolo e nobiltà di Milano
Firma4 agosto 1258
LuogoBasilica di Sant'Ambrogio, Milan
PartiPopolo milanese
Nobilità milanese
MediatoriFilippo Visdomini e Riccardo di Fontana
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Fu mediata dai podestà della città, i piacentini Filippo Visdomini e Riccardo di Fontana, da vari rappresentanti eletti di popolo e nobiltà e di elementi feudali di Novara e Como. Ha garantito una rappresentanza a valvassori e valvassini, oltre a dividere diverse posizioni tra popolo e nobiltà.

Ha anche garantito una grazia per la maggioranza dei reati e la revoca di tutti gli statuti fatti dopo il 1251, al di fuori di quelli approvati a favore della Chiesa.

Riferimenti modifica

Bibliografia modifica

  • Storia universale di Cesare Cantù, nota al libro XII, pagina 719